13:La casa stregata

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Mi sono svegliata su un grande letto matrimoniale rosso e polveroso.
Era stato tutto un brutto sogno?
No , quello non era il mio letto , né quello dei miei genitori.
Ho provato ad alzarmi ma non ci sono riuscita.
Ero legata ai polsi e alle caviglie e non riuscivo a muovermi.
Che incubo , ero bloccata!
Riuscivo più o meno a sedermi e ho guardato il mio aggressore in faccia.
"Che vuoi " ho detto con tono duro.
"Io niente , ma qualcuno sì."
"Ciao Marta , che piacere vederti di persona.
Io ti avevo avvertita e tu non mi hai dato retta."
Era Jade.
"D-dove mi trovo?"
"In una casa abbandonata in cui nessuno entra.
È già tanto che qui ci siano qualche mobile e sedia polverosi.
Nessuno ci troverà , così potremo parlare con calma"
"Parlare?!Di cosa?Io non ho fatto niente di male!"
"Ed è qui che ti sbagli , ti avevo detto di allontanarti da Noah e non l'hai fatto"
"Tu sei pazza!"
"Sarò anche pazza , ma sei tu quella legata quindi ora mi ascolti o succederà qualcosa di brutto a te e alle persone a cui tieni."
"Io tengo a Noah e lui a me ! Per questo mi ha scritto lui e io gli ho risposto! Siamo amiciii!"
"A fanculo l'amicizia!"
"Preferisco a fancucciolo , non sia volgare signorina Jade"
"Mi prendi pure per il culo?! Lo capisci che il mio amico è fortissimo?!"
"Io..."
"Greg , prego"
L'uomo si è avvicinato a me con una cintura e me l'ha sbattuta contro la pancia con forza.
"Aaaaaaaaaaaaah"
"Allora , ora zitta e ti spiego tutto.
Visto che non vuoi smettere di scrivergli inizierò scrivendogli che ti sei stufata e bloccandolo.
Poi... Vediamo..."
"SCOPRIRANNO TUTTO!"
"Chi?Chi scoprirà? Le tue amichette quindicenni come te ? "
"Sì! Tu denunceranno!Finirai in prigione!"
Un altro colpo con la cintura.
Mi contorcevo dal dolore allucinante.
"Se non smetti di parlare finiremo per mandarti all'ospedale , santarellina. E se proverai anche solo a dire una parola su di noi provvederemo a rendere la tua vita un inferno."
Non sapevo che dire.
Quella era da ricovero , da manicomio!
"Ora ASCOLTA . IN SILENZIO. "
Ho annuito.
"Allora , a tutti i tuoi conoscenti che sapevano di te e Noah devi dire che ti ha fatto un torto ."
"Non mi crederanno"
"ALLORA ESERCITATI PERCHÉ TI DEVONO CREDERE . DEVI ESSERE CONVINCENTE"
Poi , un po' più calma ha aggiunto
"Avrai tempo , tranquilla. Ah e riguardo a questa storia , dirai che sei scappata per riposare la mente "
Dopo un cenno Greg mi ha ricolpita.
"Aaaaa non avevo detto niente!"
"Questo era un avvertimento ... E poi mi diverte vederti soffrire."
Dopo una mezz'oretta sono iniziate ad arrivare molte chiamate da parte di amici , parenti...
All'inizio i rapitori le ignoravano , poi mi hanno costretta con altri colpi potenti di cintura a rispondere che fosse tutto ok e che fossi andata a fare un giro.
Poi è arrivato il turno di Eli.
Il codice era il modo perfetto per farmi trovare.
C'era solo una casa abbandonata nella mia città , quindi dovevo solo sperare che avrebbe avvertito qualcuno che sarebbe venuto a prendermi.
"Ehi Eli. "
Ho detto in tono tranquillo
"Allora? Che è successo? Tutto bene?"
"Sì. Sono in questa specie di acquario no , di quartier generale che però non contiene nessuna ciliegia o anguria.
E poi ieri ho davvero sognato che un tram volava.
Ma ti racconto tutto dopo , ciao!"
Ho riattaccato.
I rapitori non avevano capito proprio un tubo.
Il nostro codice si era rilevato davvero utile.
Avevo speranza , poca ma bastava per sopravvivere a quell'inferno.
Passavano ore però , ore di tortura domande e telefonate false .
Nessuno si era presentato.
Forse Eli non aveva capito , forse ero stata poco chiara.
Ora però non era il momento di essere pessimista , non potevo mollare.
Dopo tutte le frustate ero distrutta e delle lacrime hanno iniziato a scendere.
Avevo paura di perdere i miei amici , la mia famiglia...
Poi finalmente ho sentito qualcuno aprire la porta...


•You Belong With Me• || With Noah Schnapp ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora