𝐚𝐥𝐰𝐚𝐲𝐬// PAYTON MOORMEIER

Capitolo 15

POV's Payton

Oggi io e Julia dobbiamo andare a fare la denuncia, fingeremo di andare a scuola quando in realtà andremo lì e spero vivamente che le cose vanno come programmare

Non voglio più vivere così

Chi è quell'uomo per dirmi con chi posso o non posso stare?

La mattina appena mi alzo vado verso il bagno per farmi una doccia e appena finito mi vesto subito, mi sistemo i capelli e scendo di sotto con lo zaino in spalla e i libri da portare...non si sa mai meglio essere più credibili possibile.

Appena sono giù vedo Julia fare colazione con mia madre che sta ai fornelli e Vince che guarda la Tv

Mamma< buongiorno amore> P< ciao> lei mi abbraccia e subito dopo mi metto vicino a Julia per fare colazione

Julia< allora? Come va?> P< ehm bene credo ma ho ansia> Julia< andrà tutto bene> ovviamente tutto questo lo sussurriamo per non farci sentire...
in quel momento accenna un sorriso e ritorna con lo sguardo sui cereali
P< non mi sembri molto convinta di quello che stiamo facendo> Julia< è pur sempre mio padre, non è facile fare una cosa del genere> io annuisco capendo la situazione

Mi dispiace molto per lei però so che non se ne pentirà dopo averlo fatto, suo padre va fermato adesso!

Vince< vedo che state legando voi due> vince mette una mano sulla spalla mia e di Julia e sento che lei si irrigidisce a quel contatto come me, Julia< si, siamo molto amici> Vince< sono felice...andate a scuola insieme?> lei annuisce non guardandolo negli occhi ma Vince gli prende il mento e glielo alza per aver un contatto visivo con lei Vince< guardami negli occhi quando ti faccio una domanda> vedo che ha gli occhi lucidi Julia< scusa papà>

In quel momento mi sarebbe venuto di togliergli le mani di dosso, Julia deve essere davvero spaventata dal padre e vederla così mi innervosisce e non poco.
Lei mi sta aiutando e iniziò ad affezionarmi

Vince toglie la mano dal suo mento e subito dopo va verso mia madre che nel frattempo stava pulendo le cose sporche quindi non ha sentito nulla, le lascia un bacio sulla labbra e prende la valigia di lavoro per poi uscire con un semplice ciao

In quel momento io e Julia ci alziamo e dopo aver salutato con un bacio sulla guancia mia madre usciamo fuori

Julia< sei pronto?> P< pronto>

————

Il tragitto in macchina è stato silenzioso ma per fortuna siamo arrivati dopo pochi minuti, scendiamo e ci mettiamo davanti al stazione di polizia

Julia< adesso ho ansia anche io, cioè non dovremmo averne però..> P< lo so, è difficile anche per me ma è la cosa giusta> Julia< si> gli prendo la mano e entriamo dentro.

Appena siam li vedo una signora al centralino che ci chiede di cosa abbiamo bisogno e senza pensarci dico che dobbiamo fare una denuncia, X< bene ragazzi vi farò parlare con lo sceriffo-> Y< no tranquilla ci penso io> un agente interrompe la signora che ci stava portando dallo sceriffo e ci indica le sedie su cui dobbiamo sederci e la scrivania di fronte P< perché non possiamo parlare con lo sceriffo?> agente< perché è impegnato con cose più importanti> questa cosa mi insospettisce e non poco...

Comunque io e lei ci sediamo lì e l'agente si mette di fronte a noi Agente< allora qual'è il problema?> Julia< vorremmo denunciare mio padre...> Agente< per che cosa è accusato?> Julia< violenza su minori e...abusi su di me>

In quel momento mi giro verso di lei, non sapevo che il padre oltre a picchiarla la usava per altre cose...non me ne aveva mai parlato...

Agente< avete delle prove> in quel momento io e lei ci guardiamo negli occhi P< cosa? No non pensavo che c'è ne fossero di bisogno> Agente< allora mi dispiace ma non possiamo fare la denuncia> P< che cosa? Ma scherza? Vuole lasciare a piede libero un maniaco dal genere?> Agente< non posso fare nulla mi dispiace> Julia< no non può farci questo...is rende conto di chi non sta fermando?> Agente < ragazzi dovete andarvene>