Pt. 26 VIVI?

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Deku pov.
In quella frazione di secondo, mentre mi ero lasciato cadere nel vuoto... giurai di averlo visto. Così bello, era lui.
Ma era solo una visione, perché lui era morto, ed io stavo morendo.
Solo.
Anche quando sentii dei passi che mi venivano incontro, anche dopo aver visto il suo cadavere non ci credevo. Lui era.. morto. E io sarei andato con lui, era giusto così.
Abbiamo iniziato insieme e finiremo insieme.
Gli sorrisi, felice che la mia ultima visione era il suo viso, anche se in questo momento contorto in un'espressione malinconica.
Ma così bello.
Ma ora stavo guardando il cielo, limpido e azzurro. Ero in pace con me stesso ? No, e probabilmente non lo sarei mai stato, ma va bene così. Perché ora eravamo pari.

Ma vidi un ombra coprire il sole, urlare, quasi a volere strappare la mia anima nel cercare di raggiungermi. E anche la sua.
Ma cosa potevo fare io? Ero già morto nella mia testa, Dio, lo ero già da ore.
Dovete credermi, anche quando mi prese il braccio, con la sua forza disumana data da tutti gli anni di allenamento insieme, non ci potevo credere.
Perché ero stanco, stanco di illusioni, e intanto mi chiedevo perché la caduta fosse così lenta.
Almeno lasciatemi morire in pace.

"Cosa cazzo stai facendo? Sprecare la tua vita così!"
E allora fu in quel momento che spalancai gli occhi, come se avessi appena visto la morte in faccia. E lo era, oppure non si spiegava.
"Cosa?"
"Come devo fartelo capire idiota? Suicidandomi con te?"
E mi bació, mi ricordo il nostro primo bacio, nell'acqua congelata. Ma non facevo altro che guardarlo, senza crederci. Mi resi conto che avevo paura che sparisse.
E lo strinsi, lo strinsi come quando avevo gli incubi, come quando da piccolo gli raccontai quello che mi era accaduto. Lo strinsi per non lasciarlo, per tenermelo stretto.
Stavano ancora cadendo, o eravamo già morti.
Senti i suoi piedi a terra, e il mio respiro che sembrava volere uscire da me, il mio cuore che sembrava voler uscire dal petto.
"Non è possibile" sibilai con le lacrime agli occhi.
"Non mi hai aspettato"
E li, Dio, solo Kacchan che era lì con me avrebbe potuto giurarlo.
Ma piansi, piansi come un bambino tra le sue braccia, le uniche.
Tirai fuori tutto.
"Non ci- non ci posso credere" singhiozzai.
"Mi hai salvato Deku, mi hai toccato"

Mi abbracciò, facendomi capire che fosse reale.
"Kacchan" ansimai spaventato.
"Ciao Deku"
"Bentornato" gli dissi mentre mi prendeva il viso asciugandomi le miliardi di lacrime che si ostinavano a scendere senza smettere un secondo.
"Come hai potuto?" Mi disse riferendosi a quello che era accaduto, il mio suicidio.
Era arrabbiamo, lui?
"Io? Io.. tu come hai potuto? Come pensi che possa vivere la mia vita senza di te?"
"Dovevi vivere una vita piena"
Gli tirai uno sguardo che lo fece indietreggiare di qualche passo.
"Chi credi che io sia? Non ci credo che l'hai pensato davvero. Io non posso vivere senza di te"
"Avrei dovuto lasciarti morire?"
"Si, Kacchan" gli risposi, forse un po' per la disperazione.
Ma la verità era che volevo vivere, ma la mia senza di lui non era vita. Non era niente.
Venne vicino a me, così vicino da farmi venire le vertigini, come ogni volta che mi guardava così.

Il rumore dello schiaffo che mi tirò rimbombò su tutta la strada deserta, i senzatetto se ne erano andati.
Mi ha tirato uno schiaffo?
"Ma che-"
"Di ancora una cosa del genere e giuro, io ti ammazzo"
"Scherzi?"
"Mai stato più serio, Deku"
"Non ci credo, quindi io posso vivere senza di te, ma tu non puoi senza di me"
"Esatto, non posso"
"Sei sempre stato un egoista, ma non cambi mai, vero?" Gli spurai addosso deluso mentre l'adrenalina del salto spariva.
Ero solo stanco.
"Come faccio, con l'amore della mia vita che si suicida per causa mia?" Disse.
Alzai lo sguardo ed era lui ad avere le lacrime agli occhi, mi sentivo quasi male dal magone che avevo in gola.
Guardai il tetto dell'edificio.
"Se non fosse stato per te, io da quell'edificio mi sarei buttato anni fa, la tua predica è inutile"
"Non puoi dire.. non c'è la faccio. Non lo capisci, TU MERITI DI VIVERE, DI ESSERE SALVATO, di avere tutto quello che ti serve. Come posso morire se non sei al sicuro"
"Non morire Kacchan" gli risposi stanco anche di piangere.
Non rispose e si mise a guardare il cielo.
Si sedette e io feci lo stesso accanto a lui.

"Scusa" mi disse facendomi spostare lo a sguardo su di lui.
"Avevo paura di perderti in altra volta, e rimanere solo, per sempre, mi sarei suicidato anche io a un certo punto probabilmente" mi disse mettendomi le mani sui capelli.
Ancora lacrime silenziose.
"Sei tu la mia salvezza Kacchan, e ancora una volta mi hai salvato. Scusa se non ti ho aspettato"
"Fa niente"
La tensione era così pesante da mangiarmi vivo.

"Avevi ragione"
"Su che cosa?" Gli dissi appoggiando la testa su di lui. Eravamo entrambi stanchi, delusi, illusi.
Ma lui era qui, e dentro non potevi essere più felice. Ma come sarebbero andate le cose?
"Non dovevamo andare alla Yueei" disse.
E Dio non so da quanto tempo non lo facevo. Ma scoppiai a ridere, una risata vera. Così vera da farmi venire le rughe al viso e la faccia tirata. Così vera da farmi venire le lacrime agli.
"Vieni qui" mi disse tirandomi a se.
"Siamo insieme, ti giuro che lo saremo per sempre ora"
"Giuramelo"
"Te lo giuro, Deku" mi Disse baciandomi intensamente.
Le nostre fronti si toccarono, un tocco leggero, magico. Era qui con me.
"Ti amo"
"Non sai quanto" fini lui.
Potevamo vivere felici ora, eravamo insieme,
vivi. Non ci credevo ancora.
Ma Kacchan era lì, e questo andava bene. Anche se fosse il paradiso.

Angolo autrice.
È la mia terza storia, e ho sempre postato un capitolo a settimana circa. Per questo ci ho messo 3 mesi. In realtà l'ho scritto ieri, ma vi giuro.
Non avevo voglia, ispirazione.
Ma ho sempre promesso che le storie saranno finite, e anche questa avrà la sua fine.
Ci vediamo all'ultimo capitolo, l'ultimo, magari in tempi decenti. Promesso.
Scusate ancora💞

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