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Pov. Autrice

Marinette era al telefono non Alya per discutere delle solite cose: clienti.

Parlavano di quelli che non sopportavano o che reputavano essere troppo belli, in caso di ragazzi, essendo entrambe eterosessuali, ma ogni tanto anche di ragazze eheheheh...!

Anche se in realtà nome da l'unica argomento di cui parlavano le ragazze, ce n'era un'altro, alquanto preoccupante: molte ragazze sparivano per mesi e quando tornavano raccontavano di abusi da parte di una persona, ma senza dire il nome, sicuramente sotto minaccia.

N. A.
Non sono omofoba tranquilli, anche perché sono orgogliosamente bisessuale quindi a prescindere non penserei minimamente ad atti o pensieri omofobi o altro (?)

M: va bene Alya, stasera esci con Nino?

A: si Mary, perché?

M: no è che volevo passare una serata con te, magari in discoteca oppure a casa con maratone di serie tv e film ahahah

A: bella idea, solo che ormai ho detto a Nino che sarei uscito con lui, facciamo un'altra volta?

M: va bene ci aggiorniamo, ciao ciao e mi raccomando scopate bene

A: MARYYYYY!! Ahahah ciao bella

M: ciauuu

Dopo essersi salutate Marinette guardo l'orario e si rese conto che erano le 19:00 e che l'orario di lavoro era finito da ben mezz'ora.

"Ma è possibile che sono in ritardo pure quando respiro? Si fa per dire" pensò la ragazza.

La ragazza quindi uscì dall'ufficio e fece per dirigersi verso casa quando ad un certo punto sentì dei passi dietro di lei e subito dopo un dolore lanciare alla testa; il colpo di così forte che la fece svenire.

?: aaah, questa si che è una bella preda

Questa fu l'unica frase che Marinette riuscì a sentire prima di chiudere gli occhi.

~~~~~~

Quando si svegliò, la ragazza si ritrovò legata ad una sedia, con le braccia ammanettate dietro lo schienale di essa.

Ad un tratto una luce si accese sopra la sua testa permettendole di vedere il luogo in cui si trovava.

Si trattava di una casa abbastanza ampia e costosa data la grandezza della stanza in cui si trovava al momento. Le pareti erano bianche e le finestre coperte da delle tende scure, c'era un'unica luce, proprio quella che si trovava sopra di lei.

Ad un tratto la corvina sentì dei rumori provenienti dal fondo della stanza, cercò di mettere più a fuoco la visuale e poté scorgere nella penombra creata dalla luce, una chioma bionda... un ragazzo, o un uomo (?), non seppe ben dirlo, che cominciò ad avanzare verso di lei mostrandosi quasi completamente.

Egli teneva la testa abbassata, ma la corvina non poté non notare il fatto che il tipo non indossasse la maglietta e che quindi fosse a torso nudo, facendo vedere i suoi splendidi addominali scolpiti.

"Quegli addominali hanno un non so che di familiare" pensò la corvina interrogandosi.

?: beh, hai finito di squadrarmi?

La voce non sembrava quella di un uomo molto grande, forse era un ragazzo sulla ventina... trentina al massimo.

Il tizio sconosciuto le si avvicinò mostrandole un bel paio di occhi verdi che la fecero incantare ancora di più; le afferrò il mento e le alzò il viso costringendola a distogliere lo sguardo dai suoi addominali e a fissarlo negli occhi

?: sembra quasi che tu non abbia mai visto un ragazzo nudo o senza maglia... ti piace lo spettacolo eh?

Disse il ragazzo con tono ammiccante, ma subito la corvina di riprese e gli sputò in faccia dandogli del coglione.

?: sei una lurida ragazzina spaventata, ci penso io a te...

Il biondo slegò Marinette dalla sedia e la butto sul letto che c'era proprio dietro di essa, ma del quale evidentemente la giovane non si accorse.

Adrien poi prese un pezzo di stoffa e lo legò in bocca a Marinette per non darle possibilità di urlare, a parte il fatto che, semmai lo facesse, non sarebbe abbastanza forte il suono da far arrivare qualcuno, inoltre l'intera casa era insonorizzata.

Adrien aveva pensato a tutto a quanto pare.

Il biondo lentamente iniziò a baciare il collo di Marinette mentre quest'ultima tentava di liberarsi la forte stretta di Adrien, invana.

Ad un tratto, nel momento esatto in cui il ragazzo stava per levare la maglietta della giovane, squillò il telefono ed egli fu costretto ad allontanarsi per rispondere.

?: non muoverti troietta, torno subito

M: va bene Agreste

Non appena sentì quel cognome Adrien si girò e chiese spiegazioni.

M: sono una stilista e seguo il marchio Agreste, tu sei un modello, ti ho visto in tutte le riviste in questione, ho fatto 2+2 e bam...! Eccoti qui le risposte

A: molto intelligente

Intanto il telefono continuò a squillare e Adrien si ricordò di dover andare a rispondere.

A: resta ferma lì, o non avrò più pietà

M: tsk, come se ne avessi

Sussurrò Marinette, ma fortunatamente il ragazzo non la sentì.

Passarono svariati minuti e Adrien ancora non tornò dalla corvina la quale iniziò a sperare che fosse stato arrestato per sequestro di persona.

Ma non fu così, e lo confermò il fatto che subito dopo aver pensato questa cosa, il giovane Agreste tornò nella stanza facendo sbuffare Marinette.

A quel punto le chiese il motivo di tale gesto e lei gli disse ciò che ebbe pensato poco prima che lui entrasse.

A: stronzetta la ragazza

M: con i coglioni si, e anche molto.

Ci fu un lungo silenzio spezzato da...



S.A.

Salveee, sono tornata con una nuova storia che spero possa piacervi, e cercherò di essere più presente.

Inoltre vi auguro di passare un bel natale nonostante in questo 2020 la parola "bello" non sia esattamente nel menù ahahah😂❤️.

Mi raccomando lasciate una stellina e un commento grazieee❤️

By: hiccstrid_adrienette❤️

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