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Lee Hara:
Era vittima di bullismo da parte dei nostri stessi amici.

Lee Hara:
E io l'ho visto accadere...

Lee Hara:

...come una debole. Ho visto come tutti la isolavano. È diventata un'emarginata.

Lee Hara:

Tutti pensavano che mi stesse costringendo ad avere una relazione.

Lee Hara:
Vorrei poter fare qualcosa. Ho detto che tra noi non c'era niente ma nessuno mi ha creduto.

Lee Hara:

Quindi tutto quello che potevo fare era diventare anch'io un emarginata.

Lee Hara:

Perché ho visto i veri volti degli altri quattro, che erano nostri "amici".

Lee Hara:

E non potevo più mescolarmi con loro. Né potevo parlarle.

Lee Hara:

Perché l'ho ferita così tanto. Un giorno mi chiese davvero perché la stavo evitando.

Lee Hara:

E ho detto che...

Lee Hara:

L'ho detto perché si era avvicinata così tanto a me che le persone avevano iniziato a fraintenderci. È stato brutto sia per me che per lei.

Lee Hara:

E le ho detto di trattenersi

Lee Hara:

Come cazzo ho fatto... No, come ho potuto. Perché ero una persona così egoista. Tutto quello che voleva era restare con me anche dopo quelle voci. E le ho solo peggiorato le cose.

Lee Hara:

Quando l'ho detto, il motivo per cui la evitavo, divenne pallida come il gesso. Eravamo amici da un po' e sapevo quanto piangeva per cose semplici, scoppiava sempre in lacrime.

Lee Hara:

Ma lei si è limitata ad annuire e ha detto okay.

Lee Hara:

E poi mi ha chiesto se sarebbe stato troppo se fosse tornata a casa con me. Prima tornavamo sempre a casa insieme dato che vivevamo nello stesso quartiere.

Lee Hara:

Ho detto che andava bene, ma il cammino di ritorno a casa quel giorno fu ... diverso.

Lee Hara:

Non ridevamo, chiacchieravamo come gli altri giorni, tenendoci per mano mentre attraversavamo la strada.

Lee Hara:

Non potevo guardare nella sua direzione perché sapevo che stava piangendo, in silenzio.

Lee Hara:

Perché la gente ci lanciava sguardi strani e potevo sentirla tremare accanto a me, ma andavo avanti come una persona fredda, senza nemmeno preoccuparmi di guardarla.

Lee Hara:

Quando siamo arrivati ​​a casa ha fatto un debole sorriso e ci ha salutato.

Lee Hara:

Qualcosa è andato in frantumi dentro di me. Non l'ho mai vista così. Era una piagnucolona ma sorrideva sempre brillantemente.

Lee Hara:

Da allora tutto è stato diverso. Mancavano solo pochi giorni alla partenza per il liceo. Il gruppo di sei amici era ora separato.

Lee Hara:

Da allora io e Nami siamo diventati estranei. Il suo nome è Nami.

Lee Hara:

Strano come tutti noi volessimo entrare nella stessa scuola superiore. Non potevamo resistere nemmeno fino alla fine delle scuole medie.

Lee Hara:

Sono una persona egoista, non è vero?

Jeon Jungkook :

Se fossi davvero una persona egoista non piangeresti adesso per lei.

Jeon Jungkook :

E se fossi gay? Non c'è niente di sbagliato nell'essere gay.

Jeon Jungkook :

E se hai sbagliato, se stai espiando adesso puoi anche rimediare. Non è mai troppo tardi.

Jeon Jungkook :

Quindi sistemiamo le cose :)

Midnight Advisor | Jungkook [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora