Capitolo 5.

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POV MARTINA
Mi sveglio all'ultimo minuto, come sempre. Prendo le prima cosa che trovo nell'armadio e scendo di corsa. Oggi ho la simulazione dell'esame, non posso fare tardi. Afferro le chiavi della macchina sul mobiletto ed esco di corsa.
Arrivo a scuola giusto in tempo, trovo Lodo disperata che mi chiede se le faccio copiare il compito e io provo a suggerirle le risposte senza che la prof se ne accorga.

Finite le lezioni ci confrontiamo e io credo di essere andata abbastanza bene.
<< Tini, vieni con noi al cinema?>> mi dice Lodo indicando Diego e Peter.
<< non posso ragazzi, vado a vedere il campionato regionale di boxe visto che mio padre ci tiene tanto... se volete potete venire anche voi.>>

Lodo si guarda con Diego che le dà l'ok per venire.
<< perfetto allora ci vediamo alle 16 all'ingresso.>>

Li saluto e ritorno a casa. Mio padre è nervosissimo, qualificarsi significherebbe tanto per lui è il fatto che abbia affidato questa speranza le mani di uno nuovo lo rende ancora più agitato. Mi preparo, metto qualcosa di semplice e sportivo e andiamo per assistere all'incontro. Arrivo e trovo Lodo, Diego e Peter che mi stanno aspettando.
Ci salutiamo ed entriamo, c'è pieno di gente.

POV JORGE.
La sveglia suona, ma io sono già sveglio con gli occhi spalancati. È da ieri che non faccio che pensare all'incontro di boxe di oggi. È sempre stata una mia passione, ma non ho mai gareggiato, mio padre non me l'ha mai permesso. Dice che è da falliti e che potrei rovinarmi i connotati. Non capisce proprio che tutto questo mi dà grinta e mi permette di stare bene.

Mi alzo e vado sotto la doccia e intanto mi ricordo che stasera ho un appuntamento, con Martina. Non ho ancora idea di cosa farò, ma voglio conquistarla. Quella ragazza manda in crisi ogni mia sicurezza e mi fa venire voglia di baciarla e stringerla a me ogni volta che i miei occhi incrociano i suoi.
Ok Jorge pensa ad una cosa alla volta. 

Prima la gara, poi Martina.

La mattinata passa in fretta e subito dopo pranzo vado nel luogo dell'incontro. Ad accogliermi c'è il signor Alejandro.
<< Jorge, hai fatto benissimo a venire in anticipo. Volevo parlarti prima dell'incontro.>>
<< mi dica tutto.>>
<< bene, l'avversario di oggi è abbastanza forte, quindi sarà difficile batterlo. Sappi che comunque confido in te e che qualunque sia il risultato diventerò il tuo allenatore. Hai un gran potenziale, Blanco.>>
<< beh grazie davvero Alejandro. Sono davvero onorato.>>

Gli stringo la mano e sento lo speaker dire che tra 20 minuti inizierà l'incontro. Vado nello spogliatoio, quello che sento è adrenalina allo stato puro. Ho le gambe che scalpitano, il cuore che mi batte a mille, lo stomaco è sottosopra. Puoi farcela Jorge. È questo che mi ripeto. Alejandro viene a chiamarmi ed eccomi salire sul ring, mettere i guantoni, fare un bel respiro.
I cronisti iniziano a parlare.


BENVENUTI AI CAMPIONATI REGIONALI DI QUESTA NUOVA STAGIONE. STASERA VEDREMO SUL RING IL PUGILE JEAN GALINO ALLENATO DAL COACH FERRO CONTRO LA NUOVA LEVA DELL'ALLENATORE STOESSEL, JORGE BLANCO.

Aspettate. Ho già sentito questo cognome...

Martina.

 Sarà solo una strana coincidenza, mi giro verso Alejandro che mi fa l'occhiolino e vedo che sta parlando di spalle con...

Martina. 

Ma che ci fa qui? La vedo con quella Lodovica e un paio di ragazzi.

Suona il campanello che annuncia l'inizio del round. Ok Jorge concentrati. Penserai dopo a lei.
Destro, gancio sinistro, schiva. Il primo round finisce in parità. Abbiamo 10 minuti di pausa tra un round e l'altro. 

Scendo dal ring e corro da Alejandro, noto che Martina è sugli spalti e parla con un tizio, forse non mi ha ancora visto.

<<bene Jorge, stai andando molto bene.>>
<< sto cercando di fare del mio meglio... ma ora posso chiederti una cosa Alejandro?>>

Sono curioso di sapere, troppo.
<< certo dimmi tutto.>>
<< hai una figlia per caso?>>
<< si, è proprio laggiù sugli spalti. Si chiama Martina, perché?>>
<< niente mi sembrava di aver già sentito il tuo cognome e allora ho pensato di conoscere tua figlia.>>

Forse il destino con questo vuole dirmi qualcosa, ma andiamo Jorge quando mai tu hai creduto al destino? 

Smettila di fare la ragazzina. Ora vai e metti quel Galino KO.

Round 2. Si comincia. Nonostante cerchi di stare attento sul mio avversario, non riesco a non posare lo sguardo su Martina, che sta lì e non guarda minimamente la competizione, ma pensa a ridere con quell'idiota che gli sta affianco.
Che mi succede?  Perché non mi guarda?

Inizio a tirare fuori tutto quello che ho dentro e lo scarico contro l'avversario. 

Tutto l'odio per i miei genitori, tutte le volte in cui mi sono sentito un errore.
Destro, sinistro, sinistro, destro fino a quando non lo colpisco alla pancia e Galino cade a terra.
3-2-1 è KO.

Tutti esultano, vedo Alejandro corrermi incontro e il boato del pubblico. 
<< benvenuto nel mio team Blanco, sono fiero di te. Continua così.>>
Lo ringrazio, ma cerco con lo sguardo Martina che tutta disinteressata viene verso il padre.

<< grande papi, è iniziata bene la stagione, no?>> . Dà un abbraccio al padre.
<< grazie di essere venuta tesoro, vieni ti presento il campione.>>
Alejandro si sposta di mezzo e io rimango a guardarla.

<< Jorge, lei è mia figlia Martina. Ora vi lascio, devo andare a rilasciare un'intervista.>> 

Alejandro se ne va e io non riesco a trattenere le risate. Lei si avvicina.

Se ci sei tu. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora