We are forever

27. L'INIZIO DOPO LA FINE

10 anni dopo

Deku's pov

Abbandonai la vita da eroe per sempre, non faceva per me, e non ero un'eroe.
Ma ero stato salvato da uno di questi, il più forte e il più importante, che ora sia trova a qualche centimetro da me nel nostro comodissimo letto.
Passarono anni da quell'accaduto, dalla mia morte, e anche dalla sua, non vi nascondo che fu davvero difficile. Mi alzavo la notte perché vedevo quel demone di mio padre che mi urlava dall'inferno, e c'ero anche io.
Ma Kacchan mi prendeva tra le sue braccia coccolandomi, e io, per quanto cercasse di non mostrare il suo dolore, cercavo di farlo.
Ma lo superammo, ci volle tempo, lacrime e fatica, ma l'amore vince.
L'amore che mia madre ha provato per me, l'amore che Kacchan mi ha sempre regalato, mi hanno resuscitato, letteralmente.

Sono uno scrittore, ma questo non importa, l'importante è che mio marito è l'eroe numero uno del Giappone. Spostai leggermente la testa per vedere la foto appesa alla parete che sovrastava tutte le altre, raffigurava lui sorridente con il suo titolo di migliore eroe.
All might era morto, ma doveva accadere, vennero milioni di persone da tutto il Giappone, fu una morte degna del suo nome.

Abbracciai Kacchan da dietro, caldo e luminoso come il sole a mezzogiorno.
Notandomi, si giro a sua volta e i nostri occhi si scontrarono, nello stesso modo in cui si imprigionarono l'uno nell'altro 21 anni fa.
Io e lui siamo destinati ad amarci, ma c'è ne siamo accorti un pochino troppo, lui troppo accecato dall'orgoglio e io dai miei demoni.
Ma siamo qua.

"Buongiorno amore" gli dissi vedendo che stropicciava gli occhi pigramente.
"5 minuti" mi disse lui prendendomi con le sue braccia muscolose mentre sorridevo tranquillo.
"Come faccio a dirti di no se mi guardi così?" Gli dissi mentre mi staccavo per andare a preparargli la colazione.

Vivevamo in una casa meravigliosa, io la volevo piccola e accogliente, Kacchan no ovviamente; ma trovammo un compromesso. Un attico fuori dalla vita rumorosa della città, solo io e lui.

Mi prese la mano.
"Dove vai? Resta qui" biascicò sopra il cuscino.
"Ti preparo la colazione"
"Fanculo la colazione" rispose tirandomi verso il letto.

"Come stai?" Mi chiese aprendo gli occhi completamente, Forse per trovare qualche segno di occhiaie o sofferenza.
Ma sul mio viso c'era solo serenità.
"Mai stato meglio, te?" Risposi curioso.
"Ora che tu stai bene, sto bene anche io" mi disse mentre mi passava una mano sui capelli e io gli regalavo un bacio, dolce e passionale.

Dio i suoi baci, non ne avrei mai avuto mai abbastanza.

"Cazzo" imprecó mentre io lo guardai stranito
"Cosa?" Risposi leggermente preoccupato
"Dovevo essere 3 ore fa in città ad aiutare per il nuovo festival degli studenti" disse con disinteresse mentre il suo telefono continuava a vibrare.
"Sei il solito"

Prese il suo cellulare e lo lancio contro la finestra, rompendola, per la quarta volta.

"L'avevo appena fatta riparare" dissi andando verso questa facendo un espressione accigliata.
"Non ci vado" disse lui rimettendosi le coperte addosso.
"E invece si"
"No invece, lo sai perché?"
"No e non voglio sentirlo"

Lui si alzò di scatto, prendendomi il viso e baciandomi.
"Perché voglio stare qui tutto il giorno con te a barciarti e toccarti, perché sei la mia unica fonte di carica" disse lui lanciandomi sul letto.

Risi, a quelle parole troppo romantiche per lui.
"Che adulatore" gli dissi.
"Hai visto?" Mi rispose baciandomi e facendomi il solletico.

"Ti amo Kacchan, sei la mia vita" dissi guardandolo.
"E tu la mia, amore mio"

Ad essere un bambino solo spaventano, ad un adulto felice è sposato con la propria anima gemella, è uno schiocco di dita.
Lo vedo ancora, il me di 20 anni fa, distrutto dalla vita, dalla morte dei propri genitori a cui le persone davano la colpa.
Ma ne vedo un altro di bambino, capelli biondi esplosivi, col peso di un intera società tossica sulle spalle.
Lui prima di completarmi, mi salvó, dalla morte e dalla vita. È io salvai lui.

Ora quei due bambini sono grandi, ma dentro di noi, abbiamo dal quel giorno in quel bosco 21 anni fa, i nostri tatuati sul cuore.
Indelebile, incancellabile, immortale.

L'amore ha vinto, noi abbiamo vinto.

E anche voi.

Fine

Angolo autrice (importante promesso)
Mi sento patetica, l'ultima volta che ho aggiornato sono stati 11 mesi fa. La prima volta che ho scritto una storia, piccola e immatura, 4 anni fa.
Sapevo che questa sarebbe stata l'ultima, perciò è stata dura, chiedo scusa, io non sono debole.
Tendo solo a scappare dai problemi e dalla realtà, e di quanto odi la fine di qualcosa. Il mio stile di scrittura è cambiato, sono cambiata io.
Ma durante la mia storia, ho promesso ai miei lettori di concludere sempre le storie.
E, anche se con un po' di ritardo, io mantengo sempre le mie promesse, ed eccoci quà.
Vi auguro il lieto fine che hanno avuto Kacchan e Deku in tutte le mie patetiche storie. Siate gentili e trattate gli altri come volete essere trattati, siate felici.
Viaggiare, conoscete e amate.
Io vi ho amati.
Per l'ultima volta, la vostra amata autrice.
XxVikyX