Capitolo 3

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« Allora? Non lasciarci sulle spine, forza! Racconta! » esclamò Claude, saltellando sul posto

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« Allora? Non lasciarci sulle spine, forza! Racconta! » esclamò Claude, saltellando sul posto.

Martina strinse le mani al ventre e prese un profondo respiro, facendo un leggero sorriso «Per aver appena incontrato l'uomo con cui si suppone mi sposi a breve, abbia figli e passi tutta la mia vita è andata..discretamente.. »
« Cosa significa "discretamente"? » la guardò Julie sorpresa.
« Carlos mi è sembrato cortese.» rispose la Principessa, sedendosi e coprendo l'erba soffice con il suo vestito rosa.
Le sue dame imitarono il suo gesto, raccogliendosi intorno a lei.
« Cortese non basta. » rispose Claude, avvicinandosi e toccando furbamente il naso di Martina.
«Io voglio sapere se lo trovi bello, se si è presentato in maniera elegante, se ti ha già stregata! Avevo uno stupido duca davanti, non ho visto granché da lontano.» abbassò lo sguardo mortificata.
Martina sospirò e si distese sulle ginocchia dell'amica.
«Non è particolarmente loquace.» cominciò «Ma almeno ora sono certa che durante le giornate di pioggia potrà uscire di casa e non dovremo mangiare tutti i giorni zuppe!» esclamò la principessa.
Le quattro ragazze si abbandonarono ad una fragorosa risata per l'affermazione divertente che la loro amica aveva appena fatto, ma furono presto interrotte dallo schiarimento di una voce.
In rapidità Martina si rialzò dalle ginocchia di Claude ed alzò lo sguardo verso il futuro Re di Spagna, che si trovava in piedi davanti al gruppo.
Se ne stava in posizione perfettamente dritta, lo sguardo un po' severo ed il sopracciglio leggermente alzato.

«Sua Altezza.» Martina biascicò, alzandosi in piedi seguita dalle sue dame, che fecero un leggero inchino.
Dopo un attimo di silenzio prese coraggio ed aggiunse:«Prendete il mio come un complimento nei confronti di Vostro fratello.»

Francisco sorrise, ammorbidendo la postura e sostituendo l'espressione di rimprovero con una divertita.
«Avrei bisogno di parlarVi.» disse.

Martina annuì e con un gesto della mano lo incitò a proseguire.

«Da soli.» aggiunse lui.

La principessa si voltò verso le tre dame e con uno sguardo le congedò.
Le tre si inchinarono e si avviarono verso il castello, ridacchiando e schiamazzando a bassa voce.

Martina guardò Francisco.
Rimasero ad osservarsi per qualche istante e lei poté finalmente assaporare più approfonditamente ciò che aveva già rimarcato la prima volta che lo aveva visto: i suoi occhi sembravano parlare, sembravano custodire i suoi segreti, pensieri, le sue intimità.
Il colore sembrava quello delle pietre pregiate che lei era solita trovare nelle corone che indossava. Sembravano occhi incredibili, fuori dal comune.

«Credo di doverVi ringraziare per non aver fatto parola riguardo il nostro primo incontro.» sussurrò Martina, invitando il Principe a passeggiare per i giardini insieme a lei.

«Ci siamo incontrati al castello, al cospetto dei Vostri genitori e di mio padre. Sbaglio, forse?» un leggero ghigno si fece spazio sul suo viso e suoi occhi ruotarono nuovamente verso quelli della ragazza.

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