Capitolo 29

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-23 dicembre-

"Sono quasi tre settimane che te ne sei andata e ancora non realizzo mamma" dissi fissandomi allo specchio.

Sistemai la camicia e mi passai la mano sui jeans per lisciarli, dopo di che chiamai Niall.
"Ehi Nialler, io sono pronto ma non mi fido ad uscire da questa stanza se prima non mi dite cos'avete in mente. Non mi fido di voi"
"Allora facci entrare se proprio non vuoi uscire, siamo qui fuori" lo sentii dire all'altro lato del telefono.
Aprii la porta e mi ritrovai i miei tre amici davanti sorridenti e vestiti eleganti.
Perché mi avevano chiesto di vestirmi velocemente e di indossare una camicia?
Cosa stavano architettando?

"Ehi Lou, ehm...dov'è Harry?" chiese Zayn.
Bella domanda.

"Non lo so, è sparito da un paio d'ore e non risponde al cellulare, inizio a preoccuparmi"
"Stai tranquillo vedrai che risponderà, avete litigato?"
"No assolutamente, volevo passare la mezzanotte del mio compleanno con lui ma ormai manca poco più di un'ora quindi dubito riesca ad arrivare in tempo" sbuffai accasciandomi sul letto.

A mezzanotte avrei compiuto diciotto anni e avrei voluto festeggiare con i miei migliori amici e l'amore della mia vita ma quest'ultimo sembrava essersi dissolto nel nulla.

Giuro che se è uno scherzo ti uccido Harry, pensai.

"Non ne ho la più pallida idea, non ha scritto nemmeno a me" mi rispose il moro.
Vidi Liam indicare qualcosa a Niall che velocemente prese in mano il cellulare e scrisse qualcosa a qualcuno.
Erano strani.

"Cosa sta succedendo ragazzi? Siete...strani"
"Oh no, nulla stavo solo cercando una cosa. Comunque alza quel culo flaccido e seguici, siamo già in ritardo".
"Ehi, il mio culo è bellissimo! E comunque in ritardo per cosa?"

Liam rise.
"Quante domande, non faresti prima a seguirci?".
Sbuffai alzandomi dal letto e andandogli in contro verso la porta, la aprii e la richiusi alle mie spalle con due giri di chiavi che infilai nella tasca posteriore dei jeans neri attillati.
Scrissi un messaggio ad Harry per avvertirlo di essere uscito e che non sapevo dove mi volessero portare per avvisarlo che avrebbe trovato la stanza vuota e, leggermente spaventato da quei tre, li seguii.


"Ma cos'è tutto questo casino? Viene dal teatro" dissi accorgendomi improvvisamente della musica a palla provenire dal fondo del corridoio.
"Andiamo a vedere" mi disse Zayn facendomi l'occhiolino e spingendomi verso la porta.
Tutto questo era molto strano.

Entrai e di colpo la musica e le luci si spensero
"Ma che diavolo...andiamocene ragazzi, ho pau-"
"BUON COMPLEANNO LOUIS!"

Centinaia di voci urlarono la stessa frase e di colpo tutte le luci si riaccesero, ci dovetti mettere qualche secondo per mettere a fuoco e poi li vidi: quasi tutti i miei compagni di scuola erano in quella sala vestiti a festa.
Per me.

"Wow ragazzi, non so che dire. Avete organizzato tutto voi?" chiesi voltandomi verso i miei amici.
"Diciamo che abbiamo dato una mano per far si che accadesse ma l'idea l'hanno avuta altre due persone".

Due? Chi potevano essere?
Harry? E l'altra persona?
A proposito, dov'era Harry?

Mi guardai attorno cercando i suoi ricci tra la folla urlante e ubriaca ma non lo trovai.
"Harry...non c'è?" chiesi quasi sussurrando
"Vedrai che starà arrivando, adesso forza, manca un quarto d'ora al tuo compleanno quindi divertiamoci! Te lo meriti" dissero in coro.
Mi avviai con loro verso un tavolo alla destra del salone su cui erano appoggiate diverse bottiglie di alcool e di bevande analcoliche, mi avvicinai ad una bottiglia di Vodka quando sentii una voce dietro di me.
Mi voltai di scatto.

"Bevi Tomlinson? E io che ti credevo lo studente modello!"
Isaac Anderson.
Sorrise.

"Professor Anderson è qui! Sono felicissimo!" esclamai.
Si avvicinò e mi strinse forte.
"Isaac, stasera sono Isaac Lou. Come stai? Ho saputo di...mi dispiace molto".
"Grazie Isaac, sto bene. Voglio dire, non è facile ma eravamo pronti da mesi quindi...sarebbe dovuto succedere prima o poi. E' sempre qui con me" dissi io indicandomi al centro del petto.

"Ne sono sicuro, è fiera di te. Con Harry come va?"
"Alla grande. Non abbiamo ufficializzato nulla perché lui non se la sente ancora e anche se a volte mi pesa come situazione sto imparando ad accettarla. A proposito, non ti mai ringraziato abbastanza per l'aiuto che mi hai dato mesi fa quando stavo male"
"Non devi Lou, l'ho fatto con piacere. Ad ogni modo sono felice che con Harry vada tutto bene"
Gli sorrisi sincero.

"Chi ti ha detto della festa?" cercai di chiedergli per capire chi l'avesse effettivamente organizzata.
Lui guardò l'orologio e disse "lo scoprirai a momenti".
Come non detto le luci si spensero di nuovo, mancavano cinque minuti alla mezzanotte.

Le urla si calmarono insieme alla musica a tutti rimasero immobili.
I miei amici mi raggiunsero e si misero accanto a me insieme ad Isaac.
Cercai di capire cosa stesse succedendo ma ero troppo confuso.

Harry dove sei? Mancano cinque minuti...

Una figura scura salì sul palco, posizionandosi al centro.
Tentai di abituarmi al buio e non appena ci riuscii riconobbi subito la sagoma del riccio.
Che ci faceva sul palco?



"Buonasera a tutti, come ben sapete stasera siamo qui per festeggiare il compleanno di una persona magnifica: Louis Tomlinson. Alcuni di voi sono suoi amici, altri magari lo conoscono di vista e altri non sanno nemmeno chi sia. Per questo vorrei spiegarvi io chi è davvero Louis Tomlinson" disse con la bocca vicino al microfono, curvando gli angoli della sua bocca in un sorriso e mettendo in risalto le fossette illuminate dalla penombra della stanza.

Una luce chiara illuminò Harry.
Era bellissimo, dei jeans simili ai miei, un paio di Vans bianche e una camicia di un rosa molto chiaro che richiamava le stringhe delle scarpe.
I ricci sciolti a contornargli il viso.

"Io sono Harry Styles, e Louis Tomlinson è il mio compagno di stanza e uno degli amici migliori che abbia mai avuto, scusa Zayn!"
Il moro accanto a me ridacchiò.

"La prima volta che vidi questo ragazzo fu durante le vacanze di Pasqua, era al parchetto seduto su un'altalena con il suo migliore amico e io passavo casualmente di lì con il mio. Appena vidi suoi occhi chiari ne rimasi subito colpito e il destino volle farmelo rincontrare qualche settimana più tardi. Il destino gioca brutti scherzi, non è vero?".
Alcuni ragazzi nella folla urlarono qualcosa come per annuire.

"Già, eppure di questo ragazzo io non sapevo letteralmente nulla. Eppure gli permisi di scrivere per me ed iniziammo a comporre insieme. Io, Harry Styles, che permetto a qualcuno di scrivere per me, incredibile" disse scuotendo la testa e passandosi una mano sui capelli.

"Passarono i giorni e le notti nella stessa stanza e io iniziai sempre di più a capire quanto fosse speciale lo straniero dagli occhi azzurri, ma ho fatto una cazzata e abbiamo litigato. Non l'ho più visto per un mese. Ci siamo rincontrati e sembrava avessimo risolto, poi è stato il suo turno di fare una cazzata e me ne sono andato io, ma ci siamo sempre ritrovati. Louis è la persona migliore che conosca ma...ho detto una bugia".
Cosa...?

Un minuto a mezzanotte, iniziavo ad avere ansia.

"Ho mentito a tutti. Ho mentito a me e a Louis per molto, troppo tempo e ho appena mentito a voi. Sì, perché Louis non è il mio 'compagno di stanza' o il mio 'amico'. Io non voglio bene a Louis".
Harry che stai facendo?
Si alzò un brusio confuso dalla folla.

Dieci secondi a mezzanotte.
Nove, otto...

Chiuse gli occhi ed inspirò.

Tre, due, uno...

"Perché io lo amo. E Louis è il mio ragazzo".

Mezzanotte.

I miei amici e Isaac mi posarono una mano sulle spalle e sorrisero.
"Buon compleanno amico" disse Liam facendo l'occhiolino.

"Ho cercato l'amore per anni convincendomi alla fine di non meritarlo, ma appena quegli occhi azzurri si sono posati sui miei ho provato delle emozioni nuove. Non mi importa se non mi accetterete o se perderò la mia reputazione, perché mi importa solo di passare il resto della mia vita con la persona che amo. Voglio prenderlo per mano davanti a tutti senza avere paura, voglio essere geloso se qualcuno gli posa gli occhi addosso, voglio ballare con lui con il mondo attorno che ci guarda invidioso, voglio vedere il mondo con lui e voglio amarlo. Perché ho avuto paura di me stesso per troppo tempo e non mentivo quando ho detto che Louis Tomlinson è la persona migliore del mondo e che merita di essere amato ed adorato".
Le persone intorno a me si voltarono a guardarmi e, di colpo, iniziarono ad urlare.

"Ommiodio lo sapevo!"
"Congratulazioni!"
"Buon compleanno Louis, te lo meriti!".

"Ancora un momento per favore" disse Harry "volevo ringraziare i nostri amici che per mesi mi hanno aiutato a tenere Louis all'oscuro da questa sorpresa nonostante le mille difficoltà e soprattutto vorrei ringraziare la persona che mi ha aiutato ad accettarmi, che ha lottato per farmi perdonare da Louis e che mi ha aiutato ad organizzare ogni minimo dettagli di questa festa. Quindi grazie Johannah, so che da là su mi senti. Mi hai detto che avresti voluto vederci felice e che speravi si potesse vedere qualcosa dal paradiso...beh lo spero. Mi hai dato il coraggio di essere qui, con tuo figlio, e di amarlo. Mi hai sentito preparare questa sorpresa allo sfinimento nonostante stessi male e non ti sei mai lamentata. Mi hai chiesto una cosa pochi minuti prima di andartene: di amare e proteggere tuo figlio per entrambi. Sappi che lo farò fino alla fine dei miei giorni, sempre".

Le lacrime iniziarono a scorrermi veloci e salate sulle guance per le parole del riccio.
Mia mamma...mia mamma lo aveva aiutato ad organizzare tutto questo.

"Hai visto? Te l'avevo detto che sarebbe arrivato in tempo no!?" disse Zayn.
Li abbracciai tutti.

"Oh, mi stavo quasi scordando di una cosa! Ringrazio anche il professor Anderson per avermi aiutato a comporre una canzone. Di solito si occupava Louis del testo ma come potete immaginare questa volta dovevo farlo da solo, ma lui si è offerto di aiutarmi a tirare fuori quello che provavo. Mi è rimasto accanto per mesi come insegnante e come amico, grazie di cuore professore" disse ancora.
Prese uno sgabello dal lato del palco e la sua chitarra, poi si sedette ed iniziò a cantare.

"Peole say we shouldn't be together
Too young to know about forever
But I say the don't know what they're talk-talk-talking about
'Cause this love is only getting stronger
So I don't wanna wait any longer
I just wanna tell the world that you're mine, boy.

Oh, they don't know about the things we do
They don't know about the I love you's
But I bet you if they only knew
The would just be jealous of us
They don't know about the up all nights
The don't know I've waited all my life
Just to find a love that feels this right
Baby, they don't about, they don't know about us..."



Finì di cantare e i miei amici mi spinsero verso il palco.
Non me lo feci ripetere due volte e corsi verso il mio amore.
Non appena mi vide scese dal palco e corse ad abbracciarmi.
Nascosi la mia testa tra il suo collo e piansi, piansi tanto.

"Te lo avevo detto che doveva essere perfetto" sussurrò a pochi centimetri dalla mia bocca, appoggiando la sua fronte alla mia.
"Lo è stato...come hai fatto a fare tutto questo di nascosto?" gli domandai tra le lacrime.
"Mi ha aiutato Jay, senza di lei non ci sarei riuscito Lou".

Piansi ancora.
"Grazie mamma, mi manchi" sussurrai.

"Ehi amore, non piangere" mi disse asciugandomi le lacrime con il pollice.
Mi strinse ancora di più a sé e mi baciò.

"Ti amo Louis Tomlinson, ti amo"
"Ti amo Harry Styles, per sempre"
"Per sempre".

Ci guardammo ancora una volta perdendoci l'uno negli occhi dell'altro.
I miei occhi blu nei suoi verdi.
Ghiaccio e smeraldi.

Ice and emeralds|lxuistmlnsnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora