....Fece un grande respiro e senza pensarci troppo busso alla porta.
Dopo pochi secondi senti una voce dall'interno : " Avanti". Camilla girò la maniglia della porta e si ritrovò in una stanza enorme, arredata come un ufficio; lungo le pareti si trovavano i cartelloni pubblicitari di alcuni Pay-Per-View e alcune foto raffiguranti gradi campioni del passato. Dopo aver dato un'occhiata veloce alla stanza Camy concentro il suo sguardo sulle due figure che si trovavano dietro la scrivania. Non poteva credere ai suoi occhi Stephanie Mcmahon e Triple H la stavano fissando con gli occhi lucidi, sembravano quasi commossi.
"No, non può essere possibile, non possono essere loro, sarebbe una cosa surreale" penso Camilla praticamente incapace di muoversi. Come se le avesse letto nel pensiero Stephanie girò intorno alla scrivania e prendendola per una mano le disse: " Perchè non vieni a sederti cara? Abbiamo un sacco di cose di qui parlare" detto questo la fece accomodare su una sedia difronte alla scrivania dopodichè si sedette lei stessa nella sedia accanto.
Triple H: " Dunque Camilla, credo che tu sia una ragazza intelligente quindi suppongo che tu abbia già capito come stanno le cose" disse cercando di nascondere il tremolio nella sua voce. Camilla abbassò lo sguardo ed iniziò a contorcersi le mani, come faceva quando si sentiva in imbarazzo o fuori luogo, Stephanie allora le poggiò una mano sulla spalla, facendogli alzare lo sguardo, e sorridendole la spronò a parlare con uno sguardo rassicurante. Camilla restò in silenzio per alcuni secondi indugiando con lo sguardo prima su l'una poi sull'altro e poi parlò : " Penso di aver capito che voi siete i miei veri genitori ma non penso di essere molto intelligente perchè non ho mai capito nulla della mia vita fino ad adesso" e detto questo le lacrime iniziarono a rigare le sue guance e lei nascose il viso tra le sue mani. Stephanie restò a guardarla senza sapere che cosa fare, odiava vederla in quelle condizioni ma non riusciva a fare niente per tranquillizzarla. Hunter vedendo la moglie pietrificata dalla situazione e Camilla che non smetteva di piangere si avvicinò a quest'ultima ed avvolse le sue grandi braccia intorno a lei cercando di rassicurarla. Il primo istinto di Camilla fu quello di allontanarlo da lei ma dopo alcuni secondi inizio a sentirsi protetta ed al sicuro tra quelle braccia, protetta ed al sicuro come non lo era mai stata prima, e quindi rimase 'intrappolata' tra le braccia di Triple H per alcuni minuti fin quando non si fu calmata un po'.
Quando sembrava che Camilla si fosse calmata un po' Hunter sciolse l'abbraccio e si appoggio alla scrivania davanti a lei. Guardo Stephanie, che nel frattempo sembrava essersi ripresa dallo shock di vedere Camy piangere, e poi cercando di rimanere con lo sguardo fisso su Camilla inizio a parlare: " Nella tua frase c'è del vero. Noi siamo i tuoi genitori. Quando sei nata noi, be, eravamo troppo giovani e troppo ingenui per poter crescere una figlia e ci lasciammo convincere dalle nostre famiglie a darti in adozione. Da accordo noi non potevamo cercarti, ne incontrarti ne creare alcun rapporto con te. L'unica che poteva spezzare questa distanza da noi eri tu, solo tu, una volta venuta a conoscenza dell'adozione potevi decidere se incontrarci o no." Triple H si fermo un attimo per osservare la reazione della figlia che lo guardò con occhi pieni di lacrime invitandolo a continuare ma Stephanie prese la parola : "Non potevamo tenerci in contatto con te, ma ci scambiavamo delle lettere con tua zia quasi ogni sei mesi. Ma abbiamo scoperto solo pochi giorni prima che morisse che ciò che ci raccontava erano solo bugie. Nella sua ultima lettera, che abbiamo ricevuto pochi giorni prima del suo decesso ci ha spiegato come stavano realmente le cose" e si fermò non riusciva più a parlare perchè le emozioni avevano preso il sopravvento su di lei. Camilla senza nemmeno pensarci le strinse la mano per darle forza, a quel contatto Stepahnie si calmo e sorrise alla figlia perduta da tempo ricambiando la stretta. Camy a quel punto focalizzò il suo sguardo su Hunter pregandolo con gli occhi di continuare, voleva sapere anche se forse l'avrebbe distrutta ma voleva sapere la verità. Hunter iniziò a camminare per la stanza e riprese il racconto :" Vedi noi non sapevamo niente di come venivi trattata in quella famiglia, di come venivi sfruttata e maltrattata, di come venivi sempre esclusa da tutti e di come tua zia era il tuo unico punto di riferimento. Da quanto ci era stato detto tu già da molti anni sapevi di essere stata adottata ma che eri felice con la tua famiglia e non volevi incontrarci, nemmeno parlare con noi, nemmeno sapere chi eravamo." disse battendo un pugno contro il muro così forte da far cadere dalla parete i cartelloni li accanto " Tua zia ci ha spiegato che ha mentito a noi e a te per tutti questi anni solo perchè era minacciata da quella gentaglia. La ricattavano pagandole le cure mediche di cui aveva bisogno ma che non poteva permettersi da sola dicendole che se avesse mai provato a raccontarti la verità l'avrebbero lasciata da sola. Nella lettera ha anche spiegato che mentiva a noi perchè sapeva che per legge non avremmo potuto proteggerti in alcuno modo e non voleva farci soffrire più i quanto già non facessimo" concluse con gli occhi rossi e poi guardò Camilla aspettando una sua risposta.
Camilla non poteva credere a quello che stava succedendo, non riusciva a capacitarsi di non essere stata in grado di capire cosa stavano facendo i suoi genitori adottivi a sua zia, si sentiva in colpa perchè tutto ciò era colpa sua. " È colpa mia" riusci a dire solo questo perchè poi le lacrime ritrovarono la strada delle sue guance Stephanie gli asciugò gli occhi e poi prendendole il viso nelle mani le disse : " No tesoro mio è solo colpa nostra, non avremmo mai dovuto lasciarti. Non essere arrabbiata con tua zia lei ha cercato solo di proteggerti e non sentirti in colpa per non aver capito prima la verità perchè era nascosta molto bene." concluse abbracciandola forte. Il loro abbraccio venne interrotto da Hunter che schiarendosi la voce si rivolse a Camilla : " Allora Camy , adesso che sai la verità vorresti lasciarci fare il lavoro che dovevamo iniziare 22 anni fa e restare qui con noi?" Camilla si alzo dalla sedia ed avvicinandosi a Triple H disse: " Innanzitutto vorrei che voi non vi sentiste in colpa per il mio passato, percè quando mi avete lasciato pensavate fosse per il mio bene e non potevate sicuramente sapere cosa sarebbe successo e poi SI sarei onoratissima di crescere accanto a due genitori meravigliosi come voi" e detto questo si butto tra le braccia di Hunter che la strinse a se e promise che non avrebbe più lasciato che nulla ferisse la sua bambina, mentre Stephanie si univa a quell'abbraccio di riconciliazione qualcuno aprì la porta entrando di fretta e rimanendo un po' sconvolto dalla visione dei tre abbracciati al centro della stanza.
x: " scusate pensavo foste da soli be torno dopo" e si girò per andare quando Huter lo richiamò dentro. Camilla retsò a bocca aperta non poteva credere ai suoi occhi, non poteva credere chi si trovava di fronte.
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A new Life
FanfictionLa sua vita sarebbe finalmente cambiata. Lei aspettava solo questo. Ma ciò che le riserverà questa nuova vita sarà sempre come lei se lo immaginava?