..Quell'anno, molte cose furono cambiate, ma non il rapporto che c'era tra me, Laura e Martina. Quello rimase sempre abbastanza forte. Si aggiunsero a noi, altre due persone, Claudia, e Alessia che cominciavano ad uscir con noi. Questo un pò cambiava le nostre uscite, non si stava mai fermi e non sempre si aveva voglia di andare chissà dove. Un pomeriggio di primavera, andammo alla pineta, dove avevamo fatto tantissime foto, prima però, andammo a correre tutti insieme, non che io ne avessi bisogno, ma volevo stare con loro, quindi le avrei seguite in capo al mondo. Era davvero bello stare con loro, mi trasmettevano tantissime cose belle, e io a loro. Andai molto d'accordo con Martina quell'anno, Laura fu diventata molto amica di Claudia, quindi passò moto tempo con lei, dimenticandosi di noi il più delle volte. Questo dava molto fastidio a tutti, e anche a me, e cosi decidemmo di confessargli il nostro fastidio, ma per lei fu una cosa normale, eravamo noi a sbagliare. Lasciammo perdere continuammo a vederci sempre, fino a quando un giorno, non mi chiamarono per uscire, e uscirono solo con lei, Claudia. Questo mi diede molto fastidio, non era coerente con ciò che dissero a me, e ci discussi parecchio. Quella volta non fui io a tornare, ma loro, e cosi dimenticai tutto. Non ero un tipo che se le legava al dito, ma il mio discorso non era chiaro, e ri-accadde più e più volte, e io finsi che era tutto a posto. Forse si era rotto qualcosa tra noi, ma non ci pensavo più di tanto, era solo un periodo pensai. Anche Martina fu del mio stesso parere, nonostante lei uscisse comunque con la sorella, e con le nuova che pareva aver preso il mio posto. Mi rattristava parecchio, ed ero anche geloso che avevano quel tipo di rapporto, ma poi, tutto cambiò nuovamente, ci fui sempre io nella loro vita, ed ero nuovamente felice. Se stavano poco bene, c'ero io a sostenerle, se avevano bisogno di una spalla su cui piangere, c'era la mia, se c'era una persona sempre presente, quella ero io, e cosi, riconquistai il posto da ''privilegiato''. Per me era un privilegio essere amico loro, erano troppo importante, e se piangevano loro, io, piangevo con loro. Se stavano male, stavo male con loro. Eravamo una cosa solo tutti e tre. Per un periodo io non potei uscire, e loro se non erano con me, non uscivano, aspettavano me, io ero il loro miglior amico, e con me stavano bene. Quell'anno fu particolare per tutti e tre. Ogni volta le accompagnavo davanti casa, per assicurarmi che non le successe nulla, per assicurarmi che arrivarono a casa salve. E loro mi tenevano compagnia nel viaggio di ritorno, anche se non si poteva parlare, stavano al telefono fino a quando non arrivai a casa. Dovevano che loro assicurarsi che arrivavo a casa sano e salvo. Questo non faceva altro che rafforzarci, ed essere più attaccati, ma per l'ennesima volta decisi di fare di testa mia, e da li a poco, sarebbe nuovamente accaduto l'impensabile. Avevo conosciuto una persona, con cui mi sentivo, questa volta però gli e lo dissi, ma con questa persone ancora non ci eravamo visti, quindi non pensavo che tutto sarebbe cambiato nuovamente. Nel mentre si era sempre amici, si festeggiavano i compleanni insieme, si usciva in città, insomma, amici.. grandi amici. Arrivarono le feste natalizia, regali e regalini, gli regalai anche il cioccolato che a loro piaceva tanto, e gli feci una dedica. salutammo il 2010 in tutta serenità e tranquillità, ma poi, da li a poco, il dramma di non averle più nella mia vita, si sarebbe manifestato un'altra volta, e mi avrebbe rovinato un'ennesima volta l'esistenza.
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Best Friends (Migliori Amici)
General Fictionquesta è la storia di tre amici, un racconto reale di amicizia che qualche anno fa appariva indistruttibile. Un racconto che riporta le varie vicende accadute in quegli anni fantastici, dove il numero tre, era il numero perfetto come l'amicizia che...