Testo.

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Fratelli umani che dopo noi vivete,

non abbiate con noi i cuori induriti,

perché se avete pietà di noi, poveri,

Dio avrà più presto pietà di voi.

Voi ci vedete qui, in cinque, sei, appesi:

quanto alla nostra carne, troppo nutrita,

dopo molto tempo è divorata e putrida,

fino all'osso, siam polvere e cenere.

Della nostra sventura, nessun si rallegri,

ma pregate Dio che tutti noi assolva!

Se noi vi chiamiamo fratelli, non dovete

averne sdegno, anche se siamo uccisi

dalla giustizia. Tuttavia voi sapete

che animo turbolento hanno gli uomini.

Perdonateci, perché siamo trapassati,

verso il figlio della Vergine Maria,

ché la sua grazia non ci sia arida,

e ci preservi dalle fiamme infernali.

Siamo morti, nessuno ci tormenti,

ma pregate Dio che tutti noi assolva!

La pioggia ci ha lavati abbastanza

e il sole ci ha anneriti e seccati;

Gazze, corvi ci hanno gli occhi scavati,

e strappata la barba e le sopracciglia.

Mai un solo istante restiamo seduti;

di qua e di là, come fa il vento soffiando,

a suo agio, senza tregua siam sballottati

e in più colpiti e dagli uccelli beccati.

Non siate della nostra confraternita,

ma pregate Dio che tutti noi assolva!

Principe Gesù che hai potere su tutti,

fa che l'inferno in potere non ci abbia:

non avendo nulla a che spartire con lui.

Uomini, adesso, non derideteci,

ma pregate Dio che tutti noi assolva.

La ballade des pendusOù les histoires vivent. Découvrez maintenant