Giorno quattro: Celibaty

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"A quanto pare, la neve sarà assicurata, il giorno del nostro matrimonio.
Fai in modo di stare ben coperto, i colpi di freddo o l'influenza non saranno accettati.
Oggi, andrò a ritirare l'anello, mio caro Stregone.
Solo altri due giorni."

                     *~*~*

New York, ore 12.56.

«Magnus, Magnus, Magnus.»

«Cosa vuoi, Sunny

Simon rise, erano passati anni e lo Stregone ancora si impegnava a sbagliare il nome del ragazzo.

«Addio al celibato: che me pensi?»

Magnus si accigliò: lui ed Alec avevano discusso molto sull'argomento, ma senza arrivare ad un punto in comune. Entrambi temevano che le cose sarebbero potute degenerare..

«Per quanto mi riguarda, io tra un'ora partirò per Alicante. E farò in modo che Alec abbia il miglior addio al celibato di sempre!»

Jace allargò le braccia, e poi si inchinò, mentre subiva le occhiataccie dello Stregone.

«Magnus, fammi mandare un messaggio al mio Parabatai.»

«Ma io non ci penso proprio!» sbottò lo Stregone, ma, nel frattempo, Simon aveva recuperato dalle sue tasche il blocchetto di fogli magici.

"Fratello! Questo trucco dei foglietti è davvero.. fantastico. Ma non diciamolo a Magnus, ora sembra abbastanza furibondo.
Tra qualche ora sarò lì da te, e organizzeremo una serata fantastica. Sei pronto?
Ps. Non mancherà il mango."

Finito il messaggio, Jace fissò il foglietto, mentre spariva magicamente, bruciando.

«Herondale! Ridammi i fogli, e non ti permettere di organizzare proprio nulla.»

Simon raccolse Chairman Meow dal pavimento, prima che il padrone lo schiacciasse, passando quasi su di lui.

«Magnus, stai calmo. Ci sarà solo qualche ballerino, alcool.. e altri ballerini sexy.»

Prima che il Figlio di Lilith potesse trasformare il cacciatore in un'anatra, un foglietto azzurro atterrò sul divano.

"Magnus non ammazzare il mio Parabatai, per favore. Lo terrò a bada io, una volta giunto qui.

Jace, ricorda che verrai qui ad Alicante. Non a Las Vegas.. Se vorrai, ci limiteremo a bere qualcosa."

«Ma come è noioso!» esclamò Lewis, dopo aver letto il messaggio.

«Ehi!» urlarono Magnus e Jace all'unisono.

Il Cacciatore biondo recuperò il borsone e la spada, e si avvicinò alla porta dell'appartamento.

«Io vado, ragazzi» cominciò Jace, ed il suo sguardo era davvero elettrizzato, «ci vediamo all'altare, caro Stregone!»

«Io lo trasforma in un'anatra!» gridò Magnus, non appena la porta si chiuse.

"MAGNUS! Prova a spiegarmi, a parole tue, perché nella sala del ricevimento sono apparse piccole fiammelle. Stanno sospese in aria, e illuminano la stanza.. È tutto molto bello, ma guai a te se vanno a fuoco le tende di velluto!"

                       *~*~*

Idris era fredda, anche quella sera, ed era ricoperta da uno strato di candida neve.

Alec era nel grande salotto di casa Penhollow, aspettando l'arrivo di Jace.

«Alec!» Jace spalancò la grande porta della casa, e un vento gelido penetrò nell'ambiente.

Alec raggiunse il fratello e si abbracciarono.

"Alec, so che è arrivato. Digli che se accadrà qualcosa, lui diventerà il piatto principale al nostro ricevimento: anatra all'arancia.
Con amore, il tuo futuro marito."

Il biglietto apparve sulla fronte di Jace, che per poco non cadde svenuto, ma era visibilmente divertito.

«Alec, sei ancora sicuro di volerlo sposare? Potrei sempre farti travestire, crearti un'identità falsa e..»

«Jace, sì, lo voglio sposare.»

Il ragazzo rise, ed accompagnò il Parabatai in camera.

Se mi vuoi, batti le ciglia. || Malec WeddingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora