"Buongiorno, mio caro Stregone.
Scusa per ieri sera, ma mi sono addormentato improvvisamente.
Oggi, il sarto di fiducia di mia madre mi prenderà le misure per l'abito.
Sarà bellissimo, sicuramente.
Da te, saranno le due di notte. Spero che tu stia riposando.
Sogni d'oro.PS. I brillantini non mi convincono molto, comunque."
Quella mattina, il sole illuminava la piccola piazza di Alicante. C'era molto freddo, ma l'atmosfera di festa trasmetteva un dolce calore e rendeva l'umore dei Nephilim molto più gradevole.
Alec camminava per la città, al fianco della madre, che continuava a scarabocchiare frasi ed impegni su un'agenda.
«Alexander» disse la donna; il suo sguardo pareva abbastanza confuso.
«Questa mattina, Janette mi ha detto una cosa alquanto bizzarra: ha affermato di aver trovato sul pavimento della sala dei brillantini..»
Alec cercò di trattenere una risata.
«Brillantini? Ma è sicura?»
«Oh si, e la cosa peggiore è che i brillantini non si staccano. È come se quei maledetti glitter fossero sotto la superficie.»
«Oh, forse dovremmo andare a controllare, no?»
La donna annuì, lentamente, ma pareva visibilmente poco convinta.
La sala era molto più bella di quanto Alec ricordasse: le pareti erano state ridipinte e vari affreschi mostravano momenti di gloria di Nephilim e Nascosti. Insieme.
Alec sorrise, osservando le immagini che raffiguravano Raziel e il primo Shadowhunters: Jonathan.
L'unica cosa che stonava con tutto il resto erano i brillantini, che sembravano far parte integrante del tutto.
«No, Maryse! Non si staccano.»
La voce proveniva da una donna alta, di mezza età, anche se le rughe sotto agli occhi la facevano sembrare più anziana.
I lunghi capelli castani erano chiusi da una crocchia sul capo. Quando la donna incrociò lo sguardo di Alec sorrise, e gli andò vicino, stringendolo in un abbraccio.
«Il piccolo Alexander» disse, con un leggero accento francese.
«Salve, Janette.» Alec le sorrise.
«Mi dispiace, caro. Non so cosa sia accaduto al pavimento..»
«Oh, ma a me piace! E credo che al mio futuro sposo piacerà ancora di più» ammise il ragazzo, accennando un sorriso.
Gli occhi azzurri di Maryse lampeggiarono.
«Magnus!» esclamò.
«È stato lui, ci scommetto! Non so come, non so quando, ma è stato lui.»
La voce della donna sembrava irritata, ma Alec sapeva che anche lei cercava di non ridere.
A quanto pare, Magnus Bane poteva davvero tutto.
Ed Alec immaginava che quello sarebbe stato solo l'inizio.
"Sarto, quale sarto?"
"ALEXANDER GIDEON LIGHTWOOD."
"Nessun altro uomo ti vedrà mezzo nudo, io devo essere l'unico."
"Non riuscirò più a dormire, ora."
"Spero che quel sarto sia vecchio. Molto vecchio. Decrepito."Due ore dopo...
"Okay, forse ho esagerato. Non vedo l'ora di vedere il tuo abito, petit fleur. Mi manchi troppo.
PS. Spero che i brillantini ti siano piaciuti.
PSS. Il tuo Parabatai è sempre più irritante. Posso trasformarlo in un'anatra?"
«Il suo abito sarà il più bello, piccolo mio.»
Maryse stava annuendo piano, osservando i modelli di abiti disegnati su vari fogli, sparsi su un piccolo tavolo.
Alec avrebbe semplicemente preferito comprare l'abito già fatto, ed invece doveva farselo confezionare.
Il che aveva significato stare un'ora in piedi su una sedia a farsi prendere le misure dal vecchie Cacciatore, che ora si dedicava agli abiti.
Il vestito era principalmente bianco ma il pantalone, come la giacca, mostrava intarsi e decorazioni in oro. La cravatta sarebbe stata tutta color oro, le scarpe nere..
Alec espirò, ripensando a quanto Magnus e gli altri gli mancassero.
Sperò solo che quei giorni passassero velocemente.
"MAGNUS. Mi hai riempito il letto di messaggi. Il che non mi dispiacerebbe, se solo non fossero pieni di intenti omicidi.
Il sarto era più che decrepito, ed un brav'uomo."
"Ah, e credo che mia madre impazzirà se vedrà ancora un solo granello brillare.Non fare del male al mio testimone, e salutami tutti. Mi mancate."
Alec raccolse tutti i messaggi di Magnus -anche quelli della sera precedente- e li racchiuse in una cartellina blu.
La risposta dello Stregone arrivò poco dopo:
"Chairman Meow ha scelto il suo abito per le nozz-"
"Ho passato la notte ad essere paranoico, ora devo dormire. A dopo, amore MIO. E non dimenticare che ti amo.."
"Un ultima cosa: che ne pensi del fuoco?"Alec aggrottò le sopracciglia: fuoco? Quale fuoco?
Per l'Angelo.
Spero che Magnus non bruci nulla, pensò il Cacciatore.
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Se mi vuoi, batti le ciglia. || Malec Wedding
FanfictionUna sola settimana separa le nozze di Magnus ed Alec. Purtroppo, quest'ultimo partirà per Idris per organizzare. E Magnus, cosa farà? Riuscirà a trovare un modo per tenersi in contatto? Ma soprattutto, ci sarà il suo tocco scintillante, nella prep...