Special: Forever.

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Nel camino, il fuoco crepitava e infondeva nella camera un leggero calore e un po' di luce.

Fuori la fubera di neve impazzava ancora, ma dentro, sotto le coperte di un letto caldo, si avvertiva solo un immenso calore.

I vestiti dei due amanti erano sparsi un po' sul pavimento, un po' sul letto - Alec aveva smesso di domandarsi come il calzino dell'altro fosse finito sul lampadario.

Il Nephilim sorrideva, mentre lo Stregone gli riempiva il collo e il petto di baci leggeri.

«Ti è mancato più questo?» sussurrò Magnus, baciando il collo dell'altro..

«O questo?» chiese, facendo scendere una mano verso il ventre del Cacciatore.

Alec non parlava, si limitava a guardare i suoi occhi felini che ardevano, e si riflettevano nei propri.

Continuarono quella lenta danza di corpi, tra baci e carezze. Tutto piano, perché era tanto che i loro corpi non si sfioravano l'un l'altro, ed ora si adattavano nuovamente a quella sensazione di piacere, di completezza.

«Mi è mancata la tua bocca, questi occhi maliziosi, il tuo naso perfetto..»

Intanto Magnus recuperava qualcosa dai suoi pantaloni di jeans viola.

Alec, sorrise alle sue labbra vicine, quando lo baciò, e quasi obbedendo ad un ordine silenzioso, si girò.

Magnus fece scorrere le dita lunghe ed affusolate lungo la schiena dell'altro, e ne baciò ogni piccola parte.

«Questa è la notte prima del nostro matrimonio..»

La sua voce era carica di divertimento, di emozione.

«Già. Siamo proprio dei cattivi ragazzi» aggiunse Alec, senza trattenere un risolino.

Riso che si interruppe, quando sentì lo Stregone dentro di sé; le sue mani sui fianchi, le gambe vicine.

«Alexander» si limitò a pronunciare lo Stregone, mentre si ritrovava sempre più vicino all'amato.

Il Nephilim stringeva tra le mani le lenzuola bianche, e il corpo accompagnava lentamente i movimenti dell'altro.

Gli era mancato tutto in un modo insopportabile, e poche ore più tardi, quella mancanza non sarebbe stata più avvertita.

Sposava il suo primo ed unico ragazzo, quello che era l'amore della sua vita. E che lo sarebbe stato, per sempre. Sempre, sempre..

Nel frattempo, Magnus aveva aumentato il ritmo delle spinte; entrambi respiravano profondamente.

Quando il piacere, l'amore, la complicità raggiunsero l'apice, i due si ritrovarono vicini. Dall'altro lato del letto, avvinghiati l'uno all'altro.
«Magnus..»
«Sì, fiorellino?»
«Ho capito cosa mi è mancato di più..»
«E cioè, amore?»
«Noi. Insieme. Per sempre.
Per sempre, Magnus?»
«Per sempre, Alec.»

{Angolo autrice: non è nulla di che, in realtà. Spero gradirete ugualmente.

Adieu.

Se mi vuoi, batti le ciglia. || Malec WeddingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora