Dopo essersi spogliata e aver fatto un bagno caldo, Martina aveva chiesto alle sue dame di aiutarla a vestirsi.
Aveva scelto un abito nero, privo di preziosismi, accollato e semplice, non certo nel suo stile elegante, esuberante e sempre di tendenza.
Si sentiva terribilmente triste e vuota e non riusciva a smettere di pensare a quanto accaduto a Jacques.Isaline e Julie avevano cercato di strapparle qualche parola, ma Claude le aveva invitate a restare in silenzio e rispettare la volontà della Principessa.
Una volta vestita, Martina era scesa al piano di sotto ed aveva raggiunto la sua famiglia per la cena.
Aveva lo stomaco in subbuglio e l'unica cosa che avrebbe voluto fare sarebbe stata bere un intruglio per diventare piccola ed invisibile, scomparire. Oppure uno per dimenticare quanto successo, vivere come se nulla fosse stato, ma ciò non era possibile.
Accennò ad un sorriso e, sotto gli occhi indiscreti di tutti, prese posto a tavola, accanto ad Alexandre e di fronte a Carlos e Francisco, che la osservarono attenti.«Vedo che ci siamo belle addobbate per il lutto!» ridacchiò Re Felipe, sporgendo la coppa dorata di vino verso la servitù, in modo tale che gli venisse riempita ancora una volta.
Calò il silenzio.
Francis, accanto alla moglie, fulminò con lo sguardo il Re spagnolo e Martina sentì la risposta pronta che aveva sulla punta della lingua battere contro le labbra per uscire, ma restò il silenzio per non peggiorare la situazione già precaria.
Dopo tutto aveva un accordo da rispettare con Francisco.«Non mi sembra appropriato come commento.» decise di intervenire comunque Mary, spavaldamente, mentre si riempiva il piatto di verdure.
«Già. A me non sembra appropriato quanto accaduto oggi.» rispose prontamente il Re spagnolo portando il calice alla bocca e prendendo un sorso di vino. Deglutì rumorosamente e fece schioccare la lingua contro il palato in segno di apprezzamento.
«A proposito» continuò «avete intenzione di spiegarci quanto successo?»Prima che chiunque potesse proferire parola, Martina si incaricò di dare le giuste spiegazioni. Sollevò lo sguardo dal piatto pieno di fronte ai suoi occhi e si rivolse al Re spagnolo.
«Il ragazzo con cui mi avete vista oggi, che è..» sospirò e deglutì, cercando la forza di pronunciare le parole «che è morto tra le mie braccia si chiamava Jacques.
È arrivato oggi al castello chiedendo aiuto.
Mi trovavo con Claude fuori, a passeggiare e, appena l'ho visto barcollare nella mia direzione, l'ho aiutato e ho pensato di portarlo dentro e cercare un medico.» fece una piccola pausa, ma subito riprese:«Non so da dove venisse.
Non so chi lo avesse ridotto così: picchiato ed anche curato, perché Jacques aveva effettivamente dei punti che richiudevano le sue innumerevoli ferite.
Percorrendo i corridoi abbiamo incrociato prima Agnese e poi Voi, Sua Maestà.
Jacques ha avuto le convulsioni, certamente legate alla sua situazione ancora instabile ed il suo cuore ha ceduto.
Solo successivamente, grazie alla testimonianza di Agnese, abbiamo appreso che si trattasse effettivamente di suo figlio.
Questo è il motivo per cui ha raggiunto il castello. Stava cercando sua madre.»La spiegazione era stata dettagliata e coincideva sia con quanto accordato con i sovrani francesi sia con i fatti di cui erano a conoscenza Carlos e Felipe.
Re Felipe continuò con le sue battute fuori luogo, ma Martina smise di ascoltare.
Si limitò a sollevare lo sguardo verso Francisco, davanti a lei, che sapeva che tutto ciò che lei stava dicendo era una menzogna.
Lei timidamente posò la forchetta, con la quale aveva solo sminuzzato un po' di cibo, senza riuscire ad ingerire nulla, e prese un sorso d'acqua.
Francisco le indirizzò un lieve sorriso di incoraggiamento.
Carlos sembrò notarlo e richiamò l'attenzione della sua futura sposa:«Non mangiate?» le domandò masticando il cibo che ancora aveva in bocca.Quella semplice domanda la fece sentire sotto accusa, la turbò e la infastidì.
«Sto mangiando.» rispose la Principessa portando un pisellino dal piatto alla bocca, in segno di dimostrazione.
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the black queen
RomantikSe Francis II di Valois e Mary Stuart avessero avuto più tempo, se il loro matrimonio non avesse avuto i giorni contanti ed il destino fosse stato dalla loro parte, avrebbero potuto dare una forma concreta al loro amore, il loro sangue, unito, avreb...