.. Come tutte le amicizie, i rapporti si basano sulla massima sincerità e sul rispetto reciproco. Noi eravamo cosi, ci rispettavamo l'uno con l'altra, e la sincerità, era la base di tutto. Qualsiasi cosa non ci andava bene, se ne parlava, per sms, a voce o di persone, se ne parlava. Si mettevano da parte i momenti di allegria e di battute fuori luogo, e si dava spazio alla serietà del discorso. Non importava se si litigava, perchè a volte capitava anche da ca una piccola cosa, nascevano discussione che si portavano avanti per giorni e anche settimane. Nonostante questo però si usciva, anche se per discutere si usciva, perchè il bene che provavamo l'uno per l'altra era talmente forte che spesso, si fingeva di essere arrabbiati, l'orgoglio prendeva il sopravvento il più delle volte, ma era giusto cosi. Ci si vedeva in piazza, ci sedevamo e si cercava di chiarire, ogni tanto appariva un sorriso beffardo in noi tre, però la discussione non terminava li, e fino a quando non c'era il chiarimento finale, il discorso non era chiuso. Non lo lasciavamo indietro mai, si affrontava e basta, poi, forse si riprendeva a ridere e scherzare come si faceva prima. Ricordo un periodo in cui le stavo perdendo. Io avevo amici e amiche anche in altri paesi, e li avevo trascurati per uscire con loro due, quindi, per qualche giorno uscii con gli altri. A loro questo non andava bene, ma non perchè io uscivo con altre persone, ma perchè appunto non gli e lo dissi. Dovevo essere sincero in tutto, ed era giusto, ma all'epoca non credevo fosse cosi importante che loro lo sapessero. IO uscivo con altre persone in un altro paese, ma notavo la differenza. Non era bello come quando stavo con loro, anzi, il più delle volte mi annoiavo, e rimpiangevo non essere uscito con loro, con quelle due amiche che per me erano diventate figure fondamentali all'interno della mia vita. Ricevetti un sms una sera, mentre ero in giro, in quel messaggio c'era del dispiacere e della rabbia, non ero abbastanza sincero per loro e cosi decisero di chiudere l'amicizia con me. Quella sera mi cadde il mondo addosso, avevano in parte anche ragione, e mi rattristai parecchio. Il giorno seguente cominciai a cercarle, preso dal rimorso e dallo sconforto, mi mancavano già nonostante non era ancora una cosa sicura, chiesi di vederci per parlare, e accettarono per mia fortuna. Ci eravamo visti una mattina, quella dopo ancora, e spiegai le mie motivazioni, ma fui comunque nel torto, ma feci una promessa, che da quel giorno, gli e lo avrei sempre detto, ma non fu cosi, perchè con gli altri non ci uscii più. Preferivo la loro amicizia, era più reale, era più sentita, eravamo molto più amici. Chiesi scusa, e tutto tornò come prima, una bella amicizia, una pura amicizia, bastata sul rispetto e sulla fiducia. Ma da li a breve, non fui io a sbagliare, nel mentre si continuava ad uscire, e a sostenersi l'uno con l'altra, come gli amici fanno, e noi, lo eravamo, lo eravamo davvero. In quel periodo si aggiunse un'altra ragazza al gruppo, anche lei ex compagna di classe. Carla, ragazza sordomuta, stava per entrare a far parte del nostro gruppo.
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Best Friends (Migliori Amici)
Aktuelle Literaturquesta è la storia di tre amici, un racconto reale di amicizia che qualche anno fa appariva indistruttibile. Un racconto che riporta le varie vicende accadute in quegli anni fantastici, dove il numero tre, era il numero perfetto come l'amicizia che...