chapter-9

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Quando mi giro e vedo Dani tiro un sospiro di sollievo ma allo stesso momento vorrei urlargli contro

"mi hai fatto prendere un infarto, sei fuori" lo guardo, lui ci viene in contro

"se non volete finire in copertina domani vi consiglio di entrare" ci sorride e ci prende sottobraccio

"e colpa mia non c'ho pensato" ammette George toccandosi la testa

"la prossima volta portatela in camera per limonartela, magari quando non c'è Kubica" gli dà una pacca sulla spalla e ci riporta dagli altri che sono già seduti.

Siamo seduti al tavolo che aspettiamo il secondo, davanti a me ho George che non ha smesso un secondo di guardarmi.

"quindi voi a parte Carlos e Dani vi conoscete fin da piccoli" dico guardandoli

"già ovviamente ci siamo conosciuti tutti correndo sui kart mancano solo Lance ed Esteban, con loro diciamo che siamo più compagni di gare più che amici" dice Max

"Si ci sono stati diversi dissapori tra loro e Max" se la ride Alex

"mi ha fatto perdere un podio, in casa mia oltre tutto" ribatte Max

"a me Hamilton mi ha fatto arrivare 19° da 2° per farmi un sorpasso - si accorge di quello che ha detto e si morde la lingua – scusa non intendevo dire ch-"

"tranquillo lo conosco, diciamo che se non vince non è contento" sorrido malinconica ripensando a tutte quelle volte che arrivava a casa incazzato in quel periodo che la Mercedes non riusciva a vincere e di conseguenza nonno mi portava al parco perché lui doveva farsi una scopata per calmarsi un po'.

"Cassy che succede?" mi chiede Cate, mi sento le guance bagnate non ci posso credere di star piangendo per lui

"la porto un po' fuori" dice Dani facendomi alzare, dice qualcosa all'orecchio di Cate e mi porta fuori

"cosa ti è tornato in mente?" mi chiede comprensivo lui e arrivato in formula 1 due anni dopo mio padre quindi mi conosce benissimo e sa anche del nostro rapporto

"a quando arrivava a casa incazzato perché la Mercedes non vinceva e spaccava tutto e se poi se non si calmava il nonno mi portava al parco perché lui chiamava le sue amichette per farsi una scopata"

"ragazzi dovete entrare, uno della FIA deve fare un discorso" ci dice un ragazzo stando sulla porta che dà sul giardino

"io rimango qui" Dani annuisce lasciandomi un bacio in fronte per poi alzarsi ed entrare

Non so quanto tempo rimango fuori, il sole e tramontato del tutto e il cielo adesso e di un blu scuro quasi come il mio vestito e coperto di stelle

"Cassy dobbiamo rientrare" mi spavento all'udire la voce di Toto, ero così concentrata a sentire questo silenzio della notte che non ho sentito i suoi passi, mi alzo e raggiungo

"che hai fatto questa sera?"

"sono stata con Daniel, Max, Lando e gli altri che vedi a quel tavolo" dico indicandogli il tavolo in questione

"aia guarda che poi tuo padre diventa geloso è" mi dice ridendo, non rispondo e iniziamo a camminare andando verso il mini van in cui troviamo solo Max e Alex, mi lascia lì per andare a cercare mio padre e io inizio a sedermi

"Cassy scusa per prima non volevo-"

"Alex tranquillo lo so com'è fatto mio padre, mi sono solo venuti in mente vecchi ricordi" gli dico

"eccoci" entrano Christian, Toto, Angela e mio padre, il mini van parte e il tragitto sembra durare ancora meno di prima per fortuna

"Cas domani mattina sveglia presto" mi dice Angi io annuisco e ci mettiamo a dormire

-

 (giorno della gara)

Mi sveglio e vado subito in bagno, quando esco mi metto un jeans azzurro scuro con la cerniera sul sedere e un top bianco completo il tutto con una giacchetta sportiva nera e le triple S ai piedi, prendo il telefono e scendo per andare a fare colazione.

Arrivo al tavolo e c'è solo mio padre, mi siedo a fianco a lui che continua a guardarmi

"cosa ti sei messa addosso?" mi chiede perplesso

"dei vestiti"

"cos'è sto pantalone? Vatti a cambiare, chi li vende poi pantaloni del genere"

"non ne ho altri" gli rispondo scocciata

"lasciala in pace – esce dietro le nostre spalle Dani – tanto ha già trovato a chi far perdere la testa" sorride furbo

"cosa?!" urla mio padre e io guardo Daniel malissimo

"forza dobbiamo andare" di Toto arrivando e inconsciamente salvandomi, ci alziamo e lo seguiamo

Arriviamo al circuito e mio padre va subito a mettersi la tuta per poi mettersi le cuffie e isolarsi dal mondo intero, gli do un'ultima occhiata e poi esco, raggiungo il box di George e per fortuna e fuori

"buongiorno Will" dico sorridendo

"no dai Lando te l'ha detto" mi passa una mano sul viso ridendo

"veramente e stato Alex"

"quello stronzo, mi aveva detto di non averti detto nulla"

"possiamo parlare con un po' di privacy?" gli chiedo

"si vieni" si fa strada per il box e per fortuna sono tutti troppo indaffarati per vederci, entriamo in una stanza che presumo sia la sua

"che mi volev-" lo interrompo baciandolo "e per cos'era questo?" mi sorride

"buona fortuna, fai il culo a tutti" gli sorrido

"ci proverò ma parto praticamente ultimo" dice triste, gli lascio un bacio sulla guancia e lo abbraccio

"George 15 minuti e inizia la gara" dice un uomo da fuori

"arrivo subito, vai pure" dice per farsi sentire

"mi sa che devi uscire da quella finestra – indica la finestra della stanza – ti do una mano io, se esci da qua finisci in prima pagina entro un'ora" mi dà una mano ad uscire e mi rendo conto che sono nel retro delle scuderie, faccio una corsetta per evitare macchine che mi prendano sulla pit lane e quando arrivo ai box ci sono solo i meccanici.

"eccoti dov'eri finita?" mi sorride Toto

"ho fatto un giro per la pit lane" dico semplicemente

"metti queste - mi sporge un paio di cuffie – da queste lo senti ma non puoi parlare"

Dopo non so quanto la gara finisce e per primo arriva mio padre seguito da Valterri e Charles.

Dopo tutti i festeggiamenti nel box andiamo sotto il podio per la premiazione e poi mio padre va a fare le interviste, io ne approfitto per tornare in hotel

"io vado in hotel" dico a mio padre ed Angi

"ok, noi finiamo qua e poi ti raggiungiamo, preparati la valigia perché il volo e alle 3 di mattina domani" mi dice Angi io annuisco per poi andare via

Arrivo in hotel e mi faccio una doccia veloce mi vesto con un leggings e una maglia maniche lunghe un po' larga e mi faccio la valigia, quando ho finito di mettere via tutto ed essermi assicurata di non aver dimenticato nulla prendo il telefono ed esco dalla camera prendo l'ascensore e scendo di un piano, raggiungo la camera di Dani è busso

"buona sera, di cosa ha mi bisogno"

"non mi prendere per il culo c'è l'ho ancora con te per stamattina ma volevo sapere il numero della di stanza di George"


Ricominciamo da qui - Lewis HamiltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora