Giorno cinque: Petit fleur.

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«Per l'Angelo! Domani è il mio matrimonio!»

Alec si svegliò così quella mattina: agitato, confuso, eccitato.

Jace, al suo fianco, aveva il viso affondato nel cuscino e faceva strani versi.

«Jace Herondale! DOMANI MI SPOSO!»

«..cosa? Sì, già, ma nel frattempo, potremmo ancora dormire.»

I capelli neri di Alec erano stranamente scompigliati.

«Oh, certo che no! Io mi vado a lavare ora, tu intanto preparati.»

Scese dal letto e andò verso il bagno, zampettando per l'agitazione.

«JACE!» urlò da sotto la doccia, ed il Parabatai solo in quel momento si alzò.

«Isabelle!» Alec stringeva tra le braccia la sorella: era così felice di vederla e di averla lì.

«Fratellino.»

La ragazza gli baciò una guancia e si trattenne dall'accarezzargli i capelli.

'Non stanno più dritti', aveva annunciato il fratello, poco prima.

Nel frattempo, Jace fissava incantato le fiammelle sospese in aria, nella sala del ricevimento.

L'altare era pronto: un arco acuto addobbato da rose bianche e blu (apparse magicamente durante la notte).

File e file si sedie bianche e azzurre costeggiavano i fianchi; al centro, un lungo tappeto d'oro conduceva all'altare.

Maryse era agitata, felice, emozionata. Non faceva altro che scarabocchiare sul suo foglio, e indicare a Janette nuove cose da migliorare.

Aline e Jia Penhollow sistemavano la sala, poggiando candelabri color oro al centro dei tavoli.

In questo quadretto così amorevole, Alec avvertì comunque una mancanza: Magnus.

«Tranquillo, lui sarà qui domani» sussurrò la sorella alle orecchie del fratello, e poi andò a parlare con Aline.

                             *~*

«La ringrazio, signor Scarshade.»

Gli occhi azzurri del Cacciatore si illuminarono al buoi del negozio dell'uomo.

Tra le mani stringeva un piccolo anello d'oro: la superficie intarsiata mostrava la Runa dell'Unione Matrimoniale, e una piccola luna, in onore di Magnus.

All'interno c'erano incisi il giorno in cui Alec e Magnus si erano conosciuti -sì, proprio il giorno della famosa festa dello Stregone- e una frase.

La notte era scesa su Alicante, e una spessa coltre di neve aveva coperto tutto.

Giù, in casa Penhollow,  Isabelle, Jace, Maryse e gli altri stavano cenando tranquillamente.

La madre di Alec spiegava quali dovessero essere gli ultimi ritocchi da fare l'indomani; Jace e Alice si lanciavano le molliche di pane.

Alexander era in camera sua e, seduto sulla poltrona affianco alla finestra, fissava la neve cadere silenziosa.

"Mi sto divertendo davvero tanto con Sanpen qui, tra poco lo trasformo in un topo, di nuovo."

Il bigliettino azzurro apparve attaccato sul petto del Cacciatore, e le sue risa riempirono l'aria mentre lo leggeva.

"Ora è uno di noi, Magnus. Stai attento. Ma più che del Conclave, mi preoccuperei di Izzy!"
"Mmh, credo che tu abbia ragione, amore.
Vorrà dire che lo trasformerò in un lama e lo spedirò in Perù!"
"Forse non dovresti spedirlo in un luogo in cui poi non lo puoi recuperare.."
"Touche, fiorellino."
"Smetterai mai di chiamarmi così?"

Alec sorrise, e vide il suo riflesso nel vetro appannato della grande finestra.
"No, mai."
"Magnus, come vorrei averti qui, ora.. Mi sei mancato così tanto, in questi giorni.."
"Mmh, sì. Penso che potremmo recuperare, ora."
"ALEC."
"Affacciati, petit fleur."

Cosa? Il Nephilim si alzò velocemente dalla poltrona, e aprì la finestra: un vento gelido lo investì, ma non gli importava. Stava vedendo Magnus, Magnus Bane, sotto la sua finestra, con le braccia spalancate, sotto i fiocchi candidi di neve.

Alec non perse tempo e scese giù, dove vide Clary, Catarina e Simon salutare gli altri. Urlò loro un "ciao", e corse fuori.

Magnus era lì, proprio davanti a lui. Il Cacciatore gli corse incontro e per la forza dell'abbraccio, entrambi caddero a terra, sulla neve fredda.

«Alec! Alec, sì..» Magnus rideva, e stringeva il ragazzo al suo petto.

«Mi sei mancato così tanto, amore» sussurrò Alec, e lo baciò.

Lo Stregone, dapprima sorpreso, ma poi felice ricambiò il bacio, felice.

{Angolo autrice: se non svengo per la dolcezza, pubblico un capitolo un po' speciale.

Se mi vuoi, batti le ciglia. || Malec WeddingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora