Oggetti In Movimento

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Camminando per strada con le cuffiette ben attaccate alle orecchi mi incamminai verso il luogo dell'incontro.
Ero ancora irritata dal comportamento di Luke di poco prima ma decisi di non pensarci e mi lasciai trasportare dalla musica.

Ad ogni passo sentivo ogni fibra del mio corpo andare a tempo di musica e tutto in torno a me sembrava danzare ad un ritmo ben definito.
Non mi rendevo conto se stessi cantando sono nella mia testa o ad alta voce, ero troppo elettrizzata per curarmente.

Ero a pochi passi dal negozio quando sentii qualcuno sfilarmi l'auricolare dall'orecchio
destro.

Ero a pochi passi dal negozio quando sentii qualcuno sfilarmi l'auricolare dall'orecchiodestro

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Mi voltai di scatto e vidi una figura sorridente prorpio alle mie spalle, un raggio di sole mi colpì il viso e per un istante non riuscii a mettere bene a fuoco la figura che avevo davanti.

Nick. < hey, come siamo allegri oggi, pronta per la sessione di studio estremo? >

Mi guardava divertito mentre cercavo di arrotolare i filo delle cuffie.

Io. < certo non vedo l'ora di immergermi nello studio... > ironizzai mentre iniziavo a camminare in direzione del bar dall'altra arte della strada.

Nick si avvicinò a me, con gesto rapido allungò un braccio sopra la mia testa e la passò dietro alle mie spalle, mi strinse a lui e guardandomi negli occhi esordì dicendo.

Nick. < prima cosa fondamentale che faremo è odinare qualcosa per alimentare i nostri cervelli! Poi sotto con lo studio>.

Mi sorrise eccitato e visivamente affamato.
Gli faci un cenno di approvazione con la testa.

Io. < ho accettato solo per abbuffarmi con le fantastiche ciambelle che fanno qui! >

Con gli stomaci che reclamavano cibo attraversammo la strada velocemente acora legati dal suo braccio che sentivo caldo sulle mie spalle.

Dopo pochi passi arrivammo finalmente a destinazione.

Nick con un abile mossa ritiró il suo braccio e apri la porta di igresso come un aitante gentiluomo.

Nick. < prego mia cara, entri pure>

Mi sorrise mentre faceva cenno con l'altra mano di entrare e cercare un posto.

Mi diresti vesro il mio tavolo preferito, quello nell'angolo vicino alle enormi vetrate

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Mi diresti vesro il mio tavolo preferito, quello nell'angolo vicino alle enormi vetrate.
Non si seteva mai nessuno la, forse perché il tavolino era piccolo, con un piede traballante e incastrato tra piccole piante poste qua e la vicino la finestra ma, a me piaceva tantissimo.

Era un posto rilassante potevi guardare fuori e trovare mille ispirazioni guardando le persone vivere le loro vite fretetiche.
Rimanevamo ore li a commentare e a inventarci storie io e mia mamma.. Forse è anche per questo che ha un posto speciale nel mio cuore questo posto.

Scostai la piccola sedia di legno dal tavolo e mi sedetti mentre nick poco più in la chiacchierava con il barista.
Lo guardavo gesticolare e indicare il menu scritto in grande su tutta la parete dietro al bancone, prendere due tazze colme di qualcosa di fumante e dirigersi verso il nostro tavolo.

Nick. < Come prima cosa, che ne dici di una bella tazza di cioccolata calda? Qui la fanno in tantissimi gusti ho preso una tazza anche per te. >

Mi allungò una delle tazze fumanti e rimasi inebriata dal profumo di cioccolata e panna.
Era così avvolgente che per un attimo mi fece dimenticare il litigio di poco prima.

Avicinai la tazza a me e appoggiai le labbra sul bordo di essa, bevvi un sorso di quella gustosa bevanda al cioccolato e nocciole, era talmente calda però che decisi di aspettare anche se avrei voluto continuare a bere.

Io

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Io.< è buonissima peccato che sia davvero ustionante>

Dissi a nick mentre soffiavo enrgicamente sulla tazza davanti a me.

Nick :<sapevo che ti sarebbe piaciuta, mi ricordavo bene allora. >

Lo guardai un pó perplessa

Io :< cosa intendi? >

nick:< Eravamo già venuti qui insieme, tanto tempo fa... Ricordi? Ci eravamo divertiti tantissimo quella volta con tua.. >

SI fermò come se non potesse continuare.

Ma non ricordavo affatto di essere stata qui con lui altre volte, di che cosa stava parlando ?

Io :< mi dispiace nick non ricordo, però mi farebbe piacere sapere. >

Lo guardai incuriosita mentre giocherellavo con il cucchiaio smontando la lanna che c'era nella tazza di cioccolata.

Nick< non ti ricodi? Nooo julie così mi ferisci!! >

Fece una faccia triste e distolse lo sguardo da me, fissò il vuoto attraverso le enormi vetrate per un secondo che parve infinito.

Nick < una volta eravamo venuti qui con le nostre mamme, loro erano grandi amiche e anche noi lo eravamo, avremmo avuto l'età di Karlos direi, non ricordo bene sembra davvero passato un eternità. >

Si interruppe un istante per bere un sorso di cioccolata.

Nick :< mi ricordo che quel pomeriggio eravamo andati tutti alla spiaggia, avevamo fatto una lunghissima passeggiata perché non c'era ancora abbastanza caldo per fare il bagno, mi ricordo che tu correvi veloce e volevi che ti catturassi, ma eri davvero troppo veloce per me. >

Fece un 'altra pausa con una mano si scostò i capelli all' indietro e mi guardo.

Nick< dopo la spiaggia e tutto quel correre, mi ricordo che hai insistito per venire qui, perché mi volevi far assolutamente provare una vosa buonissima e che dopo quella volta non sarei più stato in grado di farne a meno. >

Prese un altro sorso di ciccolata

Nick :< eee cavoloooo julie avevi ragione!! Io non posso davvero fare a meno di...!!

Nick <MA VOME CAZZOOOO È POSSIBILE!!! >

Come se una folata di vento avesse oltrepassato le enormi vetrate chiuse  le tazze che avevamo davanti schizzarono entrambe addosso a nick riempiendolo di coccolata ovunque.
Rimasi scioccata per qualche istante mentre guardavo nick alzarsi e correre verso il bagno mente dietro di se lasciava cadere gocce scure a ancora fumenti.

Mi girai intorno per guardare se anche altre persone avessero avuto un problema simile, toccai le finestre ma erano saldamente chiuse, mossi il tavolo che stranamente non traballava.

Mi alzai dal tavolo prendendo tutti i tovaglioli che avevo a disposizione nel dispenser davanti a me.
Mi chinai per raccogliere alla bene meglio quell'ammasso appiccicoso e scuro che si era riversato sulla sedia e sul pavimento.

Quando vidi due scarpe fermarsi davanti a me.



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