chapter-4

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Il mattino seguente quando scendo in cucina trovo mio padre a fare colazione seguendo ovviamente la dieta che gli ha dato Angela.

"Cassy mi hanno anticipato il volo si parte dopo pranzo"

Annuisco e mi faccio del latte caldo e lo lascio sulla tavola, vado verso i mobili e mi metto in cerca del mio barattolo preferito

"e inutile che lo cerchi è finito il Nesquik" mi giro a guardarlo e poi guardo il latte annuisco e poi mi siedo

"te lo vado a comprare?"

"No va bene così"

"tanto non lo bevi non perdere tempo, buttalo e vai a prepararti" lo guardo e torno a giocare con la tazza.

"Cassy vatti a fare la valigia, non voglio arrivare tardi in aeroporto e ho visto che hai ancora tutto sulla scrivania, sali in camera forza" mi toglie la tazza dalle mani e la svuota nel lavandino, non lo sopporto quando fa lo stronzo in questa maniera, prendo il telefono ed esco dalla cucina sbuffando.

Mentre salgo le scale sento il telefono mi vibra tra le mani, guardo lo schermo e trovo un messaggio da parte di George che mi dà il buon giorno gli rispondo e poi prendo la valigia per mettere dentro tutto quello che mi serve per questi quattro giorni.

E da un ora che siamo in viaggio ed è andato tutto per il verso giusto fino ad ora, forti turbolenze stanno colpendo l'aereo ed entro in panico

"perché fa così, che succede?" chiedo in lacrime

"ehi, ehi tranquilla" Angela davanti a me cerca di calmarmi inutilmente

Mio padre si slaccia la cintura per poi avvicinarsi e stringermi al suo petto per calmarmi, slaccia la cintura anche a me e mi porta a sedere per terra

"Lewis stai attento" gli dice Angela dal posto.

Mi stringe forte e canta una canzone che non conosco in una lingua straniera, mi tranquillizzo dopo quelli che a me sembrano 5 minuti ma mi tiene tra le braccia fin che non atterriamo.

/ Bahrein, Sakhir

29 marzo 2019


Mentre giro per il paddock saluto George e Lando che stanno per entrare anche loro in pista per fare le prove.

"quindi tu sei alla McLaren con Sainz?" ripeto indicandolo

"esatto" mi sorridono

"tu invece che fai?" mi chiede Lando

"ho finito la scuola con un anno di anticipo e non so se fare l'università, magari la inizio tra due anni-"

"Cassy vieni per favore" sento Angela chiamarmi mentre si avvicina

"scusate devo andare, buona fortuna per oggi" mi salutano e io vado in contro ad Angela

"e successo qualcosa?" chiedo

"no ma tuo padre deve fare il giro del circuito, vuoi andare con lui?"

"a piedi?"

"ma figurati sono 4 km, lui se vuole se li fa a piedi tu vai in bici"

"ok, ci sto" mi sorride e mi porta dentro ai box mi fa vedere la bici e io la prendo per poi raggiungere fuori dal box mio padre, Valterri e altri tre ragazzi.


Quando tutti finiscono il lavoro al circuito per le prove libere ci ritiriamo nelle nostre stanze d'hotel per prepararci e poi scendere a cena, io mi faccio una doccia veloce e lasciando così il posto ad Angela.

Apro l'armadio dove ho sistemato i miei vestiti stamattina e decido di mettere una felpa leggera della Champion di un color violetto che adoro e dei jeans neri e ai piedi metto le scarpe della Balenciaga tutte bianche e dopo aver avvisato la mia compagna di stanza e scendo nella hall, vado a vedere se c'è già qualcuno.

Entro nell'ascensore e aspetto che le porte si chiudano, si riapre un piano sotto di me ed entra Daniel, lui ha più o meno la stessa età di mio padre e corre per la Renault.

"ciao Dani"

"ciao Cassy, segui il papà?" mi chiede sorridendo, annuisco sbuffando e lui ride per poi abbracciarmi

"come va con lui?"

"abbastanza bene tutto sommato"

"vedrai che prima o poi saprà comportarsi, e ad abituarti ad averti intorno ormai non hai più cinque anni e non hai più una babysitter che ti controlla"

Mette un braccio in torno alle mie spalle e mi trascina fuori dall'ascensore quando le porte si aprono, nella hall ci sono diversi piloti e mi presenta a tutti quelli che non conosco.

"Cassy" mi giro e mi trovo George

"ehi ciao" ci salutiamo con due baci sulla guancia

"domani ci sei alle qualifiche?"

"Si, ma starò sicuramente nel motorhome di mio padre"

"e dopo hai impegni?" mi sorride guardandomi dall'alto

"No" mi sento andare a fuoco, sono rossa poco ma sicuro, dio che imbarazzo

"ti verresti a fare un giro con me?"

"certo" gli sorrido imbarazzata

"Cassy andiamo a sederci" ovviamente chi poteva interrompere un momento del genere? mio padre ovvio, non mi ero neanche accorta che fosse arrivato nella hall

"sto parlando con George" lo guardo

"non m'interessa la cena sta per iniziare vieni a sederti"

Mi guarda con uno sguardo duro, faccio un cenno al ragazzo e mi dirigo con mio padre in un tavolo, quando arriviamo noto seduti Valterri, Toto, Angela e l'ingegnere di pista, mi avvicino e prendo subito posto tra Angela e Toto lasciando un posto vuoto vicino a mio padre che mi fulmina con lo sguardo, beh se pensava che mi mettessi vicino a lui è fuori strada.

"ciao tesoro, dov'è eri non ti ho più vista dopo che sei scesa" mi sorride

"ecco appunto perché sei scesa senza Angela?" e incazzato nero

"non-"

"stai zitta, non ti muovi più senza di lei, chiaro?"

"Lewis, e rimasta in hotel non è andata da nessuna parte"

"certo doveva parlare con Russell vero?"

Perché non la smette? guardo il piatto e non gli rispondo, prendo il telefono e corro verso le scale, mi richiamano ma non gli do ascolto, li sento continuare a chiamarmi da dietro ma continuo a non dargli retta, al secondo piano prendo l'ascensore e con il dito schiaccio il pulsante per l'ultimo piano.

Ricominciamo da qui - Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora