34. 𝑈𝑛𝑎, 𝑑𝑢𝑒, 𝑡𝑟𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒

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Nel giro di poche ore furono vicini alla costa; la natura lussureggiante scintillava sotto il sole estivo e le acque cristalline dei Caraibi scrosciavano lievemente.

Una brezza leggera scuoteva le vele della Perla Nera e le travi di legno opache scricchiolavano sotto i passi pesanti della ciurma.

Kristen prese improvvisamente il controllo del timone. "Che cosa credi di fare, pappagallo?" - Jack aveva la sua solita aria da spaccone. "Forse non riesci a vedere? Hai bisogno di una lente d'ingrandimento?". "Non penso tu sia capace di timonare la nave". "Io invece sono certa di esserne capace, giacché ho una nave".

"Se ci farai sbattere contro gli scogli ti butterò in mare ragazzina". "Come mi hai chiamata?!". "Ragazzina, ma mi sono sbagliato per quanto questo possa apparire surreale che il Capitan Jack Sparrow possa sbagliarsi, sei una bambina".

Kristen si voltò di scatto, piegò il braccio e lo diresse verso il collo di Jack, scaraventandolo contro l'albero della nave. "Non osare mai più chiamarmi così vecchio idiota o appenderò la tua testa alla vela!".

Jack la guardava dall'alto, facendo quel suo solito sorrisetto sghembo. "Sono proprio curioso di sapere come faresti a strapparmi la testa". Detto questo, sospinse via la giovane e se ne andò.

Infastidita, Kristen si appoggiò all'albero di mezza, quasi abbracciandolo, e fissò Jack a lungo. Il capitano aveva arrotolato le maniche della sua camicia ed era seduto insieme a Gibbs, Marty e ad altri membri della ciurma a praticare la sua attività sportiva preferita: bere rum.

Il capitano della Perla Nera raggiunse in poco tempo la prua della nave e Mastro Gibbs gli si avvicinò. "Jack, per quanto tempo hai intenzione di tenere quelle due donne a bordo?" - domandò quest'ultimo in un bisbiglio. "Ah, Joshamee, non capisco perché adesso ti lamenti mentre quando le altre tre erano a bordo non eri contrario".

"Una donna a bordo e sfortuna assicurata, due donne a bordo e sfortuna duplicata, tre donne a bordo e sfortuna annullata, quattro donne a bordo e sfortuna abbracciata, cinque donne a bordo e sfortuna sventata".
"Tre donne non dovrebbero portare alla sfortuna triplicata?". "Non è così, Jack".

"Joshamee, ti facevo meno superstizioso, anche se so che lo sei di natura. E poi perché proprio le donne dovrebbero portare sfortuna?". "Jack, perché sono donne". "Gibbs, secondo il mio parere, e sai che io non sbaglio mai, ma d'altronde sono il Capitano Jack Sparrow, come potrei avere torto, l'unica sfortuna che potrebbero causarci è che messe insieme, con il loro caratterino tutt'altro che docile, ci darebbero fin troppi grattacapi".

I due pirati rimasero in silenzio per alcuni secondi, poi il Signor Gibbs riprese la parola. "Perché hai insistito nel vedere lei?". "Perché non avrei dovuto farlo?".
"ANCORARE LA NAVE" - urlò infine Jack, chiudendo la discussione.

In seguito, si recò sul ponte. "PRENDETE LE SCIALUPPE PER RISALIRE IL FIUME". Mentre camminava all'indietro come se fosse stato un gambero, incrociò Kristen, che fece cenno al Signor Colls, il quale stava timonando la King's Doom, che si trovava a poche decine di metri dalla Perla Nera.
"Vieni nella scialuppa con me o preferisci andare con loro?" - Jack indicò Ragetti e Pintel, che stavano fissando la giovane donna, sgignazzando, mandandole baci e facendole l'occhiolino in maniera tutt'altro che seducente.

"Vengo con te anche se preferirei andare da sola"- la ragazza sorrise appena e seguì il capitano, che appoggiò un braccio sulle sue spalle e con l'altro afferrò due bottiglie di rum. Kristen osservò la sua presa di confidenza e gli lanciò uno sguardo sprezzante, che lui non afferrò.

Dopo poco tempo stavano attraversando il fiume sulle scialuppe. Il corso d'acqua era completamente immerso nella foresta, che lo faceva restare nella penombra anche in un pomeriggio caldo e soleggiato come quello. Il vento era completamente assente e l'aria era umida.

𝑷𝒐𝒊𝒏𝒕𝒊𝒏𝒈 𝑬𝒂𝒔𝒕//𝑱𝒂𝒄𝒌 𝑺𝒑𝒂𝒓𝒓𝒐𝒘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora