Stubborn Love (Draco Malfoy Fanfic)

Charapter 3

"Un posto è già occupato" dico. "Andate pure voi tre, io prenderò la prossima carrozza", aggiungo.

"Ma...sicura? Possiamo prendere la prossima" dice Ron.

"No no, non preoccupatevi" dico. La verità è che spero ardentemente di incrociare quel ragazzo figo, e di salire con lui sulla carrozza.

Mentre la prossima mi raggiunge, vedo chiaramente il cavallo nero superarmi trottando. E capisco che non mi ero sbagliata. Mi avvicino a quel cavallo così tranquillo e appoggio la mano sul suo manto, accarezzandolo.

"Spostatevi, dai forza" mi ridesta una voce maschile facendomi sobbalzare. Subito sento il mio cuore accelerare, mentre tremo in modo incontrollabile. L'ho riconosciuta, è la sua voce.

Mi giro lentamente, e mi ritrovo davanti Draco, la veste svolazzante per essersi fatto spazio tra gli altri studenti, il petto in fuori che lascia intravedere ancora di più il suo fisico scolpito. Inizio ad ansimare, la vista leggermente annebbiata. Dietro di lui seguono i suoi due amici enormi e...una ragazza. Le gambe mi cedono, mentre la fisso, sentendomi percuotere dalla rabbia.

Appena incrocia il mio sguardo, Draco si blocca di colpo.

"Oh" esclama la ragazza vicino a lui disgustata, lanciandomi un'occhiata di fuoco.

"A quanto pare non sai che questa è la nostra carrozza, troietta" mi sbeffeggia lei.
Ma io non la sto ascoltando, sono troppo impegnata a fissare quegli occhi ipnotizzanti, che rimangono fissi sui miei e poi, seguono la mia mano poggiata sul manto del cavallo. Vedo le sue sopracciglia alzarsi leggermente per la sorpresa. Poi vedo i suoi occhi seguire il profilo del cavallo. Lo vede anche lui, ne sono sicura.

"Cosa stai lì impalata con il braccio sollevato...Draco, forza diglielo che è il nostro posto" sbotta la ragazza, infastidita dalla sua scena muta, strattonandogli la manica.

Draco scuote il capo immediatamente, come se volesse allontanare i suoi occhi da me. E fa ricomparire nuovamente la smorfia da strafottente.

"Certo che sei sempre in mezzo tu. Levati dal cazzo che quella è la nostra carrozza" mi ringhia contro.

Non reggo più. Come si permette??

"Scusami tanto" gli urlo contro, incazzata.

"Non vorrei mai intromettermi nel vostro gruppetto di merda" sbotto poi. Mi sposto sbattendo i piedi, fino ad arrivare davanti a lui. I nostri visi, per la seconda volta oggi, sono vicinissimi. Posso percepire il suo respiro un po' affannato, e le sue vene che pulsano sul suo collo così liscio e perfetto.

"Ti crederai tanto superiore" gli ruggisco in faccia, mentre divento incandescente.

"Tanto lo so...che sei pazzo quanto me" mi esce, mentre accenno con la testa al cavallo.

"Ma che cazzo vuoi da me..." sbotta lui. "Non so neanche come ti chiami....pensi che me ne freghi qualcosa di te??" mi chiede, con uno sguardo di sfida.

Trattengo a freno le lacrime, ma so che non posso cedere adesso. Non posso mostrarmi debole.

"Mi chiamo y/n, e tu e i tuo amichetti fareste meglio a smetterla di fottermi in questo modo... non ti conviene provocarmi" lo attacco, cercando di avere un'aria fiera e, allo stesso tempo, strafottente.

"Ah ah ah" mi ride Draco di rimando. "Vorrei proprio vedere di cosa sei capace" mi sbeffeggia, rigirandosi la bacchetta tra le mani.

Impulsivamente sfilo la bacchetta dalla veste e gliela punto contro il petto. Sento i suoi pettorali irrigidirsi, mentre tiene lo sguardo fisso davanti a me. La solita corrente calda mi avvolge.

"Ti piacerebbe" gli ringhio davanti, spingendolo con quarta forza ho. Dalla bacchetta si sprigionano piccole scintille. La sua maglia aderente si bruciacchia appena, lasciando intravedere sotto un pezzo della sua pelle bianca. Non volevo fargli male, ma mi ha provocato. Tolgo la bacchetta dal suo petto e lo supero, intenta ad allontanarmi. Lui mi afferra il polso, e mi strattona, costringendomi a voltarmi bruscamente e ad andargli quasi addosso.

"Non ho ancora finito con te" mi sussurra all'orecchio, con una voce dolce, ma beffarda. Mi strattono, tramortita, e mi allontano più veloce che posso. Non posso permettermi di innamorarmi di uno stronzo come lui.