Come nelle opere liriche

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<< Che bello, fanno la "Tosca" il 7 dicembre su Rai Uno! >> esclamò Beatrice, sorprendendo tutti per quel suo scatto di cultura, una mattina d'inizio dicembre.
<< E tu da quando ti intendi di opere liriche? Le poche volte che sei andata a teatro era per arruffianarti il ragazzo di turno e puntualmente ti addormentavi a metà dell'opera... >> obiettò Laura.
<< Vabbè, ma magari la gente cambia ed evolve... >> commentò Giovanni in favore della quasi-cognata.
<< E da quando ti saresti avvicinata alla lirica? >> domandò allora la Castelli alla sorella maggiore.
<< In realtà ho visto la "Tosca" con Monica Vitti e Gigi Proietti, è veramente un film bello e divertente! >> esclamò quest'ultima.
<< Ah ok. Come non detto >> sbuffò la preside del liceo Da Vinci. Sebbene quel film del 1973 fosse interpretato da grandissimi attori, non faceva certo punteggio in conoscenza delle opere liriche.
<< Io pure vorrei vederla. Anzi, dovremmo farlo tutti. Anche se non siamo a Milano, Sant'Ambrogio è come una festa per tutti con la prima alla Scala >> concordò Alberto.
Laura guardò anche il figlio, che non aveva mai avuto velleità liriche.
<< Gli ho insegnato un po' io ad amare il teatro >> spiegò Sofia.
<< Io invece vi saluto e vado al lavoro. Oggi siamo pienissimi al Policlinico... >> disse Franco, alzandosi velocemente e dirigendosi in bagno a lavarsi i denti prima che sua madre potesse replicare.

                                      ***

Quella mattina Laura si accorse che Emma stava attaccata allo smartphone: sicuramente si trattava di qualcosa legato alla graduatoria delle adozioni.
<< Cosa stai guardando? >> le chiese.
<< La graduatoria delle adozioni >> spiegò ovviamente quest'ultima.
<< Ma non è che ti stai un po' fissando? Non vorrei vederti come l'anno scorso... >> le disse premurosa la Castelli.
<< È che sono curiosa. Lo so che il processo d'adozione è lungo e difficile. Non sappiamo come ci capiterà, se sarà maschio o femmina, piccolo o grandicello, se sarà nato in Italia o in un altro Paese... Ma non vediamo l'ora di scoprire chiunque sia! >> sorrise la Di Nardo.
<< E siete ancora molto in fondo alla graduatoria? >> volle sapere l'una.
<< Un po' sì: davanti a noi ci sono altre tipologie di coppie, soprattutto giovani o che hanno scoperto subito di non poter avere figli propri e hanno fatto domanda d'adozione immediatamente. A confronto con loro, Vito e io ci siamo affacciati a questo mondo l'altro ieri. Ma penso proprio che questa graduatoria scorrerà e presto saremo più alti... >> replicò tranquilla l'altra.
<< Tu invece? Come te la stai passando con la tua famiglia allargata? >> domandò poi.
<< A parte Beatrice che finge di intendersi dell'opera, Sofia e Alberto che confabulano chissà cosa davanti al PC, Franco che esce la mattina presto e rientra dal lavoro la sera tardi e Gabriele che guarda Giovanni come se volesse fargli capire che sono ancora sua moglie, tutto bene, grazie >> affermò sarcastica la prima.
<< Andiamo bene... >> osservò la seconda.
<< C'è chi sta messo peggio >> rispose la docente di Letteratura Inglese, indicando con lo sguardo Virgilio che passava la sua ora libera in cortile con Ines Pugnabile.
<< Magari hanno una forte intesa di letto >> decretò la collega di Letteratura Italiana, contraria al fatto che "gli opposti si attraggono".

                                     ***

Mentre aspettavano che il prof Cecchi chiamasse coloro che dovevano essere interrogati in Filosofia, Lucrezia si rivolse alla compagna di banco affinché la salvasse.
<< Gabri, non è che ti offri volontaria? >> sussurrò all'orecchio dell'amica.
<< Non ho la testa, Lucri >> rispose la Santi, sempre a bassa voce.
<< Che è successo? >> chiese allora la Spataro.
<< Vittorio dovrebbe venire per l'8 >> sospirò l'una.
<< E lo dici con questo tono? >> si stupì l'altra.
<< È che lo so come vanno queste cose: c'è la probabilità altissima che mi dica che ha un contrattempo e rimandi alla prossima volta >> spiegò la castana.
<< Non è la prima volta che lo fa. O c'è dell'altro? >> indovinò la bionda.
La prima la guardò, poi indicò Mario che era al settimo cielo per le sue uscite segrete con Giulia Lanfranchi.
La seconda capì e fu lì per rispondere, quando Cecchi le intercettò.
<< Santi, Spataro... Vi vedo particolarmente loquaci stamattina.  Volete venire voi? >> le chiamò.
Si alzarono lentamente, in sincrono.
Gabriella si girò un attimo verso la sua migliore amica.
<< Ti suggerisco >> le disse in labiale, poi si diressero verso la cattedra.

Giulia - Questo è dedicato a te [Saga del Liceo Da Vinci]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora