Pt. 3 LE PERSONE ODIANO IZUKU MIDORIYA

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Kacchan pov, 8:43
Non ha capito nulla come al solito e io sono troppo orgoglioso per faglielo capire.
Indipendentemente da tutto, io senza di lui non mi muovo.
Sono consapevole che le persone non hanno un minimo rispetto per lui, li ucciderei tutti, ma lui dice sempre che ormai non ci fa caso.
Ma lo so che ce ne fa e anche molto.
Odio chi gli parla alla spalle, chi lo giudica, Dio se li odio tutti questi bastardi.
Io senza di lui non vado da nessuna parte, lui per me è tutto come io lo sono per lui.
La nostra fratellanza è una cosa troppo grande ormai, nemmeno noi la gestiamo.
Ne siamo sempre stati consapevoli, ma era troppo da dire a parole.
Ma sticazzi, io lo posso proteggere, e lo farò.
Misi la mano in tasca e tirai fuori due monete che lanciai sul tavolo e mi alzai.
Finalmente aveva accettato di venire alla Yueei con me, anni che glielo chiedo, o ordino..
Spero vivamente che si sia accorto che non abbia tralasciato le occhiaie che gli contornavano gli occhi stanchi e distrutti.
Che nervoso cazzo.

"Potevo offrire io, almeno questa volta" disse calmo come al solito mentre mi sorrideva.
"No" risposi velocemente mentre uscivo da quel locale, mi stavo già incazzando, di prima mattina?
Tirai fuori una sigaretta dal pacchetto che tenevo in tasca da sempre, dovevo rilassarmi un attimo.
Come quirk mi ritrovo delle esplosioni che grazie al sudore comando a mio piacimento. Una piccola esplosione crea del fuoco e dal dito portai la scossa alla sigaretta che si accese.
Stavo per portarla alla bocca e tirare su il fumo quando qualcuno me la prese di mano.
"Quante volte ti ho detto che non devi fumare?" Mi disse Deku buttando la sigaretta nel primo cestino che passó al suo occhi.
"Che palle che sei" sbuffai infastidito alzando gli occhi al cielo.
Ma se lo fa lui, non so perché, non mi da fastidio.
Anzi, non fa niente.
"Un giorno mi ringrazierai" disse sorridendo, come faceva a nascondere sempre quello che provava? Perché io lo sapevo che in realtà soffriva; a cercava di nasconderlo sempre, anche davanti a me.
Anche se amavo il suo sorriso.
Lo guardai di soppiatto, eravamo davanti all'entrata.
Di già?
"Se qualcuno osa dire qualcosa come al solito, chiamami"  dissi come sempre
"Basta kacchan non sei mia madre"
Lo guardai malissimo mentre mi face l'occhiolino.

Entrammo insieme come al solito.
Entrammo in classe, la quinta b, che classe del cazzo. Piena di comparse inutili, che si credono superiori per non so quale cazzo di motivo.
"Signor Bakogou" disse il professore, lo guardai.
Non aveva notato che in parte a me c'era Deku?
Fram po' uccido qualcuno.
Vedevo gli sguardi dei miei compagni incollati a me per l'ammirazione e poi si giravano e guardavano Deku cominciando a ridere malefici.
Respirai profondamente, calmati Katsuki.
Calmati.
Era così da 5 inutili anni.
Sentii qualcuno toccarmi impercettibilmente il lembo della camicia.
Conoscevo quel tocco che mi faceva tornare Pacifico.
Deku.
Mi calmai.
"Ah.. Midoriya" Disse senza nemmeno guardarlo in faccia.
Io non c'è la facevo, andai al posto cercando di non sentire.
"La giustifica ?" Disse.
Era così, io non avevo bisogno della giustifica, perché ero rispettato, faccio parte di una famiglia importante.
Ho un quirk potente, sarei diventato il più grande eroe mai visto.
Lui invece, era ripreso in tutto quello che faceva.
Che odio che ho per le persone.
E lui era sempre così tranquillo e pacifico, aveva passato di tutto e di più, l'inferno per giunta e non odia le persone.
Io, Katsuki Bakogou, lo considero la persona più forte che abbia mai conosciuto.
Ma questo lui non può, e non deve saperlo.
"Nemmeno quella hai?" Disse il professore con aria strafottente mentre firmava il foglio bianco davanti a sè.
I miei compagni risero, una risata crudele. Si sentivano i commenti, li dicevano ad alta voce affinché lui li sentisse, invece lui avevo lo sguardo fermo su un punto davanti a sè e il professore nascondeva le risate.
-"Haha ma perché è ancora qui"
-"Che schifo..ma secondo te sarà andato ad uccide qualcuno come il padre?"
-"speriamo che Bakogou gli abbia dato una bella lezione"
Non ascoltarli, non ascoltarli.
Non l'hai mai fatto in 5 anni. Ma poi uno dietro di me disse:

"dovrebbe buttarsi dal tetto della scuola, sarebbe la prima cosa utile che farebbe nella sua esistenza"
Mi paralizzai con il respiro pesante che non controllavo dalla furia e dalla rabbia.
Questo è troppo.
Che bastardi.
Mi alzai dal banco.
Ringhiai e buttai giù il banco davanti a me con un calcio mentre i miei occhi si intingevano di rosso fuoco.
Come si permettono schifosi perdenti eh?

"Se non vi tappate quella cazzo di bocca, io vi ucciderò tutti quanti, avete sentito bene nullità  che non siete altro?" Sbranai con la mia mano destra che si accendeva.
"EH? NON FATE PIÙ TANTO GLI SPACCONI TESTE DI CAZZO CHE NON SIETE ALTRO?"
Tutti si erano zittiti ed erano terrorizzati, ero stufo di vedere Deku subire.
Sono stufo di tante cose.
Ma una voce pura tra quegli extra si levò:

"Kacchan. Non è il caso. Siamo in classe".
Era serio.
Tutti si ammutolirono, nessuno ha mai fatto caso alla nostra amicizia; nessuno si immagina che due tipi come noi si conoscessero.
Tutti pensavano che io e lui uscivamo ed entravamo assieme a scuola perché io lo bullizzizzavo.. o violentavo.
Tutti guardavano terrorizzati Deku, pensavano che l'avrei ucciso.
Di questo erano felici, erano solo terrorizzati dal fatto che la mia rabbia poteva andare anche su di loro.
Io invece mi risedetti al mio posto e incrociai le gambe mentre guardavo fuori dalla finestra della classe.
Il  respiro di quella sottospecie di "professore" si regolarizzò insieme a quello dei miei compagni.
Voglio andarmene.
Per sempre.
Mi alzai si nuovo dopo pochi secondi dove l'unica cosa che si sentiva erano le auto fuori.
Passai davanti a tutti.
Mi ero stufato.
Feci una faccia così seria da congelare il tempo.

"Siete dei perdenti, tutti quanti. Non farete mai nulla nella vita. Siete esseri inferiori. Vi credete tanto furbi e belli perché bullizzate uno che non vi ha fatto nulla solo perché avete sentito delle storie. Siete assurdi. Vi odio dal profondo, veramente. Tsk. Fanculo a tutti e a questa scuola di merda. Ci sono stato per troppo tempo. Morire tutti"
Il tempo non aveva ancora cominciato a scorrere, tutti erano paralizzati.
Tirai fuori una sigaretta e la accesi.
"Andiamo Deku. Ho fatto come mi hai chiesto e ho sopportato per anni. Ora basta"
Lo presi per mano e lo trascinai fuori.
Perchè lo feci? Potevo anche non prenderla.
Dovevo sbollire la rabbia.
Sbattei la porta più forte che potevo e il vetro in mezzo ad essa si frantumò un mille pezzi.
Deku non fiatava.
Camminano in silenzio fino all'entrata.
Camminai fino all'uscita ma dalla rabbia non notai che Deku non era più in parte a me.
Mi girai di scatto.
Era a 5 metri di me, quasi con le lacrime agli occhi.
Perché piangeva? Eravamo liberi, dopo 5 anni di medie infernali, per lui.
"Perché l'hai fatto?" Disse con la voce spezzata.
"Ho sopportato per 5 lunghi anni tutte le prese in giro, i commenti, le risate e tutto quello che sopportavi ogni giorno, basta. Fra 2 settimane finisce tutto"
"Non ti ho chiesto di farlo" disse
"Non me ne importa nulla" dissi mentre lui alzava lo sguardo, si stava mordendo il labbro fino a farlo sanguinare.
Avevo l'impulso di andare lì da lui, ma mi fermai.
"Per favore Kacchan.."
"Cosa?"
"La devi smettere"
"Di fare cosa?"
"Di rovinarti la vita a causa mia" disse mentre le prime lacrime solcavano il suo viso.
Odiavo vederlo piangere, odiavo vederlo triste.
odiavo anche il fatto che non pensava mai a se stesso.
"Devi smetterla di sottovalutare la tua vita. Te l'ho detto un milioni di volte. SMETTILA CAZZO, LO ODIO. HO FATTO IO QUESTA SCELTA E MI PRENDO LE MIE CAZZO DI RESPONSABILITÀ. HAI PASSATO L'INFERNO. MA IO SONO CON TE. ANCHE SE IL MONDO TI GIRA LE SPALLE, IO SONO CON TE"Urlai di scatto.
Che cosa ho appena detto?
Lui cercó di fermare le lacrime.
Poi fece un sorriso da illuminare il corridoio vuoto.
"Si.." disse tra i singhiozzi.
"Me lo dimentico sempre, scusa Kacchan. Andiamo a casa. Ci rifaremo alla Yueei" disse cercando di sorridere ancora.
Io mi sentii più sereno e andai da lui.
Lui mi saltó addosso abbracciandomi, ora ero io paralizzato.
Vedevo il suo viso arrossato, non sapevo cosa fare.
Non avevo mai abbracciato qualcuno, forse io e Deku eravamo stati vicini, ma non così intenzionalmente.
Si staccò e mi guardò, che bello sguardo che aveva.
"Andiamo?" Disse mentre io annuì distratto e aprii la porta.
"Ti informo che per ripagarmi di tutto quello che ho appena fatto.. queste due settimane ci alleneremo mattina e pomeriggio, 15 ore al giorno" disse mentre mi guardavo per godermi la sua espressione.
Non saprei come descriverla, mezzo terrorizzati e mezzo confuso.
Io risi.
"Sei una persona orribile"
"Grazie"

Angolo autrice.
Questo capitolo non era previsto ma volevo far capire che erano veramente legati. Direi che l'ho fatto capire fin troppo bene.
Ma sono felice del risultato perché so abbastanza di come si potrà sviluppare da questo punto di vista la storia..
AAAA STO ADORANDO DI SCRIVERE UNA STORIA DOVE ERANO AMICI FIN DALL'INIZIO. È STRANO MA STUPENDO KSKSKSK.
Vabbene ci vediamo al prossimo capitolo 😌
Comunque la frase "anche se il mondo ti girerà le spalle io sarò con te"
Banana fish.
Okay torno a piangere.

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