capitolo 2

139 6 0
                                    

Arianna's point of view
Sono fuori lo studio del palazzetto e mi concentro a sentire il rumore del traffico che si è formato per uscire da lì una volta finito il concerto
Immersa in quei suoni non mi rendo conto che qualcuno è arrivato alle mie spalle
Mi volto e noto Davide che mi viene vicino un po' barcollante e mi sorride

<peste, allora come siamo andati?> mi chiede
<unici, come sempre> rispondo io
<poi mi farai vedere le foto d'accordo?> mi chiede
<certo> rispondo facendo un ultimo tiro e buttando il mozzicone della sigaretta

Entro dentro seguita da lui e torno a fissare il computer
Come una scema avevo lasciato la foto di Pier aperta e Davide ovviamente lo nota

Mi affretto a chiudere tutto ma lui mi dice

<Ari ascolta, non abbiamo avuto modo di parlare da quando.. beh sai...> dice portandosi una mano sulla testa

<da quando Pier ha dichiarato ufficialmente su Instagram di essere innamorato> dico fissando il vuoto

<già.. come l'hai presa?> mi chiede sedendosi accanto a me
<non me lo aspettavo Dav, lo sai che io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto speciale ma non credevo fino a quel punto. Adesso ogni volta che lo abbraccio o che lo vedo in giro per casa in mutande come da vostra abitudine mi sento estremamente in imbarazzo>

<ti prego non dirmi che ti eccita> dice scoppiando a ridere
Io in tutta risposta gli lancio l'accendino addosso e scoppio a ridere

<tornando seri.. sai che è il mio migliore amico e sai anche che ha diversi problemi di bipolarismo e qualcosa in più che non credo sia il caso di dirti ora.. quindi ti prego no->

Non fa in tempo a finire che qualcuno apre la porta, è Steve

<possiamo tornare in albergo>
<si arriviamo> dice mio fratello alzandosi e seguendo Steve

Sono passate due ore e io sono esausta dopo questa notte anche se posso dire che ancora una volta ne è valsa la pena

Sto cercando di evitare di pensare a ciò che mi ha detto mio fratello su Pier ma so già che sarà difficile

Mentre cerco di dormire sento dei rumori provenire dal corridoio appena fuori dalla mia porta e poi un colpo sulla porta come se qualcuno avesse bussato

Un po' intimorita apro la porta e trovo Pier che non si regge in piedi, con le lacrime agli occhi e una bottiglia di birra mezza vuota in mano

<Pier> dico io aiutandolo a reggersi

È sicuramente ubriaco

<ari non mi sento bene> dice quasi sussurrando

Lo aiuto a sedersi su una poltroncina e noto che non è ubriaco, non puzza nemmeno di alcol

<che succede?> chiedo allarmata

<non riesco a re- a respirare> dice continuando a tirare il colletto della sua maglia come se volesse strapparsela di dosso

Sta avendo un attacco di panico, o di ansia oppure non ne ho idea
Non sono mai stata brava in certe situazioni, non sono preparata
Cazzo, cosa devo fare?

<okay aspetta Pier guardami> dico prendo il suo viso tra le mie mani fredde

Lui punta i suoi occhioni neri nei miei e cerca di stare calmo

<ti va di toglierti la maglietta, andare a sciacquarti il viso e non so.. magari stenderti sul letto?> chiedo abbozzando un sorriso per non fargli capire che sono nel panico peggio di lui

<s-si va bene> dice alzandosi

Afferro il bordo della sua maglietta e gliela tolgo lanciandola sulla sedia per poi guardandolo di nuovo negli occhi

Lo seguo con lo sguardo fino al bagno e lo vedo sciacquarsi il viso sfregandolo ripetutamente

Poi torna da me e improvvisamente mi abbraccia facendo sprofondare il mio viso nel suo petto caldo e accogliente

Io gli cingo i fianchi con le braccia e lo stringo a me

< scusa> sussurra tra i miei capelli

<non ti sentivi bene Mad è norm->

<per tutto Ari, ti ho buttato in pasto ai leoni. Dopo il concerto sono entrato su Instagram e non ho fatto altro che leggere commenti sotto a foto di te che mi fotografi e ti assicuro che non tutti sono stati buoni> dice

<mi dispiace> dice girandosi e camminando verso la finestra

Io lo seguo e istintivamente lo abbraccio da dietro
Lui prende le mie mani e mi stampa un bacio sul dorso della mano sinistra

<non importa Pier, nessuno potrà ostacolare il rapporto che abbiamo> dico poco sicura delle mie stesse parole

Dopo poco gli chiedo se vuole venire a stendersi nel letto con me e ci mettiamo a vedere tutte le foto fatte quella sera

Poi dopo ore a ridere e a commentare ogni singolo dettaglio, mi fa posare la testa sul suo petto e incrociamo le nostre gambe

Dopo poco lo sento sussurrare qualcosa che non riesco a distinguere perché ormai sono nel mondo dei sogni

baby con te ho fatto centro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora