Il vento mi scompiglia i capelli mentre mi incammino verso il campo da Quidditch. E' stata una giornata intensa, e ho deciso che un volo è quello di cui ho bisogno.
Appena sono abbastanza vicina al campo, vedo un puntino scarlatto sfrecciare avanti e indietro. Sorridendo, continuo a camminare. Certo che è proprio bravo. Ad un tratto, quel puntino si avvicina sempre di più.
"Y/n!" esclama Harry sorridendo, e scendendo dalla scopa. "Sei venuta" aggiunge compiaciuto.
"E come potevo non farlo??" gli rispondo di rimando. "E poi, sai, ho un debole per le Firebolt" aggiungo forse con aria un po' troppo maliziosa, perché lui scoppia a ridere, le mascelle leggermente contratte che fanno intravedere le sue fossette. Mi passa il manico di scopa.
"Allora, ti va di fare un giro?" mi chiede poi, sorridendo.
"Con piacere" aggiungo, montando in sella. Lui corre nello sgabuzzino, per poi uscirne con una una Tornado 2000.
"Milady" ridacchia decollando. Lo seguo a ruota. E' una sensazione pazzesca, il vento che mi attraversa, quella sensazione di libertà infinita, di indipendenza, di forza. Amo tutto ciò.
Sfrecciamo avanti e indietro, giocando a rincorrerci, provando picchiate. Harry mi insegna qualche tecnica che ha imparato per acciuffare meglio il boccino. Che dire, ci sa proprio fare.
Quando ci dirigiamo nello spogliatoio, ormai il sole è tramontato, e il mio sorriso è stampato in faccia in modo indelebile.
"E' stato bello" rompe il silenzio lui.
"Grazie di tutto. Davvero. Non sai quanto mi sia stato d'aiuto" gli dico, sincera, arrossendo appena. "Ora devo andare, c'è una festa nella sala comune. Vietato arrivare in ritardo" aggiungo.
"Ti accompagno se vuoi. Dammi solo il tempo di cambiarmi". E senza darmi il tempo di voltarmi, si toglie la maglietta davanti a me, rivelando il suo fisico scolpito che sembra luccicare alla debole luce dello spogliatoio. Cazzo. E' proprio bello. Un senso di eccitazione mi percorre tutta. Seguo con lo sguardo quegli addominali scolpiti, arrossendo appena.
"Hei...tutto ok?" mi fa lui, ridacchiando, forse per lo sguardo ebete che ho stampato in faccia.
"Si..si. Ti aspetto fuori, ok?" dico. Niente distrazioni.
Mentre ci incamminiamo verso i sotterranei, Harry mi prende i fianchi, facendomi il solletico e giocando un po' con me. Appena giriamo verso il corridoio che conduce alla porta, però, il mio sguardo diventa di sasso. Non appena lo vedo, sento dentro di me un desiderio irrefrenabile e potente di corrergli incontro, ma allo stesso tempo mi sento come di sasso, annebbiata alla sua vista. E' appoggiato al muro, la testa leggermente inclinata in avanti. Le maniche della tunica tirate su che lasciano intravedere le vene che pulsano sul suo braccio rigido. Un profilo del viso perfetto, che mi fa mancare il fiato.
Non appena ci sente, alza lo sguardo, paralizzandosi per un attimo, puntando gli occhi su di me. Si solleva dalla parete e ci viene incontro, sorridendo leggermente con quelle labbra così sottili, continuando a guardarmi.
"Game over, Potter. Faresti meglio a salutare la tua ragazza, perché non è permesso ai rompicoglioni di entrare nella nostra sala comune. Scusami" aggiunge scandendo bene l'ultima parola, con un tono di voce tagliente e sibilante.
"Taci Malfoy" lo rimbecca Harry. Poi si gira verso di me. "Passa una bella serata".
"Grazie, anche tu" dico io. E, colta là, alla sprovvista, il desiderio irrefrenabile di far ingelosire Draco, mi alzo sulle punte e gli stampo un bacio sulle labbra. Lui mi avvolge con le sue braccia possenti, stringendomi a se. Sento il suo corpo caldo e rassicurante, e un profumo dolce di vaniglia.
STAI LEGGENDO
Stubborn Love (Draco Malfoy Fanfic)
RomanceFinalmente il tuo sogno si è avverato. Sei a Hogwarts. Ma appena arrivata, finisci con l'entrare in un vortice senza fine, fatto di sguardi, amore, disperazione e desiderio. Farai tante amicizie, ma lui rimarrà sempre il tuo unico obiettivo. Lui. Dr...