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Pov. Autrice

Passarono i giorni e il rapporto tra i due iniziò a consolidarsi, più parlavano più cose comprendevano l'uno dell'altra.

Quel pomeriggio decisero di guardare un film che entrambi conoscevamo a memoria, tant'è che iniziarono a recitare le battute, e Marinette si stupì della bravura del ragazzo.

M: wow... è incredibile come tu riesca ad essere uguale al personaggio, ma come fai?

A: penso sia un dono... ma ovviamente c'è voluta anche la pratica

M: non hai torto...

A: come sempre!

L'espressione fiera di Adrien non impedì a Marinette di ridere.

M: Che dici torniamo a recitare?

A: io onestamente avrei fame, che ne dici di preparare dei pop-corn?

M: non mi dispiace questa idea

Si diressero entrambi immediatamente in cucina e iniziarono a preparare i popcorn, ma ad un certo punto, durante la cottura, il coperchio della padella saltò in aria finendo in testa ad Adrien. Marinette, preoccupata, andò subito da lui il quale svenne sul colpo.

M: Adrien mi senti mi senti? Adrien rispondi! Oddio... e ora che faccio? Vabbè intanto lo metto sul divano poi si vede.

Pian piano, gli occhi del ragazzo si aprirono e la giovane tirò un sospiro di sollievo.

A: hey... ehm chi sei?

M: oddio... ma cos... oh no

A: ahahah scema stavo scherzando ahahah

Marinette a quella risposta si infuriò, prese un cuscino e iniziò a picchiare il ragazzo con esso, non tenendo conto del fatto che quel cuscino a malapena poteva "fargli il solletico" (?).

M: sei un idiota mi hai fatto prendere un colpo...!

A: e dai principessa non prendertela!

Marinette con quel nomignolo rimase un po' perplessa, non aveva mai usato quel tono leggermente dolce... "è possibile che...? Nah che scemenza" pensò lei rispondendo subito dopo ad Adrien.

A: beh che c'è non posso chiamarti così?

M: si cioè no, ehm...

[...]

Ma come spesso accade in molti rapporti che sembrano starai consolidando, anche tra Adrien e Marinette si verificò qualche problema, infatti si scatenò un litigio acceso.

A: fino a prova contraria io faccio quello che voglio e nessuno può dirmi cosa posso o non posso fare o dire o quel che sia.

M: ma chi ti credi di essere? Uno ora non può nemmeno essere stranito che subito succede il manicomio! Vedi di svegliarti perché non sei solo nel mondo, non gira tutto intorno a te!

A: ah no? Benissimo, allora se ti dicessi che sono innamorato di te che cosa mi diresti? Eh?!

M: ti direi che ti odio, che tu non mi avrai mai tutta per te, e che sei un coglione, un pezzo di merda senza cuore che rapisce ragazze per il solo gusto di soddisfare i suoi piaceri sessuali, i tuoi sporchi pensieri... perché tu non hai un cuore, non sai un cazzo! Non ami nessuno!

Adrien a quelle parole non seppe più trattenersi, prese Marinette di forza e la portò al piano superiore, nella stessa stanza nella quale la violentò, fece per spogliarla e legarla affinché non scappasse ne potesse muoversi e si preparò per mettere fine alle due parole.

Ma le urla della ragazza non cessavano, e Adrien iniziò a minacciarla di morte con un coltello; avvicinò l'oggetto alla gola della ragazza, la quale nonostante tutto non smise di parlare e strillare, tanto da far impazzire Adrien a tal punto che egli lanciò il coltello che per poco nom sfiorò il volto di Marinette.

M: MA SEI PAZZO????

A: si, pazzo di te... ma tu non lo capisci

M: io non starò mai con una persona come te!

A: ah si? Però mentre eravamo in cucina non mi sembrava che fossi tanto contraria dal baciarmi eh?

M: non stavamo per baciarci...

A: ah no? Bene, sai che ti dico? ESCI SUBITO DA CASA MIA! E non farti vedere MAI. PIÙ!

Detto questo, Adrien slegò Marinette la fece rivestire subito, per poi vederla correre via da casa sua, terrorizzata.

Una volta sentito la porta sbattere, Adrien scoppiò a piangere e si accasciò per terra.

Accanto a lui si trovava una foto di sua madre, la guardò accarezzandola...

A: oh mamma... vorrei che tu fossi qui, almeno tu mi capivi, non mi ama nessuno, tanto meno papà. Sono solo, e perso, che cosa devo fare?? ARRRRGGHHH!!!!

I singhiozzi si espansero per tutta la stanza, ma ovviamente al di fuori della casa, essendo insonorizzata, era impossibile percepire il pianto disperato del giovane Agreste.

~~~~~~

Marinette non smise più di correre, da un lato era felice, perché era libera finalmente, ma dall'altro era triste perché non avrebbe voluto dire quelle cose.

Lei stessa sentiva di provare qualcosa per Adrien, ma non volle dargli molto peso perché credeva che fosse solo una cosa passeggera.

Eppure... quel ragazzo le aveva confessato parecchie cose, e quando si conduce una vita simile è molto difficile provare ad esprimersi con gli altri.

Ma Marinette non si interessò molto su questa parte quella vicenda, desiderava solo tornare a casa e dimenticare quei terribili due mesi.

Beh... terribili non proprio!

Ad un tratto arrivò davanti a casa sua, dopo tanto tempo, e si fermò sulla soglia.

M: forse dovrei tornare da lui... no! Marinette devi dimenticare tutto! Pensa alla tua vita!

Disse così a se stessa. Un'altro giorno stava finendo, e un nuovo capitolo della sua vita sarebbe cominciato.

Una volta chiusasi la porta di casa alle spalle...

M: capitolo Adrien Agreste ufficialmente chiuso!






S. A.

Heyyyy ecco il 6º capitoloooo, a partire da sua vedrete cose interessanti ahahah, saro un po' cattiva nei confronti dei due giovani... ma del resto quale scrittore non lo è stato almeno una volta?... beh

Buona lettura, lasciate una stella ⭐️ è un commento 💭 e alla prossimaaaa!

By: hiccstrid_adrienette❤️❤️

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