Capitolo 27

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Rashid e Sabrina una coppia frizzante a dir poco. Riusciranno ad avere finalmente un erede?


Tre mesi dopo....


Sabrina POV.


Sorrido all'ambasciatore che ci porge i suoi rispetti. Il ricevimento che ha dato in nostro onore è appena iniziato e già vorrei che fosse finito. Ma so che è importante per Rashid e per la nostra Nazione, quindi sorrido e sorseggio champagne, conversando amabilmente con ambasciatori stranieri.

- Vostra Altezza è una gioia per gli occhi. Sono sicuro che la sua presenza porterà una ventata di civiltà in questo Paese-

L'insulto, travestito da complimento, mi fa sorridere. Il mi sguardo si posa sull'ambasciatore americano, tronfio come un gallo nel pollaio.

- Immagino che lo possa chiedere alle migliaia di giovani che vengono a studiare nel nostro paese o alle giovani donne che lavorano presso gli uffici del consolato, dell'ambasciata o nei centri commerciali se siamo o no un Paese civile- Dichiaro con un sorriso a trentadue denti.

Lo vedo arrossire, mentre intorno a noi è tutto uno schiarirsi di gole.

- Il mio non era un insulto, Vostra Altezza. Volevo solo dire che ora che un americana è sul trono, ci aspettiamo che i diritti umani vengano rispettati-

Sorseggio il mio champagne, tentata di gettarglielo in faccia.

- Ma certamente ambasciatore. Chi potrebbe pensare che lei, un rappresentante di una Nazione tanto potente e nostra alleata commerciale possa insultare così ingenuamente il nostro Paese? -

Arrossisce ancora di più.

Sollevo un sopracciglio mentre attorno a noi si odono risatine soffocate.

- Immagino che non deve essere stato facile abituarsi ad usi e costumi diversi dal proprio- Afferma un altro.

- Non è stato poi così difficile. Io e Sua Maestà siamo molto proiettati verso il futuro. E il futuro è nelle mani dei giovani. Vogliamo che chiunque decida di venire a vivere qui o solo a visitare il nostro Paese si trovi a proprio agio. Per questo non ho molto tempo per pensare ai diversi usi e costumi -

- Eppure è di poco tempo fa la notizia che un attentato ha quasi ucciso la sorella minore di Sua Maestà e che l'attentatore ha quasi ucciso anche lei-

Sorrido.

- Le sembro forse ferita o spaventata? Gli attentati ci sono in ogni paese a quanto ne so. Non siamo il primo e non saremo l'ultimo-

- Certo quando l'attentato è dato da una lotta interna per il potere.. -

- Ambasciatore sa qualche cosa che io non so per caso? -

- Andiamo, lo sanno tutti che è stato il fratellastro dell'Emiro a dare il via all'attentato. Non ha senso negarlo. Ma forse lei non è al corrente della politica del paese, essendo donna-

- Donna nel senso di essere inferiore?-

- E' cosi che le donne vengono viste in questo paese no?-

Sorrido alla giovane donna che è appena entrata nella sala, facendole cenno di avvicinarsi.

-Signori ho il grande onore di presentarvi Rasha, il nostro Primario. Rasha ha usufruito delle borse di studio rilasciate dal nostro Emiro ed è andata a studiare in America per poi tornare nel suo Paese e mettere a frutto le sue competenze. E' il più giovane Primario del Paese, ma devo dire che lo merita. Il reparto chirurgia non sarebbe lo stesso senza di lei-

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