Questa mattina ho deciso di ripulire la soffitta dalle ultime cianfrusaglie che mi rimangono di mia nonna, sono sola fortunatamente, Michael non è rientrato questa notte, probabilmente è con una delle sue ultime conquiste ma sinceramente non mi interessa. Mentre penso a come organizzarmi per l'intera giornata, inciampo in qualcosa:
« Maledizione che dolore! », grido;
Abbasso gli occhi per vedere cosa diavolo mi abbia fatto perdere l'equilibrio e noto un piccolo cofanetto in legno bianco con un lucchetto: "cosa diavolo ci fa una cosa del genere in soffitta? E soprattutto perché è chiuso a chiave?", mi chiedo sconvolta, "la nonna aveva dei segreti?".
Mi dirigo al piano inferiore, pensierosa; inizio a cercare in ogni angolo della casa la chiave del cofanetto ma mi imbatto in una bustina di cocaina; sto per aprirla e fiondarmici sopra, quando all'improvviso rivedo nella mia mente il viso di mio padre, mi blocco e con le lacrime che mi inondano gli occhi chiudo bruscamente la bustina e la getto di nuovo nel cassetto. Mi siedo sul pavimento con le spalle al muro, porto le ginocchia al petto e inizio a piangere sconsolata:
« Come ho potuto ridurmi in questo stato?... Papà ti prego aiutami! ».
Prima di andare in ospedale decido di fare una doccia poi indosso frettolosamente un paio di Jeans a vita alta, una maglietta corta bianca e un paio di vecchie scarpe da ginnastica; lego i capelli in una coda alta e esco di casa. Varcate le porte del reparto dove si trovano mia madre e mia sorella vado direttamente dal Dottor Christopher che mi accoglie come al solito con un sorriso sgargiante e con un caloroso abbraccio. Mi offre una tazza di caffè e mi spiega che purtroppo, per l'ennesima volta non ci sono miglioramenti. Triste e delusa mi dirigo prima da mia sorella e poi dalla mamma e ad entrambe racconto un mucchio di bugie:
« Io e Jason stiamo bene. Michael si prende cura di noi con amore ogni giorno »;
Guardo l'ora, si è fatto tardi devo correre a lavoro. Mi precipito nel ristorante in cui lavoro da due anni e inizio immediatamente il mio turno. Ho appena iniziato quando all'improvviso sento gridare un uomo, mi volto spaventata: un signore di mezza età è stramazzato a terra e un ragazzo scuote il corpo inerme dell'uomo. Mi faccio strada tra la folla spintonando tutti; il signore steso a terra è privo di sensi, penso immediatamente ad un arresto cardiaco e senza pensarci due volte spingo via il ragazzo e tento un massaggio cardiaco di salvataggio. Dopo quindici minuti sono esausta, sembrano passate ore ma proprio quando mi aspettavo il peggio il signore apre gli occhi e respira profondamente. Sospiro dal sollievo e chiudo gli occhi, sento una mano afferrarmi il braccio e scatto dalla paura pensando a Michael ma invece è il signore dagli occhi gentili che mi guarda pieno di gratitudine:
« Grazie signorina, qual è il suo nome? »;
« Io... il mio nome è Maddy. Ma la prego signore non si sforzi. »;
« Grazie Maddy, dimmi cosa posso fare per te e io troverò il modo di ripagarti »;
« Oh no signore, non si preoccupi per me; piuttosto aspetti qui tranquillo mentre io chiamo un ambulanza »;
Il giovane ragazzo mi segue e io lo lascio fare; mi afferra delicatamente un polso, mi volto e all'improvviso sento il vuoto nello stomaco, mi ritrovo davanti un adone in carne e ossa: occhi blu, capelli castano scuro, mascella scolpita, alto e atletico. Lui mi guarda e sorride dolcemente, mi accorgo che mi sta accarezzando la mano e sobbalzo dalla sorpresa:
« Ma cosa stai facendo? », chiedo con voce più alta del solito, che tradisce il mio stato d'ansia, lui stacca la mano dalla mia lasciandomi una scia di fuoco sulla pelle: proprio nel punto esatto in cui si sono posate le sue dita;
« Volevo solo ringraziarti, scusami »;
«E dalle tue parti si ringrazia così? », decido di punzecchiarlo un po';
Lui sorride maliziosamente; scuoto la testa sorridendo, fingendo disapprovazione e inizio a comporre il numero dell'ospedale: quest'uomo bellissimo percorre il mio esile corpo con il suo sguardo felino e io rabbrividisco. Quando finisco la mia telefonata mi sussurra dolcemente:
« Grazie di tutto signorina Maddy », lo guardo perplessa con la bocca spalancata e lui mi strizza l'occhio indicandomi con il dito il petto, abbasso lo sguardo e ricordo improvvisamente di avere un cartellino con il mio nome inciso sopra: arrossisco imbarazzata mentre lui si gira e torna vicino l'uomo a terra.
Aspetto come tutti l'arrivo dell'ambulanza e il signore prima di essere portato via mi chiama per nome:
« Maddy... Maddy, quando puoi passa a trovarmi in ospedale. Chiedi del signor Liam Carter »;
Il giovane ragazzo mi fissa intensamente:
« Qual è il tuo nome? », grido al giovane senza rendermene conto;
« Se verrai in ospedale ti dirò il mio nome, signorina Maddy »;
« Sei uno sfacciato », urlo di rimando scherzosamente; lui mi guarda, sorride e mi strizza l'occhio.
Continuo il mio turno di lavoro ma nella mia testa ho solo il suono della voce di quel ragazzo e il suo bellissimo viso: "cosa mi sta succedendo? Maddy, non puoi comportarti come una ragazzina in preda alla sua prima cotta per il primo ragazzo carino che ti sorride: contieniti". Ho finito di lavorare ma la mia giornata non è ancora terminata: corro a prendere la macchina e vado a recuperare Jason all'asilo; quando mi vede mi corre incontro, io mi abbasso e lui mi salta addosso riempiendomi di baci:
« Ti sei divertito tesoro? »;
« Si mami, però ora voglio mangiare »;
« Certo amore, andiamo subito a fare la spesa e andiamo a casa »;
« Voglio la pasta! »;
« Come desidera sua maestà »;
Jason scoppia a ridere e questo sicuramente per me è il suono più bello del mondo: vederlo sorridere mi riempie il cuore, e ogni volta che mi chiama mami mi sciolgo come un ghiacciolo. Torniamo a casa con la spesa e trovo Michael stravaccato sul divano, ubriaco come una spugna. Si alza barcollando e io già so cosa sta per succedere, anticipo Michael e prima che possa avvicinarsi prendo Jason e corro al piano di sopra , con il cuore spezzato chiudo a chiave Jason nella stanza di Lena giusto il tempo per proteggerlo da quello che sta per succedere; mi sento afferrare per la vita e vengo trascinata da Michael fino alla mia stanza, lo lascio fare quel che vuole, "finirà presto. Tra poco crollerà ubriaco" penso per consolarmi. Come previsto Michael crolla sul mio corpo a peso morto, io lo butto di lato, mi rivesto e vado a prendere Jason "sorridi, non puoi farlo spaventare":
« Ti sei nascosto bene? Adesso vengo a cercarti »;
Sento Jason ridere e sono sollevata che non abbia capito la gravità della situazione. Faccio finta di non vederlo e lui sgattaiola via dalla camera e corre a nascondersi in cucina; scendo le scale e vado a preparare il pranzo. Mentre sono impegnata ai fornelli mio fratello esce dalla sua tana: il tavolo, e si attacca alle mia gambe come un koala e io rido di gusto. Dopo pranzo decido di portare il mio fratellino al parco; "che pessima idea. Sto correndo da mezz'ora".
« Jason, non correre! Potresti farti male», grido spaventata;
« Corri... corri Mami! ».
Dopo averlo corrotto con il gelato al mirtillo, sono riuscita a trascinare via Jason dal parco, apro la porta di casa distrutta e sento delle voci e risate sguaiata provenire dal salotto:
« Volete che la mia fidanzata vi delizi con le sue prestazioni? »;
Sto cercando con tutte le mie forze di trattenere il vomito: "basta! Vado via immediatamente". Faccio segno a Jason di star zitto e lui ovviamente lo prende come un gioco; saliamo al piano di sopra, prendo le cose necessarie per Jason e per me e dei soldi dal cassetto della mia camera, ma mi imbatto nel cofanetto della nonna. Decido di portarlo con me. Infilo tutto in una borsa e andiamo via.
Non so dove andare sono disperata e inconsciamente guido fino all'ospedale, parcheggio e mi guardo intorno:
« Adesso cosa facciamo? »;
Ho la testa appoggiata al volante e all'improvviso sento bussare al finestrino: sobbalzo dalla paura e mi giro di scatto:
« Cosa ci fai qui Maddy? », mi dice Christopher sorridendomi;
Senza pensarci troppo esco dalla macchina e mi fiondo tra le sue braccia e piango, lui mi culla dolcemente e aspetta paziente una mia risposta:
« Ho bisogno di aiuto Christopher, sono disperata »;
« Cosa succede bambina mia? Sai che puoi dirmi tutto! »;
Inizio a tremare, non so da dove iniziare:
« Io... io sono scappata di casa... Michael... lui voleva offrirmi ai suoi amici in cambio di soldi e... e ho bisogno di aiuto per disintossicarmi... devo riprendere il controllo della mia vita... per Jason, per me... »;
Christopher sembra sotto shock ma la sua presa è salda, mi prende il viso tra le mani e mi sorride:
« Ci sono io qui ad aiutarti bambina mia. Vieni andiamo a casa starai da me da questo momento in poi ».
Varco la porta in legno dell'enorme casa di Christopher: sono a disagio, non so come comportarmi, Jason si guarda intorno entusiasta e sorride timidamente quando vede la signora Britney venirci incontro, lei sembra felice di vederci:
« Maddy tesoro come stai? »;
« Chiedo scusa per il disturbo signora, sono mortificata di essere piombata così all'improvviso in casa vostra! »;
Lei mi sorride amorevolmente si avvicina e mi accarezza la guancia:
« No cara non dire così, sono felicissima di averti qui. Ero così preoccupata per te e Jason, credimi sono molto più tranquilla sapendovi sotto il mio tetto ».
Sorrido goffamente non sapendo bene cosa aspettarmi da ora in poi: sono preoccupata, "Christopher cosa penserà di me adesso?", mi chiedo tormentandomi le mani nervosamente mentre siedo sul divano; Christopher si siede accanto a me, sembra più serio del solito, mi guarda e sospira:
« Sai che dovrei mandarti in comunità non è vero? »;
« Sì! », rispondo con voce strozzata cercando con tutta me stessa di trattenere le lacrime;
« Ma tuttavia ho deciso di darti una possibilità, sei una ragazza forte e io mi fido di te. Proviamo a vedere come va, ovviamente non sarai sola ti aiuteremo io e mia moglie: lei è una psicologa e ne abbiamo già parlato, resterai da noi e lei ti ascolterà tutte le volte che ne avrai bisogno »;
I miei occhi si riempiono di lacrime, non so bene se sia per gratitudine oppure perché sono consapevole di aver fallito nella mia vita: una cosa è certa, ho bisogno di aiuto e subito.
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UN INTRECCIO PERFETTO
Chick-LitLa vita di Maddy è stata stravolta nel giro di una sera. Un secondo, basta così poco per perdere tutto e toccare il fondo. Ma il destino è sempre dietro l'angolo. Maddy troverà il diario della nonna Magda, grazie al racconto di quelle pagine scoprir...