Martina aveva passato anche quella notte con gli occhi spalancati, a girarsi e rigirarsi nel letto. Non riusciva a smettere di pensare a quanto successo, a Carlos, a ciò che le aveva detto, a quanto fosse importante per la sua famiglia il matrimonio c
on lui e a quanto Felipe domandasse ai suoi genitori. Era stata stesa a fissare il soffitto fino a che non era giunta ad una decisione e aveva trovato il modo di passare la notte.Quando il sole era sorto ed un nuovo giorno era cominciato, si era alzata, preparata in autonomia e, ancor prima della sveglia, diretta a gran passi verso la stanza in cui suo padre teneva le carte più importanti ed era solito lavorare.
Sapeva lo avrebbe trovato sveglio.«Sua Maestà. Martina, Principessa di Francia e Scozia.» una guardia annunciò al Re la presenza di Martina e lei entrò nella stanza.
« Sei già sveglia! » esclamò stupito.
« Anche tu. » affermò lei « Non sono riuscita a dormire molto bene questa notte, padre. » continuò.
«A chi lo dici. » rispose lui cominciando a sistemare alcune carte sparpagliate per la scrivania e distogliendo lo sguardo da lei.
« Mi sposerò. » Francis tornò a guardare la figlia. Era sorpreso, era evidente.
Forse dopo la serata precedente, per come erano andate le cose, temeva che la principessa avesse cambiato idea circa il matrimonio.
Ma Martina non avrebbe saputo dire se era sollevato da ciò che lei aveva appena detto.
« Mi sposerò, ma alle mie condizioni. »***
«I tre castelli della Loira e Linlithgow entreranno a far parte della dote della Principessa, ma verranno intestati a lei ed al suo futuro sposo.»
«Ma è assurdo!» esclamò uno dei consiglieri di Felipe, interrompendo Lord Mertes, che si era incaricato di leggere il documento. «Una donna non può possedere dei castelli! Non le si può intestare una proprietà!»
«Questo perché viviamo ancora in un mondo maschilista.» intervenne Martina con tono aspro.
«Re Felipe, Vi prego di ascoltare cos'altro ho da proporVi e di ordinare ai Vostri consiglieri di non interrompere la lettura di Lord Mertes.» e con un cenno di mano incitò il nobile a proseguire.Felipe se ne stava seduto con lo sguardo fisso su Martina, una mano appoggiata al tavolo in legno a sostenere la testa e gli occhi verdi assottigliati, sembrava concentrato, non troppo sorpreso.
«Tutte le ricchezze aggiunte posteriormente all'accordo nuziale tra Martina di Valois e Carlos d'Asburgo del 1563 e richieste dalla dote della principessa saranno in mano all'Infante fino al momento in cui non verrà generato un erede.
Se sarà maschio egli, dalla nascita, ne entrerà in possesso. Se sarà femmina verranno utilizzate per la sua dote.
Gli spagnoli avranno accesso alle risorse francesi e scozzesi, ma sarà la Principessa di Francia e Scozia a gestire gli scambi ed ad approvare ogni loro movimento.
La Principessa si impegnerà, dunque, ad occuparsi in prima persona degli affari economici intrapresi con la Francia e la Scozia, in modo tale da tutelare i paesi natali.
Per quanto riguarda l'appoggio militare fornito contro le truppe inglesi, il sacrificio spagnolo verrà ripagato con una forte alleanza, perché ritenuto un debito militare, ma la Spagna non entrerà in possesso di nessuna regione inglese.
Inghilterra e Scozia verranno unite sotto un unico regno.
Tuttavia, una volta conquistate le colonie oltremare inglesi, due di esse verranno cedute alla Spagna, e sarà Mary Stuart, Regina di Scozia e Francia, a scegliere quali.»
STAI LEGGENDO
the black queen
RomanceSe Francis II di Valois e Mary Stuart avessero avuto più tempo, se il loro matrimonio non avesse avuto i giorni contanti ed il destino fosse stato dalla loro parte, avrebbero potuto dare una forma concreta al loro amore, il loro sangue, unito, avreb...