capitolo 14

112 7 0
                                    

Arianna's point of view
È arrivato il momento, riesco a leggere il panico nei suoi occhi

<il secondo giorno che mi trovavo a Milano, Cosimo e gli altri mi hanno invitato ad una festa.. era tarda sera ed io ero ancora in studio a lavorare così mi hanno chiesto di andare con loro per svagarmi un po', io avevo promesso che avrei preso un drink e sarei tornata in albergo>

Lui lascia le mie mani e i miei occhi si riempiono di lacrime mentre sulla mia schiena passa un brivido

<mi sono svegliata il mattino seguente in un letto del mio albergo da sola, nuda e Cosimo mi ha spiegato che qualcuno, un certo Marco mi ha drogata e..>

Faccio un respiro

<e mi ha portata via dalla festa. Loro mi hanno lasciata andare perché credevano mi riportasse in albergo invece ha abusato di me in una camera del mio stesso hotel e mi ha lasciata la>

Alzo la maglietta per fargli notare i segni che mi ha lasciato sul petto e la sua espressione è impassibile

Ha gli occhi privi di emozioni e il respiro irregolare

Io mi abbasso sulle ginocchia perché sento che le gambe stanno per cedere

Inizio a piangere e lui mi lascia lì, rientra in camera e va in bagno sbattendo la porta

Io mi alzo a fatica e mi poso proprio fuori la porta del bagno

Sento un gran casino e credo proprio che stia per distruggere il bagno

<Mad ti prego> dico con un filo di voce

Lui spalanca la porta e mi viene vicino

<come posso?> dice a un centimetro dalla mia faccia

<come posso stare tranquillo se mentre io ero qui a scrivere una canzone per te, spogliandomi di tutti i miei scudi davanti al mondo intero, tu eri nel letto con un altro>

Si volta e va via sbattendo ancora una volta la porta, questa volta quella di casa

Io non riesco a realizzare e sento il respiro sempre più affannato

Sento lo stomaco ritorcersi nella mia pancia e istintivamente mi porto una mano alla bocca prima di sentire un conato di vomito che mi fa correre in bagno

Rigetto tutta la pizza mangiata poco prima e mi fermo lì, seduta sul pavimento del bagno con la schiena al muro e le lacrime che mi rigano il viso

Dopo almeno un'ora passata a torturarmi psicologicamente sento il mio cellulare squillare

Spero che sia Pier (di cui ancora non ne ho visto nemmeno l'ombra), invece è Gem

<Gem> dico
<piccola>

Mi lascio scappare un singhiozzo visto che la mia voce non sembra voler venire fuori

<stai piangendo? Ari che succede?>
<gliel'ho detto Dav, ho detto a Pier di quello che è successo a Milano e mi ha lasciata sola.. posso capirlo insomma, l' ho tradito ancora prima di ufficializzare il nostro rapporto>
<ari ascoltami.. pensi che io abbia reagito bene quando mi hai detto cosa è successo? Ovviamente anche io ho dato di matto e ti giuro se trovo quel Marco lo uccido con le mie stesse mani e sai che per Pier è lo stesso. Dagli tempo piccola, tornerà>

<ho paura Dav>
<lo so piccolina, ricordati che io sono qua per qualsiasi cosa.. adesso va un po' a riposare>
<si Fratellone, ti voglio bene>
<anche io scimmietta>

Butto giù il cellulare e mi lancio sul mio letto

Quando sto per addormentarmi sento il portone di casa sbattere segno che Pier è tornato, e io vorrei tanto alzarmi ma sembra che non ne abbia proprio le forze

Sento qualcuno posarmi una coperta addosso e lasciarmi un bacio tra i capelli
Poi sento una fronte poggiata sulla mia testa e qualcuno che.. che piange?

Apro leggermente gli occhi per non farmi notare e noto proprio ciò che stavo immaginando

È tornato Pier, puzza di alcol e sta piangendo a dirotto qui accanto a me

Credo che il mio cuore si sia definitivamente rotto in mille pezzettini

baby con te ho fatto centro!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora