Capitolo 13

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Ed ecco un nuovo aggiornamento..... per questo capitolo ho preso spunto dal film La sposa bambina. Il film parla di una bambina di 10 anni data in sposa dal padre ad un uomo se lo si può definire tale, di 30 anni. La ragazzina arriva da sola in tribunale e chiede il divorzio. E' diventato un simbolo della lotta contro i matrimoni delle bambine nello Yemen. Cercherò di non fare di questo romanzo un inno alla guerra tra i matrimoni con bambine, alcune ancora più piccole di dieci anni, ma l'argomento mi interessa, così come quello dell'infibulazione. Baci e grazie dei commenti.

Fatima P.O.V

Guardo fuori dal finestrino, ma in realtà sono persa nei miei pensieri. La storia della principessa inizia a pesarmi. Così come il mio paese. 

Chiudo gli occhi.

La società che ho creato in America va benissimo anche senza di me e la nuova commissione che abbiamo ricevuto da pochi giorni, da sola basterebbe a mantenermi nel lusso per buona parte della mia vita. Non che ne abbia bisogno, visto che essendo una principessa di sangue reale, ho più soldi di quanto possa spenderne. Ma non ho potere. 

Sospiro.

Sono una donna in un paese guidato da uomini e per quanto Rashid tenti di far arrivare il paese nel mondo moderno, difficilmente accetteranno una donna architetto. Ed io a differenza di Sabrina non posso lavorare in una società americana, perché società americane qui non ce ne sono.

La macchina si ferma all'improvviso.

Riapro gli occhi e davanti a me vedo le guardie reali intente a respingere una ragazzina.

Corrugo la fronte.

Che ci fa una bambina al cancello? Non è giorno di udienza e Rashid non concede di certo udienza ai bambini.

Le guardie scuotono la testa, cercando di farla indietreggiare, ma lei non molla. Seguita a parlare e a indicare il cancello.

Le guardie stanno per perdere la pazienza. Lo percepisco da come si irrigidiscono.

La curiosità uccise il gatto.... e uccidiamolo questo gatto.

Apro lo sportello, prima che l'autista o le guardie del corpo possano anche solo capire che cosa sto per fare. 

- Altezza!-

Troppo tardi. Mi dirigo verso il cancello, ignorando gli scalpitii dietro di me e le ombre che si uniscono alla mia.

Uomini. Come se qualcuno volesse uccidermi. Mah.

- Cosa sta accadendo qui?-

Le guardie sgranano gli occhi alla mia vista, ma scattano sull'attenti.

Il mio sguardo si posa sulla ragazzina vestita di nero che mi restituisce lo sguardo. E' evidente che non abbia idea di chi io sia.

Sorrido.

- Che cosa sta accadendo? Perché questa ragazzina è qui?-

- Chiede udienza all'Emiro, Vostra Altezza-

Sollevo un sopracciglio.

- Non è giorno di udienza-

- E' quello che le stiamo dicendo. Ma si ostina a chiedere udienza-

Ha carattere. Mi piace.

- Che cosa vuoi dire all'Emiro di così importante?-

La ragazzina mi guarda, come soppesandomi. 

Interessante.

- Lo dirò solo all'Emiro-

- Come ti permetti? Non sai con ci stai parlando??-

Arabian Night (completa) Serie Amore 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora