Arabian Night (completa) Serie Amore 2

Capitolo 33

Sabrina POV.

Mi sveglio al rumore di passi e quando riapro gli occhi mi trovo davanti un gruppetto di donne velate che circondano il mio letto.

Mi metto a sedere, guardinga.

- Buongiorno Principessa. Questa è la levatrice. È venuta per controllare che tutto proceda per il meglio – Dichiara la ragazza che in queste settimane è diventata la mia unica confidente.

Osservo la donna, notando la borsa consunta che ha tra le mani rugose, tatuate con l'hennè.

- Sdraiati e solleva la veste – Ordina brusca.

Socchiudo gli occhi.

- No –

Si avvicina, minacciosa.

- Principessa non discutete. Sono gli ordini di .... –

- Io non prendo ordini da nessuno tantomeno da chi mi ha rapita e segregata in questa tenda-

- Se non lo farà ci saranno delle conseguenze –

- Aspetto il futuro erede al trono, chiunque osi toccarmi è un uomo morto che cammina –

- Non per lei. Per altri –

- Che cosa ha minacciato di farti? –

- Di darmi agli uomini –

Scosto le coperte, alzandomi.

- Cosa sta facendo? Deve rimanere sdraiata! La levatrice non può visitarla a questo modo! –

- Se pensate anche per un solo attimo che mi faccia toccare da questa donna, allora siete folli. Voglio un medico. Un vero medico –

- È la levatrice che si occupa delle donne della tribù –

- E quante sono sopravvissute al parto? –

- Non è facile partorire in queste condizioni, senza assistenza medica se avviene qualche complicanza –

- Appunto. E dovrei affidarmi ad una vecchia cornacchia che non ha mai visto un libro di medicina in vita sua? Voglio un medico, ora! –

- Siamo lontani dalla civiltà. Nessun medico arriverà fin qua –

- Allora sto bene così –

- La prego principessa ...-

Un grido interrompe ciò che stava per dire, seguito da un altro e un altro ancora.

- Cosa sta accadendo? –

- Nulla. La moglie di uno degli uomini ha le doglie. Ma il bambino sembra non voler nascere –

- Da quanto è così? –

- Ieri sera –

- Non l'ho sentita gridare –

Non mi guarda.

- Perché non l'ho sentita gridare? –

- Gridare non aiuta il bambino. Quindi... -

-Quindi l'hanno imbavagliata? –

Scuote il capo.

- Deve mordere un pezzo di stoffa –

- Portami da lei –

- Non può lasciare la tenda –

- Portami da lei. Ora! –

- Non posso. È un ordine –

Sbuffo, dirigendomi verso l'uscita.

- Principessa no! –