Capitolo 35

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Rashid POV.


Entro nella nostra stanza in punta di piedi per non svegliare la piccola belva dormiente. E non mi riferisco a mio figlio, ma alla donna che lo ha messo al mondo. Da quando è tornata ha fatto piangere le cameriere assegnate alla sua persona, fuggire le guardie addette alla sua sicurezza e minacciato di morte la balia che ho assunto per prendersi cura del bambino.

Mi avvicino alla culla sorridendo al miracolo della vita che dorme pacificamente tra le lenzuola super lussuose che gli ha comperato quella pazza di sua zia.

- Ha ripreso il mio carattere pacifico-

La voce assonnata mi fa voltare verso il letto. Incontro lo sguardo degli occhi verdi con tracce di stanchezza.

- Come stai? – Mormoro sedendomi accanto a lei sul letto.

Sorride, afferrando la mia mano e intrecciando le dita alle mie.

- Sono stata meglio. Ma rifarei tutto da capo pur di avere questo miracolo tra noi. Beh, non proprio tutto. Preferirei partorire in una sala di ospedale, circondata da medici e macchinari di ultima generazione, non una dannata tenda del deserto dove non sanno neanche che cosa sia una camera sterile –

Sorrido, stringendole la mano.

- Riuscirai mai a perdonarmi? Ho mancato alla promessa di proteggerti. Avrei dovuto immaginare che ci sarebbero stati altri attentati o tentativi di rapimento –

Solleva un sopracciglio.

- Non hai nulla di cui farti perdonare. Non sei Dio che prevedi il futuro. E poi se avessi fatto ciò che mi chiedeva, con molta probabilità sarei in America dai miei genitori –

- Che cosa ti ha chiesto di fare? –

- Di rinunciare a te. Di firmare per il divorzio. Ha promesso che sarei stata su un aereo diretto in America non appena avessi firmato-

Un lampo attraversa il mio sguardo.

- Non lo hai fatto-

Fa una smorfia.

-Mi prendi per un imbecille? Ho fatico anni per averti ed ora butto tutto al vento per un idiota in gonnella? –

Scoppio a ridere, abbracciandola.

- Ti ho mai detto che ti amo? –

- Non abbastanza ultimamente. Il dottore ha detto che posso finalmente lasciare il letto, anche se devo stare attenta a non stancarmi troppo-

Annuisco.

Un gorgoglio attira la mia attenzione. Mi volto verso la culla e trovo mio figlio che mi guarda fisso.

- Ciao anche a te ometto- Mormoro accarezzandogli una guancia paffuta con un dito, che afferra immediatamente.

Sabrina ride.

- Voi due andrete d'accordo. Avete la stessa espressione seria quando volete qualche cosa –

Sorrido, mentre muovo il dito. La stretta diventa più ferrea.

- Faremo di te un ottimo Emiro. La parola d'ordine sarà moderazione. Non te ne andrai in giro a minacciare la gente con il coltello o con una spada o peggio ancora, a gambizzare un uomo. No. Tu sarai l'Emiro della gentilezza, della pazienza e della giustizia – Mormoro guardandolo.

La sento sbuffare alle mie spalle.

- Voglio vedere te se ti presentassero altri uomini dicendoti che sono le scelte di tua moglie. Li avresti invitati a cena? -

Arabian Night (completa) Serie Amore 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora