Era una notte come tutte le altre, ormai mi sembravano tutte uguali. Dopo 200 anni ti abitui al buio e ti sembra tutto così simile e monotono. Anche se la bellezza della notte rimane sempre imperturbabile nel tempo e nello spazio. Gli umani avrebbero freddo, ma io non sono più mortale da molto tempo. Non ho ricordi della mia vita "passata". Non ricordo i volti dei miei genitori e nemmeno quello di mio fratello. Non ricordo le loro voci. Nel mio corpo non c'è calore, ne sangue. Io sono solo morte. Ovunque vada. Non capite vero? Bhe..ora vi racconto la mia storia. Era una sera di Gennaio. Faceva freddo quella sera e c'era vento. Io e la mia amica Sofie volevamo uscire sul lungomare. Così ci incontrammo a casa mia, ci preparammo e uscimmo. Camminavamo tranquille, guardando il mare agitato, quando un ragazzo più o meno di vent'anni ci fermò per chiederci se avevamo una sigaretta e ci invitò al bar lì vicino. Parlammo per tanto tempo e per giocare lui ci disse di andare a fare un tuffo in mare. Ovviamente noi accettammo. Andammo sulla spiaggia, la sabbia era magnifica, bianca e sottile, quasi risplendeva sotto la luce della luna piena. Mi spogliai molto lentamente, non avevo voglia di sentire il contatto tra l'acqua ghiacciata e la mia pelle. Ma Sofie era così presa dal gioco,lo dovevo fare per lei. Mi tuffai, l'acqua era troppo agitata per i miei gusti. Cercavo di nuotare ,ma non avevo così tante forze. Un ondata mi trascinò via da Sofie e da Eric ...improvvisamente non vidi più niente,tutto era diventato buio e lontano...Mi risvegliai in una stanza bianca, non capii subito dove mi trovavo, poi realizzai che mi trovavo in ospedale. Ho sempre avuto paura degli ospedali, mi sanno di morte e io ne ho paura. Da quando mio nonno è morto ho capito che potevo combattere tutto ma non potevo sopprimere la morte. Così mi avvicinai ai vampiri,ero affascinata dal l'immortalità. Cercai di alzarmi ma caddi a terra e pensate un po chi venne ad aiutarmi, Eric, colui che avrei capito dopo, sarebbe stato tutto cio che mi sarebbe rimasto. "Ciao, stai meglio? Io e la tua amica siamo corsi subito in ospedale dopo che sei svenuta. Ci siamo preaccupati molto." "Grazie di avermi aiutato ad alzarmi, mi sento molto debole, cosa è successo? Non ricordo nulla." Ero veramente molto debole e non sapevo quanto le mie gambe avrebbero retto il mio peso. "Stenditi nel letto e cerca di riposarti un po, io sarò qui affianco a te al tuo risveglio" "vabene ." Mi distesi sul letto e mi addormentai subito. Mi svegliò un infermiera molto gentile "Buongiorno bell addormentata, è tardi ormai, dovevi essere molto stanca poveretta, ti porto qualcosa?" " Solo un bicchiere di succo d'arancia,grazie." "Arrivo subito." Sentii una presenza dietro di me, mi girai di scatto."Eric." " Te l'avevo detto che sarei rimasto,Felisia." Quel nome ,il mio nome, mi dava fastidio sentirlo, l'odiavo. Non ne conosco il perché, so solo che era il nome di mia nonna, morta ancor prima che io nascessi, non si dà il nome di un morto al proprio figlio, i miei genitori hanno sbagliato. Guardai Eric, così bello e misterioso, chissà perché è rimasto vicino a me. Non lo conoscevo quasi per niente. In quella sera ho capito che lui era un tipo misterioso, non parlva quasi mai di se stesso, faceva parlare gli altri, lui invece stava quasi sempre muto, però chissà se questa non è una dote apprezzabile." Quanti giorni devo rimanere qui?" "Solo due, non ti preoccupare, resterò io con te."
STAI LEGGENDO
Cuore Dannato
VampireFelisia è una ragazza con una vita complicata le uniche persone che sono presenti nella sua vita sono sua madre e la sua migliore amica e poi c'è Bakster il suo gattino. Un giorno in una normale uscita con l'amica incontra una persona che forse le c...