Capitolo 20

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-Harry's pov-

Tirai un calcio ad un bidone nel vicolo dietro la discoteca sfogando su di esso la mia rabbia.
Non ci volevo credere, Louis stava baciando una ragazza.
Non sapevo se essere più incazzato per il fatto che stesse baciando qualcuno o per il fatto che quel qualcuno fosse una ragazza.

Appoggiai le spalle al muro dietro di me, chiusi gli occhi e respirai profondamente.
Sentii delle lacrime scorrere lungo le mie guance ma non gli diedi importanza.
Non sapevo se essere effettivamente incazzato con lui o con me stesso.
Dopotutto era colpa mia.
Se avessi ammesso a me stesso e al castano quello che provavo e non lo avessi baciato solo perché ero certo che il giorno successivo non lo avrebbe ricordato probabilmente niente di questo sarebbe accaduto.
E pensandoci, ero stato il primo a fidanzarmi addirittura con una ragazza per non ammettere di essere innamorato di quegli occhi.
Fanculo.
Me lo meritavo.

Mi chiedevo però se allora fosse stato effettivamente innamorato di me come diceva, perché io da quando lo avevo ammesso avevo lasciato Emily e lo stavo aspettando, mentre lui si faceva una tipa sconosciuta ubriaco in discoteca.
Si sarebbe ricordato almeno di quel bacio il giorno dopo?

"Harry vuoi tornare a casa?" mi voltai asciugandomi gli occhi per vedere meglio: Zayn.
"Sì, per favore".
"Andiamo allora" disse raggiungendo la sua auto.
"Era ubriaco Harry, l'hai visto anche tu".
"Era ubriaco anche quando l'ho baciato io, e quindi? Forse è meglio che per un po' mi metta in disparte. So che in parte è colpa mia, ma io almeno ho lasciato Emily e sto aspettando il momento per stare con lui, e guardalo...Dio" dissi tirandomi un pugno sulla coscia.
"Calmati, ti prego Haz. Va tutto bene. E' stato solo un bacio. Non puoi sparire tu questa volta, ha bisogno di te".

Era vero, aveva bisogno di me.
Eppure anche lui era sparito per un mese quando mi aveva visto a letto con Emily, perché io non me la sarei dovuta prendere?

"Non posso Zayn, non ora. Non è giusto, me ne rendo conto, ma non posso. E poi ha Niall e Liam, sono sicuro che ce la faranno per un po' da soli" dissi io.
"Te ne pentirai, ma fai come vuoi, sei grande e vaccinato ormai".
"Mi sono già pentito di tante cose da quando conosco Louis, una in più alla lista non farà la differenza. Però non è giusto..." sbuffai.
"Cosa non è giusto?" chiese voltandosi confuso.
"Adesso che avevo trovato il coraggio di ammetterlo almeno a me stesso e a te dopo tanto...mezz'ora dopo lo vedo con la lingua infilata nella bocca di una biondina ubriaca. Perché, per una volta, amare non potrebbe essere semplice? Io sono innamorato di lui e lui, a quanto sembrava fino a dieci minuti fa, è innamorato di me. Perché allora deve essere così fottutamente complicato?".

"Non lo so, Harry. Non me ne intendo ma credo che l'amore sia anche questo. Sono convinto però che se due persone sono destinate a stare insieme troveranno sempre il modo. Da un incontro casuale al parchetto con uno sconosciuto guarda dove siete finiti. Stessa scuola, stessa stanza. Non può essere una coincidenza, non credi? Io non conosco bene Louis, ma anche un cieco riuscirebbe a capire che dal modo in cui vi guardate siete anime gemelle. Le vostre anime sono fatte della stessa sostanza, era destino che vi sareste incontrati Harry, e lo sai. E poi la stiamo facendo più tragica del previsto, era solo un bacio da ubriaco, ti ricordo che tu hai finto di stare con Emily per un mese. Ed eri sobrio. Non giudicarlo, lui crede che tu stia ancora con lei e che non provi niente per lui, e scusami ma questo sai anche tu che è solo colpa tua. Se non vuoi vederlo per un po' ti capisco, l'ha fatto anche lui, ma non sparire per sempre. Tira fuori quello che provi, passaci sopra e dillo a lui. Io lo so da molto prima che te ne accorgessi tu. Gli unici che ancora non hanno capito cosa c'è tra di voi siete tu e lui credimi. Devi dirle a lui le cose che hai detto a me stasera, o lui andrà avanti per la sua strada convinto di essere innamorato del bell'etero dagli occhi color smeraldo irraggiungibile. Fai qualcosa Harry, vattelo a prendere".

Le parole di Zayn mi avevano colpito.
Aveva ragione.
Ma adesso non potevo guardarlo negli occhi.

Il moro mi portò a casa e io mi diressi in camera mia, mi misi il pigiama e mi misi sotto le coperte. Era strano dormire senza di Louis dopo tutte quelle sere passate a rassicurarlo mentre piangeva nel sonno.
Mi chiedevo se sarebbe stato bene anche senza di me o mi avrebbe odiato per essere sparito nel nulla ma, infondo, sapevo già la risposta.
Eppure non potevo far altro che ignorarlo.

Bloccai il suo numero per non ricevere messaggi o telefonate mentre le lacrime ripresero a scorrere veloci e salate fino alle mie labbra.
Era troppo, lo sapevo, ma non potevo fare a meno di sparire.
Lo avrebbe capito prima o poi, lui aveva fatto lo stesso.

Mi immaginai per ore, quella notte, come e quando ci saremmo rivisti, chi sarebbe stato il primo a parlare e che cosa mi avrebbe urlato contro per averlo lasciato solo in quella situazione.

Non potevo lasciare tutto e sparire però, dovevo avvisare almeno qualcuno.

Scrissi a Johannah, che mi aveva dato il suo numero la settimana prima in caso avessimo avuto bisogno a casa mentre lei era fuori, e iniziai a digitare.
In pochi giorni era diventata un'amica, sapevo di potermi fidare.

"Ciao Johannah, scusami davvero per l'orario, non vorrei che ti preoccupassi. Forse è arrivato il momento di spiegare almeno a te cosa sta succedendo visto che sparirò per qualche tempo dalla vita di Louis e so che, malgrado tutto, ha bisogno di me. Ti ricordi quando mi hai chiesto se ero fidanzato e ti ho risposto che volevo aspettare di trovare l'amore della mia vita? Bene, credo di averlo trovato e credo che sia proprio tuo figlio. Forse è il caso di dirti anche che vi ho sentiti parlare, il giorno in cui io e Lou siamo partiti per il funerale di Mark, e che so che anche lui prova le stesse cose. Ci siamo baciati. O meglio, io l'ho baciato quella sera mentre lui era ubriaco. Non ricorda niente, e ti prego di non parlargliene. Credo che quello sia stato il momento in cui ho capito di provare qualcosa per lui, anzi, il momento in cui l'ho ammesso a me stesso. Non è stato facile accettarlo perché per tutta la vita ero convinto che mi piacessero le ragazze ma Dio, Johannah, tuo figlio mi manda fuori di testa. I suoi occhi azzurri mi fanno venire i brividi ogni volta che incontrano i miei, e la sua voce mentre cantiamo insieme sembra quella di un angelo. Per tutta la settimana non ho fatto altro che guardarlo dormire mentre gli accarezzavo i capelli cercando di calmarlo. Ad ogni modo, questa sera l'ho visto baciarsi in discoteca con una ragazza, erano ubriachi e so che non ha significato niente ma mi ha ferito. So anche che in parte è colpa mia perché Louis è convinto che io sia ancora fidanzato con Emily e che non lo ami, pensa che è convinto che alcuni canzoni che ho scritto siano per lei quando invece le ho scritte pensando a lui ogni secondo, ma gli ho tenuto nascosto tutto questo perché non sono ancora pronto ad ammettere al mondo quello che sento, e una situazione simile so che non riuscirebbe a reggerla. Non adesso. Non posso permettergli di stare ad aspettarmi e non voglio farlo, ma non riesco nemmeno a vederlo baciare altre ragazze per andare avanti. Credo sia quello che sta provando a fare. Ti prego di restargli vicino almeno per un po'. Non posso chiederti di dirgli di non odiarmi perché non sarebbe giusto, so che sto sbagliando, ma al momento sento che è la cosa giusta da fare. Ti chiedo però di ricordargli che amare, per quanto possa sembrare difficile, è la cosa giusta. Che siamo destinati a stare insieme, perché le nostre anime sono uguali. Tornerò, in realtà non me ne andrò mai del tutto. Ti spiegherò meglio la situazione quando ne avremo l'occasione, per il momento credo possa bastare. Ti prego di non odiarmi per il male che recherò a Louis, è difficile anche per me stargli lontano, ma è giusto che vada avanti se questo serve a renderlo felice. Lo capisco e, se dovesse trovare qualcuno nel frattempo, mi farò da parte. Prima o poi comunque ci rincontreremo, ne sono sicuro, e nel frattempo non smetterò un secondo di amarlo incondizionatamente. Tienimi aggiornato sulle tue condizioni di salute e sulle sue, ogni giorno. Non voglio che stia troppo male. Grazie di tutto quello che hai fatto per me Johannah, ti voglio bene e amo tuo figlio. Un giorno forse avrò il coraggio di dirglielo. Spero capirai. Ci sentiamo presto, -H".

Con le lacrime agli occhi inviai il messaggio, spensi il cellulare fissando il muro spoglio davanti al mio letto e tra un singhiozzo e l'altro mi addormentai.

Ice and emeralds|lxuistmlnsnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora