6//la persona giusta//

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!CONTENUTI SESSUALMENTE ESPLICITI!

La leggera brezza estiva che entrava nella loro grotta segreta faceva ondeggiare leggiadramente i capelli dei due amanti, ormai cresciuti, divenuti uomini. Achille era steso sull'erba morbida, giocando con i capelli di Patroclo, il quale aveva la testa appoggiata sul suo petto e massaggiava dolcemente la cute. La calma e la pace dei sensi prevalevano in quello scenario estivo, regalando un momento di totale pace e tranquillità ai due guerrieri.
Dopo aver passato un tempo indefinito a crogiolarsi uno nelle carezze dell'altro, quello stato di dormiveglia venne interrotto da Achille, il quale, risvegliatosi, volle a tutti i costi rinfrescarsi nello specchio d'acqua di quella grotta. Si alzò di scatto, facendo sobbalzare Patroclo, e si tolse in tutta fretta la tunica ed i sandali, lanciandosi nel laghetto.
Patroclo lo guardò curioso e quasi esasperato, conoscendo estremamente bene l'irrequietezza dell'altro. Un sorriso spontaneo comparve sul volto del moro quando una zazzera di boccoli biondi uscì dall'acqua schizzando ovunque.
"Vieni Patroclo!" urlò Achille all'altro.
Patroclo guardò incerto il biondo, indeciso sul da farsi, ma velocemente scelse di liberare la mente dai pensieri e subito si alzò, togliendosi velocemente la tunica e lanciandosi nel lago.
Quando anche il castano riemerse dall'acqua i volti dei due amanti si trovarono a pochi centimetri di distanza e si persero l'uno negli occhi dell'altro. Le loro labbra si incontrarono quasi involontariamente, come se fossero nate per essere unite le une alle altre. Un bacia bagnato dall'acqua e riscaldato dall'amore coinvolse i due uomini, mentre anche i loro corpi si fondevano perfettamente, le braccia si incastrarono tra di loro, i petti forti e scivolosi si scontrarono, le dita si intrecciarono.

Stare separati era quasi fisicamente impossibile per quei due uomini. I corpi si cercavano e si chiamavano, le labbra si attraevano, ma soprattutto la presenza di uno esigeva la presenza dell'altro in qualsiasi momento. Erano una sola anima che abitava in due corpi diversi che si completavano perfettamente tra loro, come se fossero stati creati per unirsi, per trovarsi e per non lasciarsi più andare.

Il bacio intanto iniziava a diventare più languido e più bisognoso, le mani divennero insaziabili, percorrendo scrupolosamente il corpo dell'amante, non avendone mai abbastanza. Un fuoco di passione improvviso coinvolse i corpi dei due uomini.

La bocca di Patroclo prese a lambire la pelle chiara del collo di Achille, bagnandola e lasciando segni su di essa al suo passaggio, come a reclamarne il possesso. Le mani del moro si spostarono dalla schiena alle natiche del biondo, carezzando la pelle dolcemente, ma al contempo stringendola possessivamente.
Patroclo spinse il corpo di Achille verso la parete rocciosa del laghetto, facendoci scontrare lo schiena dell'altro, prestando attenzione a non fargli male. Il castano si apprestò a vezzeggiare con le labbra morbide e bagnate il petto del compagno, soffermandosi sui capezzoli, facendo sospirare l'altro.

"Patroclo, cazzo, smetti di stuzzicarmi" gemette Achille disperatamente nervoso.

Il moro allora portò velocemente le sue dita a sfiorare i contorni dell'apertura dell'altro. Inserì il primo indice delicatamente, contando sull'aiuto che l'acqua avrebbe dato nella penetrazione.
Erano poche le volte in cui Patroclo prendeva il controllo della situazione nei momenti intimi della coppia, ma ogni qual volta accadeva una nuova parte del loro rapporto veniva scoperta.
Due dita erano ora intente a modellare gli interni del biondo, mentre quest'ultimo gemeva sommessamente, stringendo le labbra tra di loro per evitare di essere esageratamente rumoroso.

"Ancora-ah- un altro cazzo" disse tra i singhiozzi di piacere Achille.
"Dimmi se vuoi che mi fermi" sussurrò con la voce rotta dall'eccitazione Patrocloo.
Aggiunse un altro dito all'interno dell'antro caldo del biondo e iniziò a massaggiare ininterrottamente la sua prostata.

Quando fu preparato abbastanza si mise con il corpo di fronte ad Achille, il quale strinse le gambe ai fianchi di Patroclo, e allineò il suo membro dolorosamente duro all'apertura adeguatamente preparata dell'altro.

Il piacere colpì entrambi, offuscando le loro menti, facendoli gemere rumorosamente. Essere così profondamente uniti era una sensazione destabilizzante anche dopo anni passati a provarla, anche dopo tutti i "ti amo".
Patroclo iniziò a spingere sempre con più potenza nel corpo dell'altro, sempre attento a non procurargli alcun dolore.
Si continuarono a scambiare baci bagnati, talvolta lievi sfioramenti di labbra, talvolta profonde danze di lingue. Le mani si strinsero possessivamente al corpo l'uno dell'altro, i loro occhi si cercarono, perdendosi nelle loro anime.
Nel momento in cui vennero, entrambi, immersi nell'acqua di un lago fino alle spalle, un sorriso di pura felicità investì i loro volti. Si sentivano completi, al posto giusto, al momento giusto ma soprattutto con la persona giusta.
Insieme ed innamorati.


ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti loves, come va la vostra vita? Mi scuso terribilmente per l'ennesima lunga assenza. La scuola mi sta prosciugando. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, spero che non vi dispiacciano le smut. Fatemi sapere cosa ne pensate. UN ENORME GRAZIE PER LE MILLE LETTURE. Per me è davvero un passo importantissimo. Non abbiate problemi a scrivermi per qualunque cosa.
Un bacio <3
Bluen

One shots|| 𝐼𝑜 𝑒 𝓉𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒|| patrochilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora