Ero intenzionata a chiedergli dove stavamo per andare ma mi limitai a seguirlo cercando di sorridere il meno possibile, perché in quel momento sentivo una scarica elettrica molto forte, una cosa che non mi è mai capitata spesso nell'ultimo periodo.
Solo ora mi soffermai su un dettaglio che prima non avevo accurato, con sé, Aidan portava la sua chitarra.
La stessa che ho visto suonare l'ultima volta a casa sua.
La stessa che ha usato per suonarmi un piccolo pezzo di un brano a mia scelta.Lo guardai.
-Ma quindi dove mi stai portando?-
-Te l'ho detto, è una sorpresa. Non ti fidi?- mi guardò.
-Beh sai, magari tu stesso stai provando a rapirmi, oppure di peggio no?- in quel momento non riuscivo a pensare ad altro che Aidan.
Con lui mi sento magicamente rinata come se la sua compagnia mi trasformasse in un'altra persona, come se lui avesse quel tocco di rassicurazione nei miei confronti.Lui rise.
-Beh, non pensi che se dovessi farlo.lo avrei già fatto prima?--Non so, magari aspetti il momento giusto-
-Beh, in fin dei conti che tu mi creda o no, io sono un personaggio pubblico perciò anche volendo non ti farei male-
-Perfetto allora dimmi dove andiamo-
Si fermò.
Poi dopo qualche secondo mi fermai pure io domandandomi inizialmente per quale motivo avesse smesso di camminare.
Lui mi guardò e poi mi fece cenno guardare avanti.Seguii il suo sguardo e mentre provai a capire perché avesse accennato una porta lui si avvicinò silenziosamente ad essa aprendola.
L'edificio dall'esterno pareva parecchio antico che per un attimo pensai fosse uno dei tanti edifici dei film, dove il personaggio viene rapito e successivamente anche torturato nella maggior parte dei casi.
Non mi sorprende però che in questa piccola zona di Los Angeles ci siano anche edifici abbandonati quindi escluderei l'opzione del film.
Entrai seguendo Aidan, stando attenta a non inciampare.
Sentivo lo strano odore di polvere, tutto era buio perciò non riuscii a vedere cosa ci fosse oltre a quella porta in fondo al piccolo corridoio.-Sei sicuro di non aver sbagliato edificio?- dissi sentendomi improvvisamente spaventata, forse per il buio o forse per l'ansia che provoca la mia paura del buio e degli spazi vuoti.
Lui rise, probabilmente la mia domanda lo ha stranamente rallegrato.
-Ev tranquilla, lo sai aspetta e vedrai cosa c'è oltre a questa porta-
Ci ritrovammo proprio davanti alla porta semichiusa.
Aidan aprì la porta e mi guardò-dopo di te- disse
In quel momento non sapevo se rispondere o meno, perciò sorrisi ed entrai.
Per qualche istante non vidi nulla poi Aidan accese l'interruttore della luce.-Magnifico- dissi guardandomi attorno spalancando la bocca per lo stupore.
Era un teatro, o almeno lo fu.... rimasi per i primi tre quarti di minuto a guardare il palco, le luci e il pavimento.
Il colore rosso si intonava perfettamente con le tende e le pareti variopinte di un oro acceso.
Notai il soffitto e l'immagine di un dipinto che riportava con sé piccole smagliature e macchie causati dagli anni.
Per un attimo dimenticai del perché mi ritrovai qui e pensai solo a guardare il posto che avevo davanti-È un teatro abbandonato, so che non si direbbe vero?- disse tirando fuori dalla custodia la sua chitarra.
Lo guardai spostando lo sgaurdo.
-come abbandonato?- dissi -è impossibile, un posto così.... bello...- aggiunsi
-Lo so ma.... purtroppo non abbastanza per essere usato-
Lo guardai.
-Tu questo posto come lo conosci?-
-l'ho scoperto per caso, con Eric, ma personalmente posso dirti che di questo posto già me ne aveva parlato mia nonna-
-Tua nonna?- lo guardai un po' interrogativa
-esatto, mia nonna ha sempre amato il teatro e la recitazione, e quando era più giovane questo posto era sempre frequentato da tante persone, mia nonna è stata protagonista di tante sceneggiature e io non mi sono mai perso i suoi spettacoli-
Sorrisi alla sua breve risposta.
Devo dire che da come ne parla, si vede chiaramente che le vuole bene.
Parlava del passato magari ora non c'è più...
Magari non voglio approfondire, potrei metterlo in una situazione scomoda e non ci tengo.Prima che potessi dire qualcosa lui continuò a parlare.
-Sai cosa? Che ne dici se ti suono qualche altro pezzo?- mi chiese
Io sorrisi.
-Mi piacerebbe... ma stavolta vorrei anche sentire la tua voce- mi resi conto tardi di quello che ebbi detto, sentii improvvisamente le guance andare a fuoco per il troppo imbarazzo.
Mi resi conto di aver detto anche quello che avevo pensato di immaginare solo nella mia testa.
Lui sorrise e stranamente lo vidi in un certo senso felice della risposta detta da me.
Dalla sottoscrittaSi sedette sul palco con in mano la sua adorata chitarra e poi mi fece cenno sedersi vicino a lui.
Mi sedetti a qualche centimetro distante da lui giusto il tempo di vedere le sue dita posizionarsi sui primi accordi.Aspettai partisse subito ma poi mi guardò un'altra volta.
-canti anche tu?- non capivo se quella era una domanda o una domanda/affermazione per questo scossi la testa.
-non sono all'altezza per farlo- dissi abbastanza imbarazzata
-Tutti sono in grado di farlo Evelyn, dai mi accompagni con la tua voce?-
Non ho mai cantato davanti ad una persona e mai ho pensato di farlo, dato che mi reputo inadatta in questo genere di cose.
Nonostante io ami la musica e nonostante io l'ascolto fin dall'età di un anno e mezzo non mi reputo brava a cantare davanti ad una persona.
Sopratutto se quella persona è esperta in quell'ambito.Lo guardai.
Per un attimo esitai ma poi annuii vedendolo cercare di convincermi con un suo semplice sgaurdo.Decidemmo di cantare una canzone che conoscevamo tutti e due: Rolling in the deep di Adele, che senza neanche farlo apposta lei è una delle mie cantanti preferite in assoluto.
In quel posto stranamente gigantesco si sentivano solo il rumore del suono della chitarra e delle nostre voci che interrompevano il silenzio.Una delle sensazioni più belle fu proprio questa.
Finalmente mi sono aperta con qualcuno, e non un qualcuno qualsiasi.
Quel qualcuno è proprio lui.
Il ragazzo dagli occhi verdi.
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sorridimi come solo sai fare tu
RomanceNella vita monotona di Evelyn, tra scuola amici e famiglia, ci sarà un incontro inaspettato. Aidan Gallagher un ragazzo per la quale Evelyn avrà la sfacciataggine di innamorarsi. Sperando solo che essa, riesca a fidarsi e a non pensare a ciò che in...