Capitolo 7

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Passeggiavo per la strada in quella città fantastica, non avrei mai immaginato che potesse esserci una cosa simile. Le case erano tutte ben curate, fatte con precisione assoluta. Non sapevo in quale di quelle abitazioni avrei vissuto, ma sapevo che dovunque sarei andata, mi sarei sentita a casa.
Mi ricordai improvvisamente della casetta nella foresta di mia nonna, era piccola e ben posizionata, si stava stretti li dentro. Mia nonna era sempre sorridente e gentilissima, e avrei saputo più in là nella mia vita che i suoi insegnamenti mi sarebbero serviti.
Improvvisamente Eric mi interruppe dai miei pensieri e mi spinse dentro una via che non era ben illuminata e che portava ad una casa enorme con un giardino ancor più grande. Metteva inquietudine, mi fece sentire piccola e indifesa. "Questa è la mia casa, qui potrai vivere tranquillamente tra mille lussi". Mi prese la mano e ci incamminammo verso la porta in ottone decorata con simboli di guerre, combattute sicuramente dagli antenati di Eric. Entrammo e una strana paura si impossessò di me. Vidi un enorme sala circolare ed un podio sul quale risiedeva un trono d'oro con incastonati alcuni diamanti, rubini e zaffiri. Salimmo le scale ed entrammo in una stanza che probabilmente doveva essere la biblioteca. Era piena di libri antichi con le pagine ingiallite dal tempo e la copertina in pelle. Poi mi accompagnò nella mia stanza."qui starai bene, spero che ti piaccia", "si, è perfetta, grazie". Eric se ne andò dalla mia stanza e mi domandai con una stana follia se tutto questo poteva durare, quando comincio tutto?  Avevo bisogno di risposte a domande che io mi facevo. Poi perché, perché io. Sentii una strana nostalgia, mi ricordai della mia mamma.
Quando ero piccola lei mi cantava delle belle canzoni su principi, principesse, strane magie...poi un giorno ad un tratto smise, gli chiesi il perché e la sua misera risposta fu" tu ormai se cresciuta".
Mi sentii mancare l'aria, volevo che tutto finisse, ma sapevo che infondo nulla di tutto quello che apparteneva a prima non sarebbe tornato mai.

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