La casa dei Penhallow era bella ancora come l'ultima volta in cui Alec l'aveva vista.
Ma quel luogo riportava alla memoria anche brutti pensieri.
Alec non avrebbe mai dimenticato il piccolo Maxwell, e quello che era accaduto. Era stata solo colpa sua..
«Alexander.» La voce di Maryse trascinò via Alec da quei cupi pensieri.
Gli occhi della donna stavano brillando nella penombra della camera degli ospiti.
«Allora, hai qualche preferenza per i fiori?»
«Mamma, papà dov'è?»
La donna sembrava spiazzata. Si sistemò una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio e fissò i fogli tra le mani.
«Immagino sia in Consiglio, Alec. Allora, i fiori?»
«Dato che siamo qui ad Alicante, direi i nostri fiori.»
«Ovviamente.» La donna sorrise dolcemente, e scarabocchiò qualcosa sui fogli bianchi.
Quella sera, Alec era seduto sulla poltrona accanto alla finestra ed osservava la neve che ricopriva la piccola città.
I Nephilim del posto avevano cominciato ad addobbare la piazza, ed ora, un albero altissimo decorato da piccole stregaluci illuminava tutto. Era tutto così romantico.
Ecco perché lui e Magnus avevano deciso di sposarsi in inverno: il freddo, la neve, il cielo invernale, rendevano tutto più bello e spettacolare.
Alec pensò di voler essere tra le braccia del suo futuro marito, in quel momento.
Aveva giurato di trovare il modo di farsi sentire, allora poiché erano già venti ore che non aveva sue notizie?
L'ultima cosa che aveva fatto quel furbo Stregone era stata dargli un piccolo blocchetto di fogli azzurri.
"Quando ti mancherò, scrivimi." Queste le sue parole, ed Alec aveva annuito, ma non senza qualche dubbio.
Tanto vale proviamo, si disse il Nephilim, e recuperata una penna da un cassetto di una scrivania, cominciò a scrivere qualche parola sul blocchetto azzurro.
"Mi manchi, amore."
Il ragazzo fissò il foglio per qualche secondo, ma non accadde nulla.
Finché, non avvertì nell'aria un leggero profumo di sandalo ed ingenuamente pensò di trovarsi Magnus vicino.
Ma in realtà il profumo era prodotto dal foglietto! Si stava pian piano consumando: bruciava di una tenue luce blu e lasciava nell'aria un buonissimo profumo.
«M-ma..» balbettò Alec, decisamente sorpreso.
A quanto pare, il suo geniale ragazzo un modo lo aveva trovato. Se solo, però, avesse anche trovato il modo di rispondere..
Neanche il tempo si pensare a queste parole, che Alec vide qualcosa attaccato al vetro della finestra.
Si alzò per prenderlo e, sorpreso ancora una volta, si accorse di avere tra le mani un altro foglietto, ma questo era verde.
"Fiorellino! Finalmente, pensavo che non saresti mai riuscito a capire il trucchetto dei fogli."
Alec esaminò il foglio, esterefatto, ma felice.
I telefoni a Idris non funzionavano, e quindi c'erano pochissimi modi per comunicare, e quello era un modo davvero bizzarro. Efficace, però.
"Magnus, sei davvero tu?
Cioè, sono piacevolmente sorpreso."Una volta terminato il messaggio, il processo ricominciò, e passarono solo pochi minuti dalla ricomparsa di un nuovo bigliettino verde.
"In persona. Il Sommo Stregone di Brooklyn, chi altri potrebbe aver pensato ad un modo così geniale di comunicare?"
"Solo tu, ovviamente. Come stai, Magnus?"
Alec si era steso sul letto, con la luce del camino che illuminava i messaggi, ed i foglietti di Magnus che avevano cominciato ad apparire sulla testata del grande letto.
"Stanco, decisamente. Ho appena finito di pranzare, e nel pomeriggio devo andare a scegliere con Catarina il mio abito.. da sposo. Da sposo."
Nel pomeriggio? Alec, rise ed annuì, ricordando solo in quel momento che tra i due c'erano ben cinque ore di differenza.
"Non vedo l'ora di vedere il tuo, abito. Sarai bellissimo.
PS. Qui è sera."Il seguente biglietto apparve sulla fronte del Cacciatore.
"Tu sei bellissimo, Alexander. Tra sei giorni ci vedremo, e poi non ti lascerò più andare via.
Troppi ragazzi, in giro, troppi. E tu sei molto bello.
PS. Lo so, mio caro. Ma i miei messaggi arriveranno ad ogni ora del giorno."Alec arrossì, grato che però nessuno lo potesse vedere.
Non aveva mai pensato che Magnus potesse essere geloso, era così sicuro di sé.
Un altro messaggio gli era apparso, attaccato sulla fronte.
"PSS. Lo so che sei arrossito. Vorrei poter vedere quelle guance incandescenti, tesoro."
"A breve, Magnus. Non vedo l'ora di vederti.
Oggi io e mia madre abbiamo scelto i fiori, e lei sta già preparando la Sala Grande per il ricevimento e la cerimonia. Ho scelto dei fiori stupendi, spero ti piaceranno.""Non avrò occhi che per te, quel giorno, ma si, mi piaceranno."
~*~
"Vorresti dire che la nostra prima notte di nozze sarà ad Idris?"
"No no, Magnus. Partiremo la sera stessa del matrimonio. Ricordi?"
"Ah, giusto, giusto."
"Chairman dice che gli manchi, amore mio. Ma manchi più a me."
"Alec, ti amo."
"Alexander?"
Il biglietto apparve sulla fronte del giovane uomo.
"Alec, ti sei addormentato?
Ahh, vorrei essere lì al tuo fianco, di certo non ti farei dormire. Anzi.."
"Buonanotte, mio bellissimo ragazzo. E futuro marito.
PS. I brillanti sul pavimento, ti piacerebbero?"
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Se mi vuoi, batti le ciglia. || Malec Wedding
FanfictionUna sola settimana separa le nozze di Magnus ed Alec. Purtroppo, quest'ultimo partirà per Idris per organizzare. E Magnus, cosa farà? Riuscirà a trovare un modo per tenersi in contatto? Ma soprattutto, ci sarà il suo tocco scintillante, nella prep...