Buon viaggio

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PREMESSA: questo racconto è ambientato nel periodo dopo l'esame di maturità di Martino. Non si è ancora dichiarato gay con nessuno, e prende un anno sabbatico (in cui vuole cercare un lavoretto) prima di iscriversi all'università. Non ha mai incontrato Niccolò, visto che lui ha continuato al Virgilio e poi si è trasferito all'estero per frequentare un'accademia di musica.

Ho ambientato la storia a Londra, perché io ci ho vissuto per diversi anni e mi piaceva l'idea di scrivere un po' di questa città meravigliosa. La storia soprattutto all'inizio è praticamente identica alla mia storia personale... insomma..ci sono riferimenti a luoghi e fatti realmente accaduti a me ecco... anche alcune foto sono del mio periodo a Londra. 😊 spero vi piaccia.

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Martino chiude la valigia con difficoltà, si era fatto prendere un po' dall'ansia e aveva iniziato a metterci dentro qualunque cosa, per paura di non avere abbastanza vestiti o scarpe. Dopotutto.. cosa ci si porta quando si decide di partire con un biglietto di sola andata e non si sa se si torna fra un mese o fra un anno..? Fa mente locale per qualche secondo.. sì, direi che ci siamo. Dovrei aver preso tutto. Pensa, lasciando fuoriuscire l'aria che sembra aver trattenuto fino a quel momento. È davvero nervoso.

Aveva avuto l'illuminazione di partire per Londra un mese fa, subito dopo la maturità. Dopo essere finito in una pagina facebook chiamata "Italiani a Londra", dove un ragazzo metteva in affitto una stanza singola in una zona periferica di Londra, Martino aveva guardato le foto ed era rimasto stupito dall'unicità dell'annuncio.. la casa aveva alcune pareti interne dipinte con murales coloratissimi, in soggiorno un bosco incantato con creature mitologiche, la camera con un bel mare azzurro e delfini che saltano, in bagno un ramo di ciliegio con fiori rosa che correva attorno allo specchio.. decisamente una casa particolare. Il proprietario era un ragazzo italiano, che viveva a Londra già da due anni. Non c'erano foto sue nell'annuncio, per ovvi motivi, ma Martino gli aveva scritto chiedendo informazioni e si era rivelato un tipo molto simpatico e disponibile. Gli aveva detto che se avesse voluto andare a Londra a trovare un lavoretto lo avrebbe aiutato con tutte le cose burocratiche da fare per poter lavorare in regola.. e Martino si era convinto a fermare la stanza e partire.

 e Martino si era convinto a fermare la stanza e partire

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Martino arriva al bar e i suoi amici sono già tutti lì ad aspettarlo.. si erano organizzati per dare a loro detta "l'estremo saluto" a Marti, dicendo che una volta scoperto il fascino della metropoli multiculturale si sarebbe definitivamente innamorato di Londra e non sarebbe mai più tornato... in realtà era una grande presa in giro..visto che tutti pensavano che sarebbe scappato da lì dopo 2 settimane visto che parlava un inglese precario, mangiava solo italiano doc e non sapeva manco orientarsi un chilometro fuori Roma, figuriamoci in una metropoli con 11 linee metro diverse e quasi 9 milioni di persone di chissà quante etnie.. lo avevano preso in giro non poco i contrabbandieri, e avevano scommesso 10 euro a testa sulla durata effettiva di quella "genialata".... Luchino aveva puntato tutto su 2 settimane, Elia aveva detto che sarebbe durato massimo un mese, e Giò voleva dargli fiducia mettendo i suoi dieci euro sui 50 giorni... ovviamente Martino non sapeva nulla della scommessa.

"Eccolo!! Marti! Paga da bere stronzo!" Urla Elia vedendolo arrivare.

Neanche a dirlo, la serata finisce alle 3 con Giovanni che lo riporta a casa ubriaco perso, gli toglie le scarpe e lo butta a letto vestito. Apre l'armadio ormai mezzo vuoto di Martino, trova una maglietta e un paio di pantaloncini e si mette a letto vicino alla salma.

"Macchecazzo...." Martino apre gli occhi e si ritrova nel suo letto completamente vestito con Giò che lo abbraccia mentre russa come un trattore e sbava sul cuscino... Martino sorride, scuote la testa e toglie il braccio dell'amico prima di alzarsi e andare a farsi una doccia fredda.... in realtà un risveglio così lo aveva sognato tante volte negli ultimi mesi...beh.. non proprio così... ma l'idea di dormire con Giovanni ultimamente gli era balenata in testa spesso. Se solo sapesse che quello era uno dei motivi principali per cui voleva scappare da Roma..

Torna in camera e Giò è sveglio. "Allora?? Tutto pronto per la grande partenza?"

"Sì...credo di sì.. sono un po' in ansia, ma ormai è tardi per avere dubbi mi sa!" Sorride Martino.

"Vabbè zì... son 2 ore di aereo, non è che stai a trasferirti al polo nord..."

"Non è quello... spero di non perdermi subito il primo giorno più che altro.. il tipo della casa mi ha mandato tutte le indicazioni per raggiungerla con addirittura 3 diversi piani di viaggio... in metro, in bus, e una combinazione delle 2 cose... mi sa che è una specie di ossessivo-compulsivo o qualcosa del genere.. speriamo bene và!" Giovanni ride e fa rilassare un po' anche Martino..

"Vabbè dai.. è stato gentile! Poteva anche darti solo l'indirizzo e dirti attaccati al cazzo no..??"

Fanno colazione, Martino saluta sua mamma e alle 14.00 partono per l'aereoporto. Dopo aver fatto il check in e mangiato qualcosa, Giovanni abbraccia Marti e lo tiene stretto per qualche secondo che sembra infinito. Potrebbe giurare di aver visto un velo di lacrime in quegli occhi azzurro cielo... ma si volta e parte spedito verso i controlli doganali, perché dai suoi di occhi le lacrime stanno proprio scendendo come se non ci fosse un domani..

il volo è tranquillo e relativamente corto, visto che si addormenta poco dopo il decollo e si sveglia all'arrivo.. riaccende il telefono e già ci sono messaggi di buona partenza da chiunque... perfino la Covitti gli ha scritto augurandogli buon viaggio.. nonostante sia stato uno stronzo colossale con lei l'ultimo anno, continuando ad illuderla che sarebbero potuti stare insieme, sapendo benissimo di non provare assolutamente niente per lei anche quando scopavano sporadicamente... lo faceva solo per dare a quella messa in scena una parvenza di normalità.

Martino esce dall'aeroporto e prende il treno per Victoria Station, grazie tipo della casa (che si chiama Niccolò comunque) per le indicazioni super dettagliate su quale treno prendere.. in un'ora arriva in stazione e decide di uscire a fumare prima di prendere la metro. E lì il suo cuore perde un battito... la strada piena di gente e negozi, gli autobus rossi a due piani, la frenesia di Londra, il profumo di cibo thailandese che proviene dal food truck vicino alla stazione... mamma mia, pensa Martino, potrei davvero innamorarmi di un posto così.

Finito la sigaretta rientra e va a prendere la linea verde, la district, aveva scritto Niccolò, fino al capolinea.. Ealing Broadway. Il nome gli piaceva molto...e sarebbe stato il suo nuovo quartiere, la sua nuova casa. 


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