Capitolo 8: Pensieri.

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Colazione.
Lezioni.
Pranzo.
Studio.
Cena.
Riposo.
Era da una settimana che Fred seguiva questo noioso ritmo.
Non parlava con nessuno.
Non rideva con nessuno.
Non scherzava con nessuno.
Il re degli scherzi era sparito.
George e Lee avevano provato più volte a farlo rinsavire, ma il ragazzo non dava cenni di vita.
Penso che tu sia solo una stupida bambina viziata che prima di parlare dovrebbe collegare la bocca al cervello. Cosa pretendevi? Che diventassi il tuo ragazzo così poi saresti andata dalle tue amichette a vantarti.”
Le sue stesse parole gli rimbombavano in testa.
“che stupido”, ogni due per tre se lo ripeteva.
Aveva rovinato tutto.
Si vergognava così tanto, non aveva il coraggio di chiederle scusa.
Non si aspettava alcun perdono, anzi era convinto che Alice lo avrebbe odiato per sempre.
Lui non voleva illuderla, si era preso una bella cotta e voleva solo provare ad esserle amico e poi, magari, chissà anche qualcosa in più.
Ma dopo quello che aveva detto, non sperava più in niente.
La verità era che neanche lui sapesse con certezza perchè aveva detto quelle cose.
 “O sei quel tipo di ragazzo a cui piace divertirsi?”
Si, forse era stata questa frase a mandarlo in bestia.
Lui no, non sarebbe mai diventato quel tipo di ragazzo.
Non avrebbe mai usato una ragazza per divertirsi e poi lasciarla lì, illusa e piena di false speranze,ferita.
Eppure Alice lui l’aveva ferita.
La vedeva in giro per i corridoi, gli occhi gonfi di pianto.
A volta, quando Draco non c’era, lui la seguiva.
Se ne andava al platano picchiatore e piangeva.
Lui lì zitto, nascosto dietro ai cespugli, il cuore che si spezzava ogni volta alla vista della ragazza.
 
 

Illusa.
Si, Alice si era illusa.
Sapeva bene che non era colpa di Fred, anzi solo sua.
Lei aveva dato per scontato che fosse fidanzato, e aveva iniziato a inveirgli contro parole, senza averne alcuna  certezza.
Si, aveva visto quella ragazza baciare Fred.
Ma un bacio sulla guancia non significava nulla.
Anche lei dava baci sulla guancia a Draco, ma questo non significava stessero insieme.
E di fatto, loro non stavano insieme.
Qualcosa scattò in lei dopo la partita, si era presa una bella cotta?
Probabile.
 Non lo sapeva neanche lei, dopotutto era il suo primo “rapporto” con un ragazzo.
Ma perchè aveva reagito così?
Perchè lo aveva accusato in quel modo?
Penso che tu sia solo una stupida bambina.”
Ed era vero, lei era una stupida bambina,
Aveva agito di impulso, comportandosi proprio come fanno i bambini.
Fred l’aveva offesa vero, ma sapeva che quelle cose le aveva dette per rabbia.
Seppur lo conosceva da poco, Alice sapeva che Fred è quel tipo di ragazzo dolce, che si preoccupa sempre per tutti e che non avrebbe fatto male ad una mosca.
Aveva fatto la bambina si, ma non era stupida.
Si era accorta che Fred ogni tanto la seguiva fino al platano, ma non aveva mai detto o fatto nulla.
Aspettava che facesse lui il primo passo, perchè lei non ne aveva il coraggio.
Non sperava che le cose si aggiustassero, non lo voleva nemmeno.
Forse era meglio così, quel fingere di ignorarsi e di non fregarsene l’uno dell’altro.

•SPAZIO AUTRICE•
Un po' corto, ma è una capitolo di passaggio.
Il prossimo cercherò  di farlo molto molto molto meglio.
Lasciate una stellina 🥰

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 28, 2021 ⏰

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