Nonostante fossi molto stanca, non riuscivo a prendere sonno, gli occhi non sentivano minimamente lo stimolo di chiudersi, ma d'altronde avevo appena saputo di essere un vampiro, una di quelle creature che vivono di notte.
Ero seduta sul davanzale dell'ampia finestra al secondo piano della casa di Abram a guardare fuori. Era ormai notte fonda, non c'era nessuno; le luci delle case erano spente ed a rompere il buio c'erano solo i lampioni con la loro luce abbagliante che illuminavano la via del quartiere.
-Hey, come va?- mi disse Alec piombando fuori dalla porta della camera dove stavo. Mi faceva strano rivederlo in forma umana dopo aver assistito alla sua trasformazione da lupo. Tuttavia gli sorridetti affettuosamente.
-Hey. Insegneresti ad un vampiro a dormire?-
-Beh, penso che questa sia un'impresa impossibile.- rise. Entrò e si mise seduto in parte a me.
-Ora comincio a capire perché certe notti avevo problemi a dormire, anche da piccola mi capitava. Della serie “tutto ha una spiegazione”.- ridemmo insieme, poi continuai. -Spesso, anche prima di trasferirmi qui, mi sogno da piccola assieme ad un bambino riccio, con gli occhi blu. Sogno sempre che giochiamo in mezzo ad un prato. Mi sono sempre chiesta se questi sogni erano realtà o semplicemente frutto della mia immaginazione e non sono mai arrivata ad una risposta. Ora che è stato chiarito tutto, so che non era frutto della mia immaginazione, ma erano ricordi dell'infanzia che ho perso e ti assicuro che questa certezza è l'unica che mi rende felice, perché significa che qualcosa mi è rimasto, i ricordi più belli li ho ancora.- feci una pausa e guardai Alec negli occhi, poi proseguii. -La prima volta che ti ho visto ho provato la sensazione di averti già incontrato, era come se ti conoscessi da sempre e non riuscivo a spiegarne il motivo. Infatti nel primo periodo cercavo di starti lontano perché questa cosa mi spaventava un po', ma poi mi sono resa conto che sei una brava persona e ora che so cosa eravamo in passato, sono contenta di averti rincontrato.- gli sorrisi. La sua espressione era come sollevata e contenta , sul viso gli comparve un grosso sorriso.
-Non sai quanto mi rende felice sentirmi dire queste parole da te. Per molto tempo ho temuto di averti persa, non sapevo se un giorno ti avrei rivista, non sapevo se ti saresti ricordata di me. Quando te ne sei andata è stata dura, ero molto legato a te e non riuscivo ad accettare il fatto che ti avrei persa. Però ora sei di nuovo qui con me e tutto è diventato più bello.-
Le sue parole mi fecero sentire come in paradiso, ero felicissima e fu più forte di me non abbracciarlo. Ci tenemmo stretti e io mi sentivo protetta fra le sue braccia.
-Sappi che ti proteggerò sempre e a qualunque costo, Claudia.- Al sussurro di quelle parole mi venne un brivido per l'emozione. Nessuno mi aveva mai detto cose del genere e sentirle era una sensazione stupenda.
La presa del suo abbraccio si allentò e lui si staccò da me.
-Quella sera, quando ti dissi di aver visto un lupo qui vicino, eri tu vero?-
-Già, proprio così. Quando c'è la luna piena non riesco a controllare la mia trasformazione.
-Beh, la classica leggenda dei lupi mannari.- dissi sorridendo. Poi ripensai a quello che mi era accaduto quella sera e divenni seria. -Di che colore erano diventati i miei occhi quando ho fatto scappare quell'uomo?-.
Alec mi guardò serio. -Erano rossi. I tuoi occhi cambiano colore a seconda del tuo stato d'animo, è una particolarità che hai da quando sei nata. Rossi quando sei arrabbiata, Bianchi quando hai sete o percepisci una fonte di cibo, gialli quando sei agitata e normali quando sei tranquilla.-
-Ma perché mi succede solo ora da quando ho perso la memoria?-
-Quando la senatrice ti ha cancellato la memoria è stato come se avesse messo un freno ai tuoi poteri di vampiro. Siccome ora sei nella fase dell'adolescenza e il tuo corpo sta cambiando, è per questo che sei stata portata qui. E' normale, anche a me è capitato che durante l'infanzia la mia trasformazione non avvenisse regolarmente, ma ora i miei poteri si stanno triplicando ed è tutto diverso.-
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La storia dell'impossibile
VampirAnche l'impossibile ha una propria storia, volete scoprire qual'è?