Cuore, che parola o meglio che parolone.
Qualcosa che bate, qualcosa che si rompe, che si lacera. Cuore.
Cuere, respiro, anima, pensiero. Tutte le parole importanti sono minuscole, che però richiudono tutta la loro grandezza.
4 parole come i simboli delle carte, dipende tutto, se perdi o vinci, se lotti o ti arrendi.
Cadere in tentazione proibita, dolce, rischiare e forse... sentirsi vivere o rimanere impassibili, seguire le regole, sentire sempre un retrogusto amaro che poi copre tutto, rimanere passivi rimanere quindi immobili sempre e comunque e forse in una sicurezza forse vera, forse falsa.
Cuore che batte forsennato vedendo quel viso, respiro corto quasi spaventato e corpo rigito.
Ognuno di noi sa i propi peccati, ognuno di noi sa cosa ha fatto di sbagliato.
E i pensieri ritornano nelle presentazioni e tabelle.
Forse è propio nel momento che senti vergogna che capisci di essere cascato nel gioco dei ruoli come quei rolaply i ruolo di gioco, ma li, sai cosa devi fare e che puoi smettere quando vuoi, ma nella vita non conosci le regole, non capisci che cadi nella trappola della tabella.
Cuore, che duole perché sai che sbagli, ma è propio questo, i rischi delle cose proibite, di sbagliera.
"Allora famiglia lui è Stiles, Stiles loro sono Talia cioè mamma, lui è Robert cioè papà, Cora e Derek che comunque li conosci già" parla Laura sicura e ho come la sensazione che lei sappia tutto, che lei abbia aperto il mio armadio con le mie ombre e sappia tutto.
Silenzio prima che l'ospitalità di mamma prenda vita e cominci a parlare.
"Allora come vi siete conosciuti?" ed ecco la domanda che dovrebbe mettere in imbarazzo ogni ragazzo che ha avuto una relazione con mia sorella, ma lui sorride al contrario cominciando a parlare e gesticolare.
Ecco, lo fa di nuovo se ne frega delle tabelle, se ne frega dei pregiudizi è solo se stesso.
"Frequento l'ultimo anno quest'anno e l'anno scorso la scuola ci ha mandato in luogi dove vorremmo lavorare e io vorrei fare l'astrofisico e la mia giuda era Laura siccome la scuola la conosce. Posso dire che è ottima come giuda ma pessima come amica." "Hey" "Sta zitta che lo sei, mi hai ricattato." e cominciano a battibeccare ed ecco che il cuore dole perché solo allora ti accorgi che tu non hai mai avuto veri amici, che mai nessuno si è comportato così con te, ma non per rispetto ma ben si per paura.
Paura di essere la prossima vittima di uno scherzo, paura di rompere quella tabbela quel vicolo e quel gioco che non si sa com'è iniziato come anche la terra.
Se rompi gli schemi e quella maledetta tabella sarai più libero o condannato?
Credo che sia sempre stata la paura di scoprire ciò a fermarmi dal provarlo.
Forse vuol dire anche libertà, ma che sapore ha la libertà? Forse diversa dalla prigionia, migliore.
E se fosse peggiore? Ecco cosa ci ferma sempre, la paura.
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Ottuso ma carino sterek
FanfictionQuesta è la storia basata alla one-shote di @Blu992 se non sbaglio era la 187 dalle oneshote Sterek. Come il ragazzo popolare si innamora del ragazzo col sarcasmo perenne. Sara soprattutto dal punto di vista di Derek ma ci saranno anche degli altri...