Arrivammo a casa dei miei genitori verso le due del pomeriggio.
"Harry vieni dentro, ti offriamo qualcosa da bere e poi..." sembrò leggermi dentro.
"Hai paura di quello che ha da dirti tua madre riguardo le sue condizioni e il motivo del trasferimento, lo so Louis, non ti lascio solo. Andiamo" e ancora una volta suonò il campanello al mio posto.
Mia madre venne ad accoglierci alla porta sorridente.
"BooBear ciao tesoro! Come stai? Oh, ciao anche a te Harry, entrate pure".
Ci sedemmo sul divano aspettando che tornasse dalla cucina con un vassoio di biscotti appena sfornati e del succo di frutta. Guardai Harry nervoso ma subito mi tranquillizzò con lo sguardo.
Avevo brutti presentimenti. Mia madre tornò in salone e si sedette.
"Avrei voluto parlartene prima di partire ma non me ne hai dato il tempo e avrei voluto ci fosse anche tuo padre ma è dovuto partire per lavoro, tornerà settimana prossima. Louis...sto male e sono venuta qui per provare a guarire".
"Cosa significa che stai male?".
"Ho...la leucemia Louis, e non so se guarirò mai".
Improvvisamente iniziai a capire il perché del suo aspetto.
Poi realizzai.
Lei aveva rinunciato alla sua vita nella nostra vecchia città per provare a salvarsi in uno degli ospedali migliori del mondo e io l'avevo ripagata con mesi di silenzio.
Che coglione.
Iniziai a tremare e il riccio mi si sedette accanto velocemente stringendomi forte.
Povero, aveva dovuto sopportarmi al funerale di Mark e la notte da ubriaco, non doveva essere qui anche adesso.
Eppure ne avevo bisogno come l'aria.
Da qualche giorno non riuscivo a respirare, quasi mi dimenticavo come si facesse, eppure Harry riusciva a farmelo fare. Era il mio ossigeno.
Gli strinsi forte la camicia rosa e la inzuppai leggermente di lacrime ma non sembrò importargli.
Mi accarezzò invece la schiena.
"Scusa mamma, scusa per tutto. Ti avrei dovuto ascoltare mesi fa prima di partire e non sarei dovuto sparire per mesi. Dovresti essere tu quella che piange e invece guarda che razza di figlio hai".
"No tesoro, non dirlo nemmeno per scherzo. Ti ho costretto a cambiare vita all'improvviso costringendoti a lasciare Mark per sempre e adesso...mi dispiace davvero Lou".
Mi rivolsi ad Harry "avevi ragione, quella sera in camera quando ci siamo addormentati parlando... doveva esserci un motivo valido per lasciare tutto e partire. Avrei dovuto ascoltarti e..." ripresi a singhiozzare.
"Louis non te ne devi fare una colpa. Ti ho sentito parlare di tua madre più di una volta e sono più che sicuro che tu non abbia agito con cattive intenzioni. Il vostro è un bellissimo rapporto e tutto andrà per il meglio, non è vero Johannah?".
Mia madre annuì anche se poco convinta, lo sapevano entrambi che non sarebbe andata bene, ma stavano provando a tirarmi su di morale.
Eppure non ero io quello a cui restava meno di un anno di vita probabilmente.
"Comunque credo che l'importante per tua madre, e per tutti, è che tu ora sia qui. Adesso iniziano le vacanze quindi puoi tornare a casa e passare tutto il tempo possibile con lei per recuperare il tempo perso" mi disse ancora.
Era davvero paziente con me.
"Harry ha ragione tesoro, e poi sto bene per ora, posso farcela. Mi basta averti qui e sapere che non mi odi".
"Non ti ho mai odiato mamma, sei la mia migliore amica, la mia vita, come potrei?" dissi con gli occhi lucidi.
Mi alzai dal divano spostandomi dal riccio e corsi ad abbracciarla.
La strinsi forte, mi era mancata davvero tanto e poi...non sapevo quando sarebbe stato l'ultimo.
"Harry vai ora, non voglio darti altro fastidio" dissi sicuro.
"Non se ne parla, la scuola è praticamente finita, manca una settimana e ho già dato tutti gli esami, e poi...sono stufo di vedere la nostra camera vuota. Se non è un problema resto qui. Voglio aiutare tua madre e...Louis, hai bisogno anche tu di qualcuno che ti stia vicino. Sono qui, guardami".
Vidi mia madre sorridere e mi ricordai del discorso che mi aveva fatto il giorno della partenza.
Che avesse ragione? Le cose sarebbero potute andare bene, alla fine, tra me e lui?
Per qualche secondo ci sperai.
"A me fa solo piacere avere compagnia in casa Harry, e credo che mio figlio abbia più bisogno di un supporto di me in questo momento. Arriverà inevitabilmente il momento in cui dovrà prendersi cura di me, ma per ora sono ancora sua madre" disse.
La guardai felice.
"Bene allora io vado a prendere le valigie a scuola e le porto qui. Non sarò di disturbo e me ne andrò quando il padre di Louis sarà tornato".
Lo guardai istintivamente preoccupato.
"Lou abitiamo nella stessa città e hai il mio numero, per qualsiasi cosa tu mi chiamerai e io sarò qui da te, ok?".
"Ok".
Uscì di casa diretto a scuola.
"Mamma davvero scusami per tutto, sono un pessimo figlio e avrei dovuto chiederti cosa stesse succedendo mesi fa".
"Basta incolparti Louis, non è colpa mia se siamo qui e non è colpa tua se...morirò. Godiamoci quel che ci resta insieme, abbiamo tempo, è ancora presto. E poi non ho intenzione di andarmene senza avere la conferma che Harry sia pazzamente innamorato di te" sorrise.
"Mamma!".
Per essere gravemente malata, il suo senso dell'umorismo era in ottima salute.
"Oh avanti, vorresti dirmi che quello che ho visto poco fa era un atteggiamento da amico? Vorrei ricordati che sono nata molti anni prima di te".
"Ti ripeto ancora una volta che ti sbagli, Harry non mi ama e la cosa non cambierà. Ora vado a sistemare la camera degli ospiti per lui, non sforzarti troppo tu per favore".
"Louis sono malata, non paralizzata".
Le feci la linguaccia e andai al piano di sopra per preparare il letto con delle lenzuola pulite al riccio. Nel mentre gli occhi mi divennero lucidi per l'ennesima volta.
Avevo perso il mio migliore amico e avrei perso anche mia madre, come avrei potuto fare?
Harry tornò circa un'ora più tardi e si mise di nuovo sul divano parlando tranquillamente con mia madre che, ovviamente, gli chiese qualsiasi cosa riguardo la sua vita.
Stavo scendendo le scale quando mi bloccai al primo scalino, confuso da quello che avevo appena sentito.
"E ce l'hai la ragazza Harry?".
"Veramente no, non ho ancora trovato l'amore della mia vita, e voglio smetterla di stare con le persone sbagliate. Quando sarò pronto ad amare, voglio che sia la persona giusta".
Ero visibilmente confuso, per poco non caddi dalle scale.
Aveva mentito. Era fidanzato con Emily da ormai più di un mese, perché nasconderlo?
Ad ogni modo cercai di ricompormi e scesi le scale unendomi a loro.
"Allora stasera pizza?" dissi io cercando di stamparmi un sorriso sulla faccia.
Entrambi esultarono felici.
Passammo la serata davanti alla tv guardando un film horror e mangiando la pizza fino a quando tutti e tre iniziammo a sentire la stanchezza.
"Ragazzi io vado a riposarmi, dormite bene. Buonanotte Harry, buonanotte BooBear" disse dandomi un bacio sulla guancia.
Mi sarei mai abituato a vivere senza di lei?"Harry vado anche io, ci vediamo domani" dissi.
"Finisco il film e vado anche io, ormai mancano dieci minuti", mi sorrise e io salii le scale.
Mi misi sotto le coperte respirando profondamente e ripensando a tutte le notizie che mi avevano stravolto in soli due giorni.
Mi sentii un peso sullo stomaco e mi sembrò di soffocare.
Mi alzai di scatto mettendomi a sedere sul letto con una mano sul petto e gli occhi lucidi.
Sentii del calore sulla mia spalla.
La mano di Harry.
"Dio Lou, stai di merda, vieni qui" disse, e si sedette sul letto prendendomi ancora tra le sue braccia.
"Ti sto facendo passare le giornate peggiori della tua vita, scusa".
"Smettila di scusarti. Mi sembra il minimo essere qui, hai bisogno di me".
Sapessi quanto è vero Harry.
"Adesso dormi però".
"Non posso se tu sei in queste condizioni. Posso...restare qui stanotte? Hai dormito tranquillo ieri quando sono rimasto con te. Almeno possiamo riposare entrambi" disse.
Il mio cuore perse un battito.
"Sì, certo" dissi semplicemente accucciandomi in un lato del letto per lasciare posto al riccio dietro di me come la notte precedente.
Mi avvolse in un abbraccio caldo e sicuro e mi accarezzò la guancia.
"Andrà tutto per il meglio, te lo prometto".
"Se non mi lasci solo sì" dissi io.
In risposta mi strinse ancora più forte.
"Non accadrà mai. Credo di...essere innamorato di te Boo" mi sembrò di sentire la sua voce.
Che stessi già sognando?
Quando mi ero addormentato?
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Ice and emeralds|lxuistmlnsn
FanfictionLouis Tomlinson, diciassette anni, è costretto a trasferirsi dall'altra parte degli Stati Uniti abbandonando la sua vecchia vita e il suo migliore amico Mark fino a quando incontrerà due occhi color smeraldo che lo faranno rinascere. Riuscirà mai il...