3.

3.4K 137 173
                                    

Mi svegliai, erano le 7:30 del mattino.
Mi alzai e mi diressi verso il bagno. Mi spogliai e mi infilai nella vasca da bagno. Era più comoda del solito. Pisciai. IN REALTÀ ERA SL MARE XÒ VBB.
«Ah! Aiuto! Aiuto!» urlò qualcuno.
Mi alzai, scappai e presi uno spazzolino da lanciare in caso di emergenza.
Le grida provenivano dalla vasca.
«Chi sei?»
Lo sconosciuto uscì fuori dalla vasca. ASP MA LUI NN ERA UNO SCONOSCIUTO.... LUI ERA.... ERA....
Era Berlusconi, il mio amico. Cosa ci faceva qui? SI INFTT KE CI FACIEVA CUI?....

«Mi hai pisciato addosso pikkola» disse togliendosi i pantaloni bagnati di pipì (DI MARE)
«Scusa. Che cosa ci fai qui?» domandai.
«Niente, mi sei mancata pikkola.» disse.
Mi afferrò e... E COMINCIAMMO HA FARE LA MORE, ERA UN SOGNIO, LA PRIMA VOLTA È CM UNA KITARRA: NN SI SCORDA MAI.
HAVEVAMO FTT LA MORE NELLA VASCA DA BAGNIO.

Ci fermammo.
«Devo andare.» disse Berlusconi.
«Okay, vai. Ti amo.» dissi piangendo.
Berlusconi volò via.
Scesi le scale per fare colazione. C'era un biglietto sul tavolo: "ciao pikkola" ERA BERLUSCONI, ERA PROPRIO LUI KE EMOZZIONE RACAZZI!!!!

Mia madre si diresse verso di me.
«Marina. Dobbiamo parlare.» disse.
«Dimmi, madre.»
«Figlia...»
«Madre.»
«Figlia...»
«Madre.»
«Figlia...» KE PALLE
«AH MÀ! MA KE KAZZO VUOI?»
«Cos'è questo linguaggio? Figlia!»
«Cristo, mà. Che me devi dì?»
«Volevo parlare di tuo padre.»
«Io non ho un padre, madre.»
«Marina, piantala. Hai già studiato l'apparato riproduttore.»
«Cosa vorresti dire?» il mio cuore stava annegando.
«Marina, i bambini non li porta il Pescie Pasquale.»
Il mio cuore.
«Ah okay.» LAMETTA, DV 6 CUANDO O BISOGNIO DI TE?
«Vabbè, comunque. Tuo padre è...»
«morto» replicai.
«No. Tuo padre è...»
«un pesce»
«MARINA, PIANTALA. TUO PADRE È... BERLUSCONI.»
«Figo.» scappai.
Non andai molto lontano, mi chiusi al cesso.
Scoppiai in lacrime.
O FTT LA MORE CN MIO PADRE...... XK TT HA ME?

MAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora