11. 𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖𝑛𝑖

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nota autrice: ai vecchi e ai nuovi lettori, volevo comunicarvi che questo capitolo, così come altri in futuro, ha subito grosse variazioni rispetto alla precedente versione. Dunque, anche i capitoli successivi ne saranno influenzati, almeno in parte. Se doveste leggere commenti che non c'entrano nulla con la trama del capitolo, almeno saprete perché. Buona lettura!


"No, vi prego, basta!" - la voce della donna era l'unica udibile poiché i suoi interlocutori avevano deciso di non proferire parola. Il silenzio che seguì a quella richiesta di pietà furono solo rumori costanti, violenti e freddi. Le lacrime rigavano il volto della giovane, mentre le labbra tremanti erano serrate con così tanta forza da essere di un colore più vicino al bianco che al rosa. Gli occhi le si aprivano e si chiudevano a intermittenza, rivelando dolore e terrore allo stesso tempo. Dopo pochi minuti, che le parverò un'eternità, tutto cessò. La portà si aprì frettolosamente e cigolò, per poi essere sbattuta fragorosamente. Lei era sola, ansimante, disperata e infreddolita...

Kristen si levò a sedere di scatto dopo aver emesso un sussulto. Il sudore le scorreva lungo la fronte mentre il suo petto si alzava e si abbassava incessantemente. Si mise una mano sul cuore e deglutì rumorosamente per cercare di abbattere il panico crescente che le aveva causato quel sogno. Sogno... non si poteva definire tale. Era un ricordo, di certo non vivido come si sarebbe aspettata, ma ciò era soltanto un bene. Era meglio sotterrare quegli scheletri: non serviva a nulla tenerli nell'armadio. Bisognava dimenticare e pensare ai problemi del presente, non a quelli del passato.

La giovane donna girò il viso frettolosamente a destra e a sinistra e si ritrovò nell'esatto luogo in cui doveva essersi addormentata diverse ore prima. Il mare era leggermente più mosso rispetto alla sera precedente a causa del vento che si stava levando da Occidente. Le stelle che fino a poche ore prima splendevano vistosamente nel cielo notturno, ora erano oscurate da enormi nubi, che Kristen ritenne essere estremamente scure. Quel cambiamento improvviso non prometteva bene: se fosse scoppiata una tempesta nel mezzo della notte, avrebbe di certo distrutto parte delle vele e della nave e ci sarebbero state diverse perdite umane.

Kristen si sistemò i vestiti e strinse gli stivali, per poi appoggiare la schiena ad una botte di legno e osservare il ponte della nave, maggiormente affollato che nelle ore precedenti. La preoccupazione stava crescendo tra i membri della ciurma. La giovane donna si alzò, percorrendo lentamente il ponte lungo il bordo della nave. Forse non era una buona idea, pensò Kristen, dare troppo nell'occhio, ancor più perché era una donna su una nave pirata. Distratta dall'osservare il cielo che diventava sempre più minaccioso, quasì inciampò su un cencio. Abbassò lo sguardo e si accorse che in realtà si trattava di un capello. Era un po' malandato e la piuma che un tempo lo sormontava era leggermente spennacchiata. Tuttavia, Kristen pensò che fosse salvabile e che sarebbe stato un ottimo camuffaggio, almeno in parte.

Si strinse nel cappotto scuro e si avvicinò alla botola che certamente conduceva nel sottocoperta. Prese in mano due sacchi di farina che erano appoggiati lì accanto e li portò di sotto, coprendosi il volto con essi e mescolandosi con gli uomini. Non appena fu sola li appoggiò per terra e si ripulì le mani infarinate. Non sapeva esattamente cosa fare per evitare che quella nave diventasse una palude, ma decise che la cosa più saggia era parlarne con il Capitano.

Oh no... Ma il Capitano era quell'odioso uomo, ricordò Kristen con rassegnazione. Era davvero un essere insopportabile, così sicuro di sé e così invadente. La giovane non sapeva esattamente cosa lo avesse spinto ad arrendersi poche ore prima, ma di sicuro stava pianificando qualcosa. O forse tutte queste congetture erano solo nella mente di Kristen. Sì, doveva essere così, lui aveva di meglio da fare che mettersi a pensare a come torturarla. In qualche modo la ragazza sentiva di doversi rendere utile, oppure quell'impiccione avrebbe potuto benissimo abbandonarla su qualche isola sperduta senza cibo né acqua. 

𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora