1//La prima volta che ti ho incontrato//

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La prima volta che ti ho incontrato il sole era alto nel cielo, una fresca brezza estiva rendeva più sopportabile il caldo afoso che aveva caratterizzato quell'estate.
Avevo cinque anni, ero ancora un piccolo bambino con dei morbidi ricci scuri a darmi un'aria da cucciolo sperduto, con il viso occupato da due enormi occhi castani che si muovevano ovunque curiosamente, scrutando qualunque cosa suscitasse il mio interesse. Mio padre Menezio ed io eravamo in viaggio per la Grecia, riteneva che un futuro re avesse il dovere di studiare altri regni e instaurare fruttuose amicizie, per questo ci ritrovammo a Ftia, alla corte del re Peleo. Ho ricordi confusi di quei momenti, in quanto fossi ancora un bambino, ma ricordo la prima volta che sentii pronunciare il tuo nome.

Peleo era un uomo gentile, ricordo avesse accolto me e mio padre con tutti i dovuti onori e una sera durante uno dei tanti banchetti mi prese vicino a sé e mi disse «Sai giovane Patroclo, anch'io ho un figlio. È poco più grande di te ed è un vero piccolo guerriero. Ti piacerebbe conoscerlo? Il suo nome è Achille».

Annuii titubante, riflettendo sul fatto che avere qualcuno con cui giocare fosse indiscutibilmente meglio che passare ore infinite con mio padre che parlava di politica con altri uomini.

Il giorno seguente delle schiave mi condussero in un villaggio poco distante dal palazzo di Peleo e mi scortarono ad una capanna. Vicino questa modesta costruzione si trovava un fiume che scorreva lento, una figura dinanzi ad esso.

Un bambino alto, con la pelle abbronzata e lunghi boccoli biondi che gli sfioravano le spalle scossi dal vento leggero. Una sottile tunica bianca, lagata con un cordoncino alla vita, piedi nudi immersi nell'acqua. Una lancia in una mano ed un piccolo animale morto nell'altra.

«Principe! Venga qui c'è una persona che vuole incontrarla!» urlò dolcemente una delle schiave.

Il bambino si voltò ed un paio di occhi in cui riuscii a distinguere migliaia di sfumature d'azzurro mi si presentarono davanti. Il volto delicato, estremamente serio, le labbra rosa e lo sguardo fiero.

Achille si diresse spedito verso di me, posando la lancia ed il corpo di quella che mi sembrò una lepre sul suolo. Mi raggiunse e mi studiò attentamente, mettendomi a disagio con quello sguardo severo ed intimidatorio, così strano per un bambino di soli sette anni.

«Chi sei?» mi chiese freddamente, con una punta di curiosità e diffidenza nella voce.

«Io- io sono Patroclo» sussurrai timidamente.

«Sei il figlio di Menezio?».

«Si, mio padre è Menezio, re di Opunte» affermai sicuro di me.

«Sei simpatico.» disse lui semplicemente. «Forza vieni a giocare nel fiume, fa caldo».

Lo vidi correre velocemente e gettarsi nelle acque calme del fiume.
Era particolare quel bambino. Mi attirava a sé ed io iniziai a correre per raggiungerlo.
Passammo tutto il pomeriggio e tutti quelli successivi a schizzarci l'acqua del fiume, correndo per i boschi, esplorando in giro, sonnecchiando tra i fiori.
Divenni il mio compagno di giochi.

Venne il giorno della partenza, ma non fui io a partire.
Mio padre tornò da solo ad Opunte, dicendomi questo prima di andar via.
«Ascoltami Patroclo. Le amicizie fruttuose sono ciò che fanno grande un re ed il suo regno. Un esercito come quello che ha Ftia ci può essere utile. Tu sarai re e come te anche Achille lo diventerà. Due re che crescono insieme crescono più forti. Diventa un uomo grande Patroclo e rendi grande il tuo regno».

Quella fu l'ultima volta che vidi mio padre.

Crebbi alla corte di Peleo.
Passai, però, tutta la mia vita nella capanna nel bosco con Achille. Usavamo quella capanna per esercitarci a combattere e a cavarcela da soli, per diventare dei veri uomini, forti e coraggiosi.

Achille crebbe amando i giochi di spade, lo stridio delle lame, l'impugnatura di una lancia, il rumore dello scoccare delle frecce, combattere corpo a corpo, la musica.

Io crebbi amando la lettura, la scrittura, l'arte, la scultura.

Crebbi amando le note delicate che Achille imparò a produrre con la cetra, facendo invidia persino ad Apollo.

Crebbi con un uomo che sarebbe dovuto essere mio fratello, eppure tutto diventò tranne che quello.

ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! Benvenuti nella prima delle one shot che saranno scritte in questa raccolta. Spero vi piaceranno come vi è piaciuta la storia originale e spero di non deludere le vostre aspettative.
Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate con un commento, se avete richieste o qualsiasi altra cosa non esitate a farmelo presente.
Non so dirvi quando aggiornerò a causa del carico enorme di studio che ho in questo periodo, ma vi prometto che il mio primo pensiero sarà quello di scrivere per aggiornare il più velocemente possibile.
Un bacio enorme miei carissimi lettori.<3

Bluen

One shots|| 𝐼𝑜 𝑒 𝓉𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒|| patrochilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora