Finita la lezione mi incammino, da sola nei sotterranei. Quando arrivo, i posti sono quasi tutti vuoti, così vado a sedermi in mezzo a due file vuote.
Mormorii eccitati alle mie spalle mi dicono che gli altri studenti stanno arrivando. Mi giro sospirando, e come posso non notare quei capelli biondo platino che spiccano in mezzo agli altri? Concentrati, mi dico. Così ignoro il suo sguardo, e, invece, incrocio quello di Harry, appena dietro di lui.
Eccolo, il mio piano perfetto. Gli faccio cenno con la mano di venire a sedersi vicino a me, mentre, con la coda dell'occhio noto con piacere che il sorriso sulla bocca di Draco è scomparso. Ah. Ah.
"Ciao" mi dice Harry, un po' timido, prendendo posto vicino a me. Gli lancio un'occhiata di sfuggita, ma poi, invece i miei occhi si soffermano sul suo corpo. Capisco che ero agitata sul treno, ma non potevo essere così tanto agitata da non notare tutto questo. Avrà dormito bene. Fatto sta che è uno schianto, letteralmente.
Ha i capelli scompigliati, che però gli lasciano intravedere la cicatrice di quel rosso cupo che, oggi, sembra quasi brillare. Degli occhi profondi dello stesso verde delle foglie bagnate di rugiada mattina. Un profumo di abete si sprigiona nell'aria, mentre osservo le sue spalle larghe e muscolose. Beh, che dire, se non mi stesse guardando, annuirei in senso di approvazione.
"Tutto ok?" mi dice invece, sorridendomi appena, un po' perplesso, le labbra sottili e sensuali.
"Si, Si" sorrido. Più che bene. Sei la mia arma perfetta.
E, infatti, proprio come secondo i piani, sento sbattere le sedie dietro di noi, mentre con un mormorio abbastanza scazzato sento una voce, a me familiare, esclamare:
"No Pansy, mettiamoci qui".
La porta sbatte alle nostre spalle il professor Piton raggiunge la cattedra. Subito tutti quanti ammutoliscono.
"Buongiorno a tutti" esclama, con un tono di voce basso, e parlando lentamente. "Sebbene mi rincresca vedere alcuni di voi", e vedo il suo sguardo poggiarsi inevitabilmente su Harry, che si irrigidisce,
"Credo che dovrò farmene una ragione. Oggi, per la prima volta da tempo, ho deciso di rivalutare il lavoro a coppie. Vorrei esprimere il mio dispiacere per coloro che sono capitati inevitabilmente con la persona sbagliata, ma spero che riescano in qualche modo ad aiutare i meno competenti a raggiungere un obiettivo almeno sufficiente."
"Sulla lavagna troverete tutte le istruzioni. Avete due ore di tempo" aggiunge poi, picchiettandola con la bacchetta. Poi si siede alla cattedra, senza più dire una parola.
"Allora...iniziamo" sorrido a Harry. Lui mi annuisce di rimando, ancora un po' rigido.
Ma, dopo aver finito di sminuzzare le radici di Valeriana, Harry inizia a sciogliersi. E' molto simpatico. Continua a fare battute e mi fa divertire tantissimo. Ad un certo punto finiamo col ridere talmente tanto che siamo costretti a chinarci sotto i banchi per non farci vedere.
"Draco, ma stai sbagliando tutto! Mi ascolti quando ti parlo??" gracchia Pansy. Sorrido. Sta funzionando.
"Allora...ti sta simpatico Piton, eh?" chiedo a Harry, dopo essermi rialzata, mentre verso le bucce di Grinzafico dentro il calderone.
"Ma sicuro" mi risponde lui, sorridendo.
"Certo, il pover Potter celebrità, non può mica andare a genio a tutti" sento la voce di Draco ribattere col tono da strafottente.
Mi giro di scatto. "Non mi pare che qualcuno abbia chiesto la tua opinione...Malfoy" aggiungo per dare un colpo di classe. Lui si irrigidisce, e mi lancia un'occhiata d'odio. Ma tace, così mi giro e torno da Harry.
"Quel bastardo di Malfoy" fa lui, "Non lo sopporti neanche tu, vero?"
"Assolutamente" ribatto, cercando di ignorare la voce nella mia testa che vorrebbe solo che io mi girassi a baciarlo.
Non so come, ma ad un tratto finiamo col parlare di Quidditch. Harry mi racconta un po' le sue esperienze, e, anche se è modesto, deduco che è un campione.
"Professionista eh? Dai vediamo qua gli addominali" scherzo, tirandogli appena su la maglietta.
"Complimenti" ribatto sbalordita, mentre tocco con la mano la tartaruga. Seguo per un attimo il profilo di quegli addominali scolpiti, quando, un colpo di tosse mi scosta da quella meraviglia. E, so già da chi proviene.
Mentre il nostro calderone bolle, continuiamo a parlare animatamente.
"Sai" mi fa ad un certo punto Harry. "Non l'avrei mai detto, ma per essere una Serpeverde, sei incredibilmente divertente" mi sorride.
"Grazie, gli dico io", e mi chino a mescolare.
"Non c'è di che" replica lui, abbassando un attimo la voce e spostandomi una chiocca di capelli che sta rischiando di entrare nel calderone. Poi sento la sua mano scendere un attimo fino a posarsi sul fianco. Non mi da fastidio, è una stretta amichevole.
Un tonfo sordo però mi fa sobbalzare, togliendo la mano di Harry da me. Mi giro di scatto e vedo il pugno di Draco stretto e irrigidito, sollevato a mezz'aria, le nocche arrossate.
"Professore, scusi, devo andare in bagno" lo sento ringhiare, mentre, la faccia contratta da una smorfia di rabbia, mi lancia uno sguardo d'odio. Ha le mascelle serrate, gli occhi che sembrano lanciare fiamme. Il collo leggermente proteso in avanti, in tensione, con le vene sporgenti. Può essere incazzato quanto vuole, ma è lo stesso incredibilmente bello.
"Vai pure, Draco" biascica Piton.
Continuando a fissarmi, Draco tira fuori la bacchetta, e, dopo averla puntata sul nostro calderone sussurra, guardandomi dritto negli occhi, leggermente serrati: "Evanesco".
Mi lancia un ultima occhiata, poi si gira ed esce, sbattendo la porta.
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Stubborn Love (Draco Malfoy Fanfic)
RomansaFinalmente il tuo sogno si è avverato. Sei a Hogwarts. Ma appena arrivata, finisci con l'entrare in un vortice senza fine, fatto di sguardi, amore, disperazione e desiderio. Farai tante amicizie, ma lui rimarrà sempre il tuo unico obiettivo. Lui. Dr...